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I giorni passavano ed io ero qua. 

Da solo. 

Bussarono alla porta e vidi mia madre. 

Diaz mi saltò in braccio per la felicità ed io piansi, era cresciuto dentro di lei. 

Non ero presente ai suoi primi passi, alla sua prima parola che fù papà detta ad un' altra persona che non ero io,ma ero presente il primo giorno di scuola. Volevo recuperare il tempo perso con mio figlio ed avrei incominciato oggi. 

"papà la mamma?" Disse mio figlio, guardai a mia madre. "Che è successo Paulo?" Disse. "Amore vai a giocare in camera" Dissi a Diaz e lui eseguì. "E' morta" dissi piangendo. Dopo quella parola mia madre pianse e mi abbracciò 

"Devi essere forte"

Dormii nel letto al suo posto abbracciato a mio figlio.

L' indomani, lasciai Diaz da mia madre e andai ad allenarmi. 

"Paulo" Disse Allegri. "Sto bene, voglio solo giocare" Dissi freddo. 

Il tempo passò e la rabbia aumentava sempre di più ed il dolore non si placava.

Tra non molto sarei entrato in campo. 

Fischio d' inizio. 

Incominciai a correre, ero accecato dalla rabbia, ero ad un passo della porta della squadra avversaria, quando la vidi. Era lì, bellissima come sempre. 

"Paulo" Disse Gonzalo dietro di me. Caddi a terra tenendomi il petto. 

°°°

Mi svegliai Il mio braccio era attaccato ad un siringa. "Ehi" Urlai. Il mio corpo era nudo coperto solo da un lenzuolo bianco. "Ehi" Urlai. La porta si aprì ed entrò lui. Il ragazzo che mi aveva minacciata, che mi aveva chiesto se ero disposta a fare qualsiasi cosa per il bene di mio figlio. "Ciao" Disse. Mi portai le gambe al petto, impaurita "Dove sono" Balbettai. "A casa mia" Disse sedendosi nel letto. "Tranquilla" Disse accarezzandomi ed io mi scansai. "Ho un regalo per te" Disse alzandosi e azionando un video. Nel video c'erano tutti i ragazzi, Paulo era in lacrime era straziante vederlo così, piangeva per me.

Ero viva e lui credeva che io fossi morta.

"Quanto ho dormito?" Chiesi. "Quasi una settimana" Ammise ed io incominciai a piangere. "Ti prego lasciami stare" Lo supplicai e il suo cellulare incominciò a squillare era sul comodino accanto al mio letto, lo afferrai prima di lui e non fregandomene nulla del fatto che fossi nuda mi alzai. Risposi alla chiamata. 

La sua voce. 

Quella di Antonella.



💎Mi Joyas💎Where stories live. Discover now