Dopo qualche giorno le allucinazioni passarono, stavo bene. Paulo e i ragazzi dovettero fermarsi qualche altro giorno a Roma, ma oggi Paulo stava per tornare.
"Amore" "Neanche il tempo di tornare e già mi chiami così" "Che vuoi?" "Chiarire". Dopo qualche secondo di silenzio continuò a parlare. "Diaz come sta?" "Sta bene ciao." Chiusi il cellulare e respirai.
'Cosa diamine vuoi ancora?' pensai.Preparai la borsa e andai a fare la spesa. Il cellulare riprese a squillare una seconda volta e questa volta era Diaz. "Amore" "Ciao mamma senti quando venite? " "Amore devo parlare con papà, lo sai che lavora spesso. Ti prometto che tornerai presto a casa" "Va bene" "Ti voglio bene Diaz" E chiusi anche questa chiamata. Feci la spesa e nel mentre pensai a tutto quello che dovetti affrontare. Tenere nascosto mio figlio dal padre, fù una scelta sbagliatissima. Forse se glielo avessi detto subito, non sarei finita in coma.
"50" "Come scusi?" Domandai alla cassiera "Il conto vieni 50" "Ecco a lei".
Tornai a casa, feci le pulizie e senza rendermene conto era già sera e preparai la cena. Misi a tavola le candele. Volevo che quella sera dopo tutto questo tempo fosse nostra. Mi feci una doccia e quando avvolsi il mio corpo nella asciugamano suonarono. Andai subito alla porta ma davanti non mi trovai Paulo.
"Si fa interessante la situazione" ammise entrando. "Pure una cenetta a lume di candela" Mi baciò il collo e disse "Grazie tesoro" Arrossì subito. "Simone te ne devi andare" Ammisi "Vuoi dire che tutto questo splendore non è per me?" Disse avvicinandosi. "NO" Dissi di colpo. Mi incominciò a baciare il collo insistentemente. "Che c'è? Prima ti piaceva" Lo spinsi. "Te ne devi andare" Si levò le scarpe e si sedette a tavola, mangiando ciò che avevo preparato per Paulo. "Simone, te ne devi andare subito" Ammisi arrabbiata. "Sennò che succede?" "Sennò finisce male" Ammise una seconda voce. "OH Paulino" Disse Simone alzandosi. "Hai sentito quello che ti ha detto?" "Me lo vuoi ripetere tu?" Domandò alzandosi "Vattene" Disse urlando. Simone prese le scarpe e dopo avermi dato un bacio nel collo se ne andò. Paulo chiuse la porta facendola sbattere. "Mi dispiace" Dissi " Ti ha fatto del male?" Disse posando la valigia "No" Dissi salutandolo con un bacio. "Perchè sei così?" Disse guardando il mio corpo ancora bagnato. "Ero uscita dalla doccia" Ammisi "Vado a vestirmi. Se vuoi puoi mangiare il mio piatto. Paulo mi dispiace tantissimo volevo che fosse la nostra serata" "Tu sei anche troppo per me Ara" Ammise sorridendo e tirandomi a se. " Ho bisogno di stare con te adesso. Poi ti porto a mangiare fuori" Disse baciandomi.
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💎Mi Joyas💎
RandomIbiza. Dopo essere stata in coma per overdose, mi ritrovo esattamente ad Ibiza con Paul, Paulo, il padre di mio figlio e Simone, colui che si prese cura di mio figlio mentre il padre non ne sapeva l' esistenza. Vacanza obbligatoria che prenderà il r...