Ero con le spalle al muro con le sue labbra premute sulle mie. Gli diedi un calcio, ma inutile dato che mio figlio se ne andò con Alicia.
Non mi aveva visto.
Tutto mi risultò molto confuso dopo qualche minuto arrivammo a casa di Juan.
"Che senso ha coprirmi gli occhi se so già la via?" Sbottai e lui sgranò gli occhi. "Ho subito molte volte ciò che stai facendo tu e so come procedere" Continuai sicura. "Entra e non fare storie" Disse dandomi uno strattone. Chiuse la porta a chiave e dopo avermi accompagnata nella "mia" stanza, mi permise di porgli alcune domande."Perchè mi hai portata da Paulo?" Domandai.
"Perchè eri l' unica persona in grado di salvarlo" Ammise.
"Sei un suo amico?" Domandai "No" ammise sedendosi accanto a me. "E allora perchè l' hai fatto?" Chiesi "Perchè ho un accordo. Se non ti avessi portata lì, si sarebbe lasciato morire" Ammise. "L' ha fatto di proposito?" Chiesi preoccupata. "Si"Disse. "Non mi sembri cattivo" Ammisi sorridendo, quasi come potessi farmelo amico. "Sono molto cattivo." Ribattè lui. "L' accordo con chi l' hai fatto?" Domandai. "Sai anche troppo" Disse e rispose al suo cellulare che incominciò a squillare. "Va bene tra qualche minuto l' accendo" Disse lasciandomi da sola.
Il vetro appannato indicava che fuori c' era una temperatura abbastanza bassa. Vorrei essere con mio figlio, l' ho visto. Non è più partito per il college e ciò che vorrei e passare solo del tempo con lui.
Non posso credere che Paulo l' abbia fatto volontariamente, insomma uccidersi solo perchè credeva che lo fossi io.
Ero nel letto e cercavo di dormire, quando un rumore mi svegliò.
La televisione della mia camera si accese.
Saltai dal letto quando sentii la sua voce.
Si vedeva casa mia e c' era Paulo e Diaz in braccio a lui che parlavano. Incominciai a piangere, guardando e sentendo le immagini.
Stavano "Bene" tutti e due.
"Papà perchè piangi" Disse Diaz a Paulo. "Nulla, mi manca la mamma" Disse Paulo. "Anche a me, ma ritornerà. L' ho vista. Io credo che era lei" Mi asciugai le lacrime e sorrisi. "Lo sai che ti voglio bene?" Disse mio figlio. "Ti voglio bene" Disse Paulo. "Ora a letto a dormire" Disse ridendo e alzandosi. Lo mise a letto e chiuse la porta. Si sedette nel divano, tra le sue dita c' erano i suoi capelli. Bussarono alla porta e dopo essersi asciugato le lacrime aprì.
Antonella gli si buttò tra le braccia. Chiuse la porta e incominciarono a baciarsi.
"Juan" urlai. "Puoi spegnere la televisione?" Supplicai. Aprì la porta. "Credi ancora che io non sia cattivo?". Guardai la televisione e li vidi nel mio letto erano nudi.
Non riuscii a trattenermi piansi. "Ti prego" Supplicai ancora una volta.Chiuse la porta e mi misi nel letto.
Chiusi gli occhi e piangevo per ogni instante di piacere che provava lei ed io ero costretta a sentirlo.
"Ti amo Ara" Disse la sua voce e il mio pianto aumentò.
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💎Mi Joyas💎
RandomIbiza. Dopo essere stata in coma per overdose, mi ritrovo esattamente ad Ibiza con Paul, Paulo, il padre di mio figlio e Simone, colui che si prese cura di mio figlio mentre il padre non ne sapeva l' esistenza. Vacanza obbligatoria che prenderà il r...