34

946 45 11
                                    

Sposarlo. Era la soluzione. 

"Tu sei impazzito! Esci da questa casa, prima che ti ci butti io e non in maniera gentile" Sbottò Paulo. "Aspetta" "Che c'è vuoi lui?" "No, certo che no" "Ne parliamo quando siamo da soli. Vattene" "Vado a prendere Diaz come prova che non ti mento Ara" Disse uscendo. "Sei diventata pazza?" Domandò "Paulo ascoltami! Ha prove che possono togliermi mio figlio. Pensa alla cosa più importante della tua vita Paulo" Dissi guardandolo negli occhi "Rispondimi" "Sei tu la cosa più importante" Disse "Paulo non è vero! Non avremmo vissuto chissà quanto" Mi interruppe "Ho vissuto quanto basta per sapere che senza te sarei perso" Ammise "Paulo è tuo figlio" "E' nostro figlio" Disse lui. "E tu sarai mia moglie un giorno e un giorno avremo una casa in Argentina e una casa qui a Torino" "Tu questo lo vorresti senza tuo figlio?" "Ara non esiste. Faccio cadere tutto il palazzo se tu te ne vai con lui" "Paulo ascoltami, io andrò con lui e  tu terrai Diaz. Giurami che lo controllerai! Che ti prenderai cura di lui" "Tu non hai capito Ara!" Sbottò "Lui vuole una famiglia con te e comprende anche Diaz ed esclude me!". Ero dispiaciuta, ma era l' unica cosa che potessi fare per salvare mio figlio. Se ciò significava escludere Paulo dalla mia vita, avrei accettato. Non sono cose che si possono capire fin quando tu non hai in grembo colui che una volta terrai tra le tue braccia e ringrazierai solo Dio per questo. Vedere i suoi occhi, vedere in lui l' amore della tua vita. Sono sicura che Paulo sarà un buon padre. "Ascoltami" Dissi prendendo il viso di Paulo fra le mie mani. "La nostra vita ci da un sacco di ostacoli" "E noi li affronteremo tutti" Disse lui "Paulo ascoltami. Ti prego" Lo supplicai. "Tu devi stare con lui. E' tuo figlio, prenditi cura di lui. Fallo andare a scuola, fagli fare bene i compiti, prendigli una baby sitter, controllando che sia all' altezza del mestiere. Se non ritorno fatti una vita con lui e con un altra" Dissi mandando giù un groppo più grosso della mia gola. "Fallo e ti giuro che lo ammazzo" "Paulo ha nostro figlio" "E tu sarai mia moglie, troveremo un modo, ma non accettare di sposarlo" Misi le mani fra i capelli e maledissi quel giorno in cui Simone diventò così possessivo. "Io non sposerò nessuna e non mi farò nessuna vita senza di te. Noi ci dobbiamo sposare e tu devi aspettare un altro bambino" Disse mettendomi una mano in grembo "E ci vorrò essere per vedergli fare tutto quello che non ho visto fare a" "fermo non dire così" Dissi quasi piangendo. Mise la sua fronte sulla mia e bussarono alla porta. Paulo aprì e c' era Simone, ma Diaz no. "Dov'è?" Domandai. "Affacciati" Eseguì gli ordini e vidi Diaz tra le braccia di Gennaro..  di nuovo lui.. "Gli ho dato un sonnifero" Ammise e Paulo stava quasi per picchiarlo. "Accetto" Urlai e questo riuscì per far fermare Paulo. "A patto che mio figlio, starà con Paulo e che potrò venire quando vorrò" Allungò la sua mano ed io l' accettai. "Se provi ad avvicinarti a lei" Non terminò la frase che mi puntò una pistola alla tempia "La sua vita finisce"

💎Mi Joyas💎Onde histórias criam vida. Descubra agora