Ciao a tutti i miei lettori, chiedo scusa non so quante volte per avervi lasciate così, purtroppo non ho avuto come scrivere per via di alcuni problemi con il pc! Detto questo vi ringrazio per i commenti e spero di trovarne molti anche qui giù, sono uno sprono per scrivere i capitoli successivi!
BUONA LETTURA
La sveglia incominciò a suonare la sua canzoncina terrificate, pronta a ricordarmi di dover affrontare un' altra giornata. Quando aprii i miei occhi dovetti ricredermi, avevo la scena più bella davanti i miei occhi. Ero di spalle girata su di un fianco, Diaz in mezzo, un braccio di Paulo era su di me e l' altro che abbracciava nostro figlio. Sarei voluta rimanere così a guardarli, ma il campanello me lo impedì. "Buongiorno" Disse Alvaro entrando. Chiusi la porta e sorrisi era da tanto tempo che non mi dava il buongiorno. "Ciao, vuoi qualcosa per svegliarti?" Chiesi mettendo del thè sopra il fuoco. Dopo di ciò mi accomodai accanto ad Alvaro nel divano. "E' strano" Disse "Cosa?" Domandai non capendo a cosa si riferisse "Siamo andati a letto, sono andato a letto con mia sorella" Disse sorridendo. "Strano a dirsi" Disse Paulo con voce assonnata "Stupendo a farsi" Disse Alvaro. Vidi Paulo soffermarsi davanti a lui ed io cercai di capire se un Alvaro sbronzo era a casa mia. "Sei per caso impazzito?" Domandò Paulo "Alvaro è meglio se ci vediamo di pomeriggio, ti voglio bene" Ammisi buttandolo fuori casa. Paulo prese posto sul divano. "Buongiorno" Disse " A te " Dissi di spalle versando il mio thè nella tazza e mettendomi accanto a lui. "Tra non molto passerà mia madre" "Si, lo so" Dissi mescolando la bustina "E' stato bellissimo dormire con te e Diaz" Ammise ed io mi fermai. Non sapevo come rispondergli, ma una seconda volta il campanello suonò. Era Alicia. Paulo accolse sua madre ed io andai a svegliare Diaz. "Amore devi andare con la nonna, noi ci vedremo molto presto. Fai il bravo e poi quando verrò a prenderti staremo tanto tanto tempo insieme" Mi girai prendendo Diaz in braccio e mi accorsi che lo sguardo di Paulo ero fisso su di me. Dopo aver passato un pò di tempo insieme Diaz se ne andò con Alicia. Non dissi nulla almeno per mezz' ora nonostante le domande di Paulo, se mi sentivo bene, se avevo bisogno di qualcosa, fino a quando non mi abbracciò ed io ricambiai. "Vado a fare una doccia" Ammisi alzandomi e mi diressi in bagno, riempii la vasca e Paulo entrò in bagno. "Che fai esci" Sbottai " Facciamola insieme" Disse "Cosa? No, la fai dopo di me" "Io la voglio fare ora" Insistette. "Vai" Dissi passandogli accanto "Dove vai?" Domando prendendomi il braccio. "Con te" Ammise subito dopo. Le mie spalle erano sul marmo freddo del bagno e le sue mani sotto la mia maglia, che sfilò non appena raggiunse l' orlo e le sue labbra erano vicino alle mie che bramavano le sue. Presi la prima cosa che trovai di fianco al letto e mi precipitai in bagno, la vasca era stracolma di acqua che sgorgava da essa. "Paulo" Urlai. "Che è successo?" Disse preoccupato. "Che è successo?" Domandai incredula "Non lo vedi? e poi potevi metterti le mutande" Dissi ridendo " Urli come se qualcuno ti stava ammazzando. "Levati ci penso io" Ammise il padrone di casa afferrando lo straccio. Bussarono alla porta ed andai ad aprire. Un uomo che vidi bene in viso (Uomo in questione sarebbe tipo Maluma, non so se lo conoscete e per farvi un idea potete cercare su google)
"Sei disposta a tutto per tuo figlio?" Domandò con un accento strano " Annuisci solamente" Disse tappandomi la bocca ed eseguì ciò che mi disse. "Bene" Disse ridendo, per poi uscire da casa. La porta era spalancata ed io ero ferma immobile. "Stai bene che è successo, Ara?" Domandò Paulo. "N-niente" Dissi chiudendo la porta e dirigendomi verso la stanza. La giornata passò in fetta e si fece sera. " Mi ha chiamato Daniele" "Si" Dissi io "Stasera siamo a cena fuori?" Domandò. "Cosa?" "Insomma mi dici cosa è successo?" Disse Paulo. "Diaz è con tua madre non può succedergli nulla, giusto?" Chiesi. Lui non rispose fece il numero di Alicia e dopo che sentii la voce di Diaz incominciai a respirare. Io e Paulo ci preparammo. Ero davanti lo specchio che sistemavo il mio vestito, quando una cosa ghiacciata mi fece rabbrividire, guardai davanti a me e vidi Paulo che mi mise una collana, la collana che mi regalò lui. Sorrisi, quasi arrossendo. Stavamo per dire qualcosa entrambi, ma il cellulare squillò e Paulo rispose dicendo che stavamo arrivando. Arrivammo al locale, non troppo distante da casa e quando entrammo, mi si raggelò il sangue. Daniele, la sua ragazza, Antonella, due ragazzi, tra cui uno era quello che si presentò oggi da me. Ci sedemmo salutando tutti e quel ragazzo non mi scollò gli occhi di dosso. "Non sapevo ci fossi anche tu" Dissi ad Antonella. "Se ti infastidisco me ne vado" Disse ridendo "No, non è un problema". Fissavo il mio piatto e stringevo la mano di Paulo quando mi sentivo a disagio, una mano salì lungo le mie gambe e saltai in aria. "Stai bene?" Domandò Paulo ed io mi limitai ad annuire. "Vado in bagno" Dissi alzandomi. Stavo per entrare in bagno, quando svenni.
Paulo
Parlavo con Daniele delle partite e degli allenamenti che avevano svolto dopo il mio infortunio, dovevo stare fermo per due mesi, fino a quando mi sarei ripreso del tutto. "Paulo ma Ara?" Mi domandò Daniele e mi resi conto che mancava da un bel pò. "Vado a controllare in bagno" Ammisi alzandomi. Andai in bagno e davanti l' entrata notai una scarpa, era la sua. Corsi verso il tavolo dove afferrai il mio cellulare e chiamai la polizia dirigendomi fuori dal locale senza avvisare gli altri. Qualcosa attirò l' attenzione, una ragazza era morta, ricoperta di sangue in viso, il vestito era nero come il suo. Andai verso la polizia ed i medici che erano sul posto. "Che è successo?" Chiesi. "Una ragazza è morta, non si sa l' identità e non si sa se è stato un pirata della strada ad averla investita o se è morta per qualche altra causa" Ero immobile. "Io so chi è quella ragazza" Disse un ragazzo spuntando dietro di me "Si chiama Ara" Disse e mi girai spingendolo " Che cazzo ne sai tu?" Gridai spingendolo. "Lo so, perchè ero al tavolo con voi, doveva andare al bagno e poi non è più tornata" Disse "Come fai a riconoscerla è coperta di sangue" Urlai con rabbia, si stava prendendo gioco di me. "Lo so perchè portava la stessa collana" Disse. Il mio sguardo si abbassò e vidi la collana che gli misi prima di scendere.
Ara era morta.
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💎Mi Joyas💎
RandomIbiza. Dopo essere stata in coma per overdose, mi ritrovo esattamente ad Ibiza con Paul, Paulo, il padre di mio figlio e Simone, colui che si prese cura di mio figlio mentre il padre non ne sapeva l' esistenza. Vacanza obbligatoria che prenderà il r...