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I miei occhi si aprirono. 

Sentii il suo profumo. 

Qualcuno stava baciando le mie labbra.

Antonella. 

"Ti sei svegliato" Disse.

Ero vivo. "Antonella vorrei stare da solo" Dissi e lei uscì. Stavo per sistemarmi i capelli quando qualcosa cadde dalla mia mano. 

Un biglietto. 

"San Salvario. Juan Trovami!"

Che poteva volere dire? Chi aveva messo nella mia mano  questo biglietto? 

Da quella porta aperta entrò mio figlio che mi saltò in braccio. "Che hai fatto?" Domandai evitando il discorso, ma mia madre lo prese ugualmente. "Paulo non devi più giocare" Disse lei arrabbiata. "Mamma come puoi dirmi una cosa del genere?" Dissi arrabbiato. "Diaz vai a colorare lì ci sono i fogli e le penne" Dissi. Ogni volta che si presentava un argomento del genere dicevo a mio figlio di andare a giocare e lui lo faceva. Si sedette con fatica in quella sedia leggermente più alta di lui, ma ce la fece. "Perchè manca un pezzo?" Disse "Vieni qui" Dissi e lui scese e mi porto il foglio. Corrispondeva al pezzo che avevo in mano. 

Scesi dal letto e mi vestii. "Paulo hai capito?" Domandò mia madre "Mamma lo capisci che sono distrutto, senza di lei? " Urlai e mio figlio mi guardò. Non dovevo piangere, non davanti a lui. "Non puoi ucciderti!" Disse "Mamma sono distrutto" Urlai con rabbia "Paulo quanti anni hai?". Dopo che mi finii di vestire afferrai mio figlio per la mano e me ne andai da quella camera e salii sopra dove c' era il responsabile dell' ospedale. 

"Come posso aiutarla?" Domandò. "Ho bisogno delle registrazioni della camera 121 " Sbottai. "Non possiamo dargliele" "perchè?" "E' contro" "Non me ne frega nulla" Urlai. Uscii 50 euro dal portafoglio e quando li vide non esitò a darmi il cd.

Arrivammo a casa e mi misi sul divano, Diaz giocava nella sua stanza e accesi il computer. 
"Ti prego" Dissi piangendo. Inserii il cd al computer ed il video partì, lo portai avanti fino a quando non vidi due persone entrare. Uno aveva un cappello e l' altro aspettava davanti la porta, mentre quello si sedette e scrisse qualcosa. Zoomai sul ragazzo davanti la porta e notai che era il ragazzo che era al cimitero, quello che era presente quella sera. Mi pietrificai, vidi il suo viso, ma non ero sicuro. Non poteva essere viva."Mamma dice sempre che chi piange non è debole" Disse Diaz presentandosi davanti a me. Lo presi in braccio e lo abbracciai. "Oggi ho visto la mamma, ma la nonna dice che non era lei perchè si baciava con un altro." Mi pietrificai. Era scappata con un altro? Era morta? 
Una cosa era sicura.

Chi ha scritto quel biglietto ha bisogno di aiuto.

Presi il cellulare e feci una chiamata. 

"Pronto polizia" Dissero " Potete andare a controllare Via San Salvario?" 

"Cosa esattamente?" 

Chiusi la chiamata.


Lei era morta ed io non posso far altro che aspettare la fine dei miei giorni.


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