NATE
Fermi tutti. Che significa che dormiremo insieme? Credo di avere un problema nei boxer. No, stronzata. Sono dannatamente certo di avere un problema nei boxer. E non va affatto bene! É evidente che non si riferisca ad una notte di sesso sfrenato. Per quanto ne so io, potrebbe anche aver subito uno stupro. Anche se, in realtà, credo di poter escludere con gioia questa ipotesi. Non sarebbe così rilassata, altrimenti. Giusto? In ogni caso, è evidente che non voglia scopare con me. Però vuole farmi riposare. É ugualmente un gesto da apprezzare. E poi, diavolo, dormire con lei é un sogno proibito. Anche se non sarà nuda, posso gioirne ugualmente. Si parte sempre dalle piccole cose.
La fisso con il viso corrucciato. "Che vuoi dire?" chiedo meravigliato, dimostrandolo chiaramente con le sopracciglia aggrottate.
Il suo sorriso fa sorridere anche me. "Che dormo qui, Nate. Sei ridotto a uno straccio. E domani sera dovrai lavorare. Posso?".
Ma come può pensare anche lontanamente che io possa rifiutare una possibilità del genere? Diciamocelo, sarei un perfetto cretino. Ed io non lo sono e non voglio esserlo. Per questo motivo, posso soltanto annuire.
Lei si alza e si dirige verso la porta. No, aspetta. Dove diavolo va? Senza neanche darmi il tempo di preoccuparmi a pieno, si giustifica. "Vado ad avvisare la mia famiglia, stai tranquillo. Soltanto, loro non sanno che resto qui. Non vorrei farli stare in pensiero per la mia assenza".
É normale ritrovarsi a sospirare di sollievo per la bella notizia? Non me ne frega niente. Sono contento e lo griderei volentieri a tutto il mondo.
Approfitto della sua momentanea assenza per indossare vestiti più adatti. A dir la verità, sono abituato ad indossare un paio di boxer. E basta. Ma é piuttosto evidente che dovrò fare un'eccezione. Prima cosa, l'aderenza della biancheria intima svelerebbe troppo l'eccitazione dovuta alla sua vicinanza. Inoltre, seconda cosa, ho paura che possa non sentirsi completamente a suo agio. Decido, quindi, di indossare un paio di pantaloni del pigiama - decisamente larghi - ed una maglietta più comoda.
Mi affaccio alla finestra. Uno spicchio di luna illumina appena le sagome dei palazzi. La luce, fioca ma decisa, crea un clima adorabile. Di intimità. Quasi romantico. Mi incanto ad osservare la magica atmosfera della notte, convinto che la mia sarà altrettanto magica. Sono così concentrato sul paesaggio che mi accorgo del ritorno di Nora soltanto nel momento in cui sento la sua voce. "A cosa pensi?" si appoggia al davanzale della finestra, al mio fianco. E guarda fuori.
Scrollo le spalle. "Niente di che. Ti aspettavo".
La osservo sorridere con la coda dell'occhio. Il bagliore della luna sembra illuminare anche lei. Pff, ma che dico. Lei brilla di luce propria. É una scintilla, esplosiva e luccicante. Che colpisce quando meno te lo aspetti. Ecco, sí. Ed io credo di essere stato colpito in pieno. Merda, questo non va affatto bene. Ma al diavolo! Ora mi importa solo di stare divinamente. Con lei. Non mi può interessare minimamente che tutto questo sia fottutamente sbagliato. Se lo voglio, perché deve esserlo per forza? Se mi fa stare bene, perché non può essere la cosa giusta?
Sbadiglio, portandomi la mano davanti alla bocca. Aveva ragione lei, come sempre. Ho un disperato bisogno di dormire.
"Andiamo a letto, su. Da che parte dormi?" domanda, cogliendomi impreparato. A destra, in realtà. Ho sempre dormito a destra. Sarà che era il lato in cui stava la mamma, dalla quale mi rifugiavo durante la notte quando facevo dei brutti sogni.
"Sinistra" rispondo, avvicinandomi al materasso per scostare la coperta. Non so nemmeno io il perché dell'innocente bugia. Però, mi eccita solo l'idea che lei dorma al mio posto. Sul mio cuscino. Che domani profumerá di lei! Potrei non lavare le lenzuola per tutta la vita. Oppure, più semplicemente, potrei invitarla ogni notte a dormire con me. Ma non credo che accetterebbe.
In ogni caso, mi impongo di cancellare tutti i pensieri. Non voglio distrazioni. So già che dormirò meravigliosamente e voglio gustarmi ogni singolo secondo di questa magia. Niente può rovinarmi il paradiso. Non questa volta. Non ora che lei é al sicuro con me.
Come fa ad essere così tranquilla? Si é già sistemata il cuscino sotto la testa ed ha rimboccato le coperte. Sono certo che mi ritenga un perfetto idiota. Come potrebbe non pensarlo? Non mi sono nemmeno seduto, distratto dalla miriade di ragionamenti inutili che mi frullano nella testa. E sono ancora in piedi in mezzo alla stanza a fissare il nulla.
Non appena mi sdraio e sistemo la mia parte di lenzuolo, Nora spegne la luce. É normale che mi sia passato il sonno? Decisamente no. Comincio con il contare le pecore. Agnellini bianchi che saltano la staccionata della fattoria. Cento, centocinquanta. Duecento, duecentocinquanta. Ma quando finiscono?
"Perché non dormi?" mi interroga, accompagnando la domanda con un fruscio di coperte. Che si sia voltata dalla mia parte? Si è avvicinata? Cosa sta facendo?
Sospiro. "Non lo so. Tu, perché non dormi?".
Lei, in risposta, ridacchia. "Oh, io mi sono svegliata alle quattro del pomeriggio. Ne avrò ancora per molto".
Non posso dormire sapendo che lei non sta facendo lo stesso. No, decisamente no. E se dovesse andarsene? Probabilmente ha architettato tutto. Non appena chiuderó gli occhi ed il mio respiro si farà regolare, sgattaiolerá via. Ed io resterò da solo, di nuovo. Magari con i miei incubi a tenermi compagnia.
"Dormi anche tu, bambina. Per favore" la supplico, rendendomi conto che il mio tono é piuttosto simile a quello di un bambino che fa i capricci per ottenere l'ultimo modello di videogioco.
La immagino sorridere, sapendo che con buona probabilità é quello che sta davvero facendo in questo momento. "Non scapperó durante la notte, ragazzino".
Mi sento estremamente patetico, ma ho bisogno che lo ripeta. Ho un bisogno terrificante che lei non se ne vada. Ho bisogno di avere la certezza di svegliarmi, domani, e trovarla al mio fianco. Chiedo troppo? Calcolando che, ufficialmente, io e lei ci detestiamo.. beh, chiedo troppo. Ma posso sempre sperarci.
"É una promessa?".
Altro fruscio di coperte, questa volta più forte. Che sia ancora più vicina? Titubante, scelgo di verificare personalmente. E me la trovo ad una manciata di centimetri dal viso. Che diavolo sta combinando? Ha idea della situazione intima in cui mi ritrovo? Evidentemente no, perché altrimenti non infierirebbe. Non può essere così spietata!
"Nora.." biascico, vedendomi costretto a deglutire. La gola si é fatta decisamente troppo secca. Ed io troppo eccitato.
Come fa un paio di occhi a brillare al buio? "Sí, Nate. Te lo prometto. Ora, però, dormi".
La premura con cui si interessa di me non può far altro che accrescere l'attrazione che mi porta a lei. Diamine, si prende cura di me come una mamma con un figlio piccolo! É seriamente preoccupata che io possa restare sveglio un'altra notte a tal punto da dormire con me. Chi altro farebbe una cosa del genere? Credo che persone con un cuore così grande si possano contare sulle dita di una mano. E dio vuole che io ne abbia trovata una. Oltretutto, che io l'abbia trovata sexy ed intrigante. Una doppia fortuna!
Mi schiarisco la voce con un colpo di tosse, preoccupato che possa tradire il mio stato di eccitazione con un tono esageratamente roco. "Buonanotte, bambina".
A questa distanza, posso affermare con certezza di aver visto spuntare un sorriso su quell'adorabile visino.
"Buonanotte, Nate. E sogni d'oro".
Con te al mio fianco, lo saranno sicuramente.
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Cuore
RomanceLe difficoltà fanno crescere in maturità, forza e determinazione. Nora non ha paura, ha una mira fenomenale e sa sparare persino meglio di suo padre. Fosse per lei, non se ne sarebbe mai andata di casa. Eppure, é costretta. La situazione peggiora gi...