Pov's Rosaleen

La sveglia suona come impazzita facendo in modo che abbandonassi ogni mio sogno.
Guardo la sveglia dopo essermi strofinata gli occhi e noto con grande stupore che sono le 8.00 e che ho solo pochi minuti per sistemarmi.
Ovviamente riesco a prepararmi nei limiti di tempi consentiti e corro in macchina dove ad aspettarmi già ci sono la Daphne e Hilary che senza salutarmi mi inondano di domande.
-Chi è il brunetto?- mi grida Daphne nell'orecchio.

-Si dai dicci chi è- mi supplica Hilary.

-Di cosa state parlando ragazze?-

-Ti abbiamo visto parlare con un ragazzo e ti abbiamo anche visto andare a casa sua, chi è? Come vi siete conosciuti?- dice Daphne

-Ehy ragazze calmatevi, per favore mi sta aiuando con scienze dato che sono un'autentica frana. Basta nient'altro. Ora andiamo a scuola e dimentichiamo tutto, d'accordo?- dico alterandomi. Di solito non lo faccio mai ma sta volta mi hanno davvero fatto arrabbiare.

-Ci hai fatto sesso vero?- mi domanda Hilary fissandomi e a quel punto cedo.

-No, magari.. l'ho solo baciato, beh lui lo ha fatto. L'ho conosciuto ieri ma sono sicura che sia davvero un bravo ragazzo.-dico facendo retromarcia per poi avviarmi verso scuola.

-Nel giro di pochi giorni scoperete, ne sono sicura.- mi dice Daphne sghignazzando come una dodicenne che ha appena sentito nominare la parola sesso.

-Il mio obiettivo non è scoparci, vorrei una relazione seria, insomma non farei mai sesso con qualcuno che non amo.- dico mentre parcheggio.

Poi scendo dall'auto e come il giorno precedente mi dirigo all'entrata con le mie amiche che mi accompagnano all'armadietto.
Subito dopo aver aperto l'armadietto un foglio scivola ai miei piedi e dopo averlo raccolto lo leggo.
"Ehy Rosaleen, volevo dirti che oggi pomeriggio ti aspetto dietro scuola devo dirti una cosa importante e nessuno deve sentirci, baci Mattew."

Piego velocemente la lettera e la infilo nella mia borsa Gucci, con l'intenzione di non farlo vedere alle ragazze che si sarebbero comportate come delle pazze. Successivamente prendo i libri di matematica e di arte e mi dirigo nella mia classe per fare lezione. Appena la lezione termina vado verso l'uscita per posare i libri nell'armadietto ed andare da Mattew ma le risate di due ragazzi all'ingresso della scuola attirano la mia attenzione.
-Rispiegami il piano- dice il primo

-Mattew ha invitato quella stupida di Rosaleen sul retro della scuola per dirle qualcosa di importante ma una volta che arriverà la spingerà vicino al muro per baciarla e qualcosa di molto schifoso le cadrà addosso. Poi entreremo noi in scena che la fotograferemo e la sputtaneremo su tutti i social.-

Le loro risate mi provocano uno strano effetto di nausea nei loro confronti ma soprattutto nei confronti di quell'idiota di Mattew.
Sono inizialmente tentata di non presentarmi al fantomatico appuntamento ma alla fine mi convinco ad andarci e a fargliela pagare. Nessuno si prende gioco di me. Nessuno.
Esco di scuola con l'intento di farmi notare dai due complici di quell'idiota e mi dirigo sul retro dove Mattew mi aspetta con un enorme sorriso stampato in volto.

-Ehy Matt cosa devi dirmi?- chiedo fingendo di non sapere la risposta.

-Ho riflettuto molto e sono giunto ad una conclusione, mi piaci molto e vorrei che ci fosse qualcosa di più grande tra di noi-

-Provo lo stesso, Mattew- sussurro.
Lui mi stringe e vi volta per appoggiarmi con le spalle al muro ma prima che questo potesse accadere lo spingo con forza vicino e gli sussurro sensualmente di aspettare un secondo per poi iniziare a sbottonarmi la camicia facendogli perdere totalmente il controllo.
-Vai- urla molto probabilmente parlando con me ma purtroppo il suo complice capisce male e il secchio di vernice gli cade addosso.
Mi riabbottono la camicia e mi allontano da lui.
A quel punto gli amici sbucano fuori con i cellulari per fotografare la scena ma ciò che vedono non si avvicina minimamente a ciò che si aspettavano.

-Avrei dovuto aspettarmelo non credi?- dico con tono triste ma allo stesso tempo felice. -Vorrei solo comunicarti che la quì presente non è una stupida qualunque, nessuno sarà mai in grado di umiliarmi in questo modo da idioti. Però devo farti dei complimenti, sei riuscito a farmi credere che davvero provassi qualcosa per me e non sarei mai venuta a conoscenza del piano se non fosse stato per Joy e Joel.
Ah, tranquillo non ono venuti a dirmelo. Li ho sentiti mentre sghignazzavano come due perfetti coglioni. Ciao.- dico e mi volto per tornare alla macchina.

-Aspetta Rosaleen - cerca di fermarmi Mattew.

-Che vuoi?-

-Perdonami ti prego-

-Si, certo- dico e mi avvicino per abbracciarlo ma questo non avviene perché decido di tirargli una ginocchiata nel mezzo delle gambe non curante della vernice che lo ricopriva.

-Oh tranquillo non ti farò pagare il conto della lavanderia per smacchiare il jeans.- dico e poi mi dirigo finalmente nella mia auto e poi subito a casa.
Trovo la porta socchiusa e una scena orripilante si mostra ai miei occhi.
Mio padre era con una donna. Era con la sua amata segretaria.
Rimango inizialmente in silenzio.
In questo momento sono un mix di rabbia e tristezza pronta ad esplodere coinvolgendo tutti i presenti nei paraggi.
-Non è quello che sembra - dice mio padre abbottonandosi la camicia e i pantaloni.

-Spero di aver capito male- dico con lo sguardo basso stringendo i pugni.

-Lasciala stare, sai che non dirà niente alla sua mammina, è intelligente, non vorrebbe mai subire brutte conseguenze- dice Alice scendendo dal bancone della cucina.
Questo non fa altro che farmi perdere completamente le staffe.
Alzo lo sguardo fulminando quella puttana.
Mi avvicino velocemente e tirandole i capelli mi avvicino al suo orecchio e le sussurro. -Oh tranquilla, sono abbastanza intelligente per non ucciderti anche se ora questo è il mio unico desiderio.-
Non avrei mai pensato di dire quelle parole a nessuno ma sono così arrabbiata che potrei persino ammazzarla.

-Che stai facendo Rosaleen?- urla mio padre tirandomi per un braccio.

-Hai il coraggio di parlarmi? Sei davvero così sfrontato? Io mi vergogno di essere tua figlia. Mia madre saprà tutto.-

-No, non farlo ti prego.-

-Andate via.-

-Rosy aspetta.- cerca di calmarmi mio padre ma questo non avviene, infatti gli rispondo urlando un secco -Andate via, ora.-

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora