Pov's Rosaleen

Ci sediamo sugli scalini in marmo e iniziamo a bere mentre Christian prende le partine e i filtri e rolla diverse "sigarette".
-Vuoi un'altra bottiglia di birra?- domanda Evil avvicinandosi un pò troppo a Matt.

-No grazie, sono apposto- dice lui stringendomi a se.
Ottima mossa direi.
-Allora quanti anni hai, Evil?- domando.

-Ho sedici anni. Anche tu giusto?- mi domanda a sua volta.

-No, io sono maggiorenne.-

-Quindi possono arrestarti- dice ridendo e io sto al suo gioco.

-Eh già, tuo fratello ti aveva descritto in un modo totalmente diverso. Non mi sembri per niente una sfigata. Sei davvero una bella ragazza.-

-Oh ti ringrazio, anche tu non sei male.- sorrido alla sua affermazione, poi alzo lo sguardo e vedo li sguardi quasi preoccupati dei due.
-Vieni con me a prendere le altre birre?- mi domanda Matt costringendomi però con lo sguardo.
-Okay- ci dirigiamo verso l'auto e una volta abbasanza lontani dai due fratelli lui mi dice -Che stai facendo? Smettila di litigare con quella sedicenne. Sei superiore.-

-Lei mi provoca e io non sto di certo zitta. Mi conosci.-

-Ma apparte qualche frecciatina non ha detto nulla di male.-

-Ci sta provando spudoratamente con te, come faccio a non risponderle male?!-

-Non ci sta provando con nessuno è solo una ragazzina, non essere gelosa per me esisti solo tu.-

Prendo il suo viso tra le mie manie e avvicinandomi al lui dico -Non lo metto in dubbio. So che mi ami ma io non mi fido di quella.-

-Sta tranquilla, okay?- dice e poi mi bacia.

Torniamo dagli altri portando con noi altre bottiglie di birra che nel giro di qualche minuto finiamo.
-Ragazzi, ora che abbiamo finito le birre direi di concludere la serata con una fumatina che poi ci introducerà  all'inizio della nottata.- dice Christian cacciando diverse "sigarette".
Evil ne afferra una, prima di tutti e la accende con un accendino rosa leopardato che tira fuori dalla tasca destra della pelliccia.
Passa poi l'accendino ai due ragazzi, "dimenticandosi" totalmente di passarlo a me.

-Tieni- mi dice Christian lanciandomi il suo accendino nero fortunatamente non ridicolo.
Dopo vari tentativi riesco ad accenderla e dopo aver fatto il primo tiro tossisco.

-Prima volta?- mi domanda Evil sghignazzando.

-Si, e non me ne vergogno.- rispondo sistemando per bene il giubbotto di pelle sbottonato.

-Uh capisco, ci sono ancora tante prime volte da scoprire.-

-Dal tuo tono ho capito che presto andrai alla nota trasmissione "sedici anni e incinta" dico e poi mi allontano per controllare i messaggi ricevuti da Emy.
Ritorno e la scena che mi si presenta davanti mi irrita a tal punto che vado vicino a Evil e le tiro un forte schiaffo che rimbomba nella piazza vuota.
Evil aveva soffiato il fumo della canna in faccia a Matt e credo che tutti sappiano cosa vuol dire.
La ragazza rimane quasi scioccata da quel gesto violento che non è parte caratterizzante del mio carattere, poi si alza mi da uno spintone e va in macchina.
Matt si allontana da me e da lei con le mani tra i capelli e Christian mi chiede umilmente scusa per il comportamento scorretto della sorella che poi raggiunge.

-Perché lo hai fatto?- mi domanda Mattew stringendo entrambi i polsi con le mani.

-Ti ha praticamente detto che vuole scopare con te. Credo che sia stata più che normale la mia reazione.-

-Devo ancora ripeterti quello che ti ho detto prima?-

-No, ma ora andiamo. Non voglio passare la serata litigando.- dico e mi dirigo verso l'auto.
-Scendi dall'auto- dico a Evil che segue il mio ordine con aria di sfida ma rimanendo in silenzio.
-Scusa per lo schiaffo. Mi sono lasciata prendere dalla gelosia nonostante tu non avessi fatto niente.
Ricominciamo da capo.- dico cercando inutilmente di smettere di odiarla almeno per un secondo.

-Si va bene, mi scuso per essere stata indiscreta.- dice e poi risale in macchina mettendo la musica al massimo. Tra l'altro musica che io trovo orrenda.
Poi saliamo tutti in macchina.
-Credo sia meglio rimandare la serata ad un altro giorno, credo sia meglio per tutti.- dice Christian mettendo in moto l'auto.
-Si forse è meglio così- dice Mattew.
Per tutto il resto del viaggio restiamo in silenzio e una volta arrivati nella nostra dimora scendiamo dall'auto limitandoci a salutare solamente con un cenno di mano. Entrati in casa notiamo un grande biglietto attaccato al frigo con su scritto "Torneremo domani mattina siamo in montagna."
-Hai letto?- domando.

-Si, menomale, chissà che idea si sarebbero fatti vedendoci in questo stato?!-

-Probabilmente quella giusta, non sono supidi.-dico e poi vado nella mia stanza a mettere i soldi nel cassetto.

-Vuoi parlare?- domando dopo esser tornato al piano inferiore.
Lui si leva la giacca e avvicinandosi dice -No, non voglio parlare. Voglio fare molto di meglio.- mi dice e poi mi bacia.

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora