Pov's Rosaleen

Mi sveglio improvvisamente senza un apparente motivo. Mi volto verso destra e vedo Mattew sveglio a guardarmi. Sorrido.

-Finalmente sei sveglia, credevo di dover procurarmi dei cannoni per svegliarti.- dice e dopo mi lascia un bacio sulla fronte.
Io gli do un colpo sul petto e dopo mi avvicino a lui che come previsto mi stringe a lui.
-Che ore sono?- domando.

-Le nove e mezza ma tranquilla mio padre mi ha telefonato per avvisarci che sarebbero tornati nel pomeriggio.
Quindi abbiamo la mattinata per noi. Inoltre mi ha spoilerato che stanno programmando il loro viaggio di nozze dato che ora ci sono le vacanze dal lavoro.-

-Prevedo delle belle giornata in prospettiva di quel che mi hai detto.-
Dico poi totolo via dalle sue braccia e mi alzo in piedi per poi indossare un paio di slip e una sua maglietta dal profumo inconfondibile.
Mi risiedo sul suo comodo letto e lui mi tira di nuovo a lui.
-Dobbiamo parlare di una cosa.- mi dice facendomi quasi venire un infarto dalla paura.

-Cosa?- chiedo tremolante.

-Dove hai imparato a tirare schiaffi così potenti? Davvero, vorrei davvero saperlo!-

-Ti consiglio solo di stare molto attento a quello che fai...- scherzo e lui stando al gioco mi afferra le mani e mi catapulta sotto di lui.

-Altrimenti che fai?- mi domanda.

-Ti ammazzo.-

-Mi ammazzi?-

-Sì, di baci.-

Ci rialziamo e poi lui mi fa di nuovo la stessa domanda. -Seriamente, come cazzo hai fatto a dargli quello schiaffo?-

-Ero semplicemente gelosa, ammetti che aveva superato il limite.-

-Non credo, non ha fatto niente di male in fondo.-

-Okay, ti elenco tutto quello che ha fatto.
1. Ti ha salutato con dei baci sulle guancie mentre con me si è limitata a stringermi la mano quasi inorridita nel toccarmi;
2. Ha chiesto a Christian di restare seduta con te sul sedile posteriore;
3. Ti ha dimostrato il suo dispiacere per l'incidente e non ha nemmeno accennato a comprendermi nell'accaduto;
4. Ha cercato di darmi la colpa dell'incidente nonostante la colpa non fosse stata di nessuno;
5. Ha fatto in modo che mi comportassi come lei, una sedicenne viziata;
6. Ha approfittato di ogni occasione per avvicinarsi a te;
7. Mi lanciava frecciatine in continuazione reputandomi brutta nel suo modo fine ed elegante;
8. Ha casualmente dimenticato di passarmi il suo schifoso accendino rosa leopardato che faceva davvero schifo;
9. Mi ha reputato una sfigata dato che secondo lei avevo ancora tante cose da provare per la prima volta, tra cui anche fare sesso;
10. Ti ha fumato in faccia e parliamoci chiaro, tutti sanno che quel gesto è una proposta di scopare.
Credi che ci siano abbastanza motivi per detestarla?-

-Ricordami di non litigare mai con me. Okay?- mi dice ridendo e questo fa sciogliere un pò la mia tensione.

-Ho ragione allora?- dico con un tono degno di una bambina innocente.

-In parte sì.-

-In parte?-

-Sì, non avresti dovuto tirarle lo schiaffo.-

-Credo cbe se lo meritasse ma infine le ho chiesto scusa mentre avrebbe dovuto farlo lei. Quindi siamo pari.- dico legando i capelli in una coda.
Lui mi stringe di nuovo a se per poi riniziare a darmi tanti piccoli e piacevoli baci su tutto il viso.
Sta volta a squillare è il mio telefono che afferro immediatamente.
Dimentico di guardare di chi fosse il numero che mi stava chiamando e rispondo.

-Pronto?-

-Pronto Rosaleen sono Christian.
Ti ho chiamato per avvisarti che sono davanti alla porta e dato che non vorrei disturbare il sonno di nessuno ho pensato di chiamarti.-

-Si, arrivo subito.-

-C'è Mattew?-

-Perché?-

-Voglio parlarti in privato.-

-Ah okay, si c'è, ma sta dormendo e non credo si svegliera a breve.- dico e poi attacco.

-Chi è?-

-Christian mi ha detto di voler parlare con me ma ha voluto assicurarsi che tu non ci fossi.-

-Perché gli hai detto che dormivo?-

-Perché ha detto che voleva parlare da solo con me. Ma ti do il permesso di spiarci.- dico e poi corro ad aprire la porta dimenticando il vestiario limitato che stavo indossando in quel momento.

-Hey, ciao- dice autoinvitandosi ad entrare.

-Ciao, dimmi tutto.-

-Sono venuto quì a scusarmi di nuovo per il comportamento idiota di mia sorella, beh ora so il motivo per il quale non ha amici. A volte si comporta proprio come una troia a cui non frega di niente e di nessuno.-

-Tranquillo davvero, sono io che devo scusarmi con te per quello che le ho fatto. Mi sono comportata esatramente come lei.- dico abbassando lo sguardo.

-Tranquilla-

-No davvero vorrei farmi perdonare.-

-Forse un modo ci sarebbe e l'abbigliamento è più che adatto.- dice sorridendomi.
Mi si avvicina troppo per i miei gusti e mi strappa la maglietta di dosso.
-Che stai facendo?- gli domando spaventata.

-Davvero hai il coraggio di chiedermelo?- mi domanda mettendosi le mani tra i capelli.

-Ci conosciamo dalle elementari, cazzo. Mi piaci da allora ma con il passare del tempo i miei bisogni fisici sono cambiati e volevo scopare con te. Anzi voglio ancora ma sta certa che in parte vorrei ammazzarti perché hai sempre amato gli altri lasciandomi in un angolo buio della tua mente.-
Urla facendo scendere immediatamente Mattew che intanto stava origliando.

-Sei completamente impazzito? Che cazzo fai?- urla Matt spingendolo lontano da me. -Vai di sopra- mi dice poi.

-Non sono impazzito, fin'ora non ho fatto altro che cercare di vivere il mio dolore al meglio ma quando mi hai raccontato di quanto tu la ami ho perso del tutto il controllo perché ho capito che non sarebbe mai stata mia.-

-Perché non mi hai mai detto come ti sentivi?- domanda Matt.

-Non mi avresti ascoltato. Io vi odio. Odio lei perché è dientata la mia fissazione e odio questa sensazione che provo ogni giorno, la sensazione di farla mia.
Odio te perché hai sempre avuto tutto ciò che desideravo, tutto.- risponde lui mettendosi le mani davanti al volto.
-Perché ci hai invitato ad uscire ieri se non sopportavi di vederci insieme?- domando io dopo essermi messa una coperta per coprire le mie nudità.
-Volevo farvi separare, ma non mi ero messo d'accordo con mia sorella. Lei è davvero una troia di merda. Comunque non ci sono riuscito ed ero venuto quì per concludere ciò che avevo iniziato.- mi risponde avanzando ed indietreggiando nervosamente.
-Esci da questa casa.- dice Mattew dirigendosi verso la porta per poi aprirla.
Lui esce dalla casa buttando però prima a terra una foto di famiglia con me e Matt facendola frantumare.

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora