Pov's Rosaleen

Torniamo a casa subito dopo il nostro ritrovamento da parte dei nostri genitori rimandando così la felice giornata al lago con la famiglia.
Appena entrati in casa annuncio di dover andar a fare la doccia ma Mattew mi intercetta e dopo avermi spinta sul divano si chiude in bagno.
Inizio a tirare forti pugni alla porta mentre sento che lui tranqullamente canticchia sotto la doccia.
-Rosaleen- mi chiama Mattew.

-Che vuoi?-

-Potresti porgermi un'asciugamano?-

Accontento la sua richiesta per non litigare nuovamente approfittandone per prendere un asciugamano anche per me.

-Posso entrare?- domando.

-Si- urla ed io entro con la testa girata verso la porta.

-Perché sei girata? Non hai mai visto..-

-Non farò il tuo gioco, non mi volterò.-

-Non ti ho chiesto questo tesoro- mi dice prendendo l'asciugamano dalle mie mani.

-Sono coperto ora, vuoi voltartu senza timore.-

-Esci, devo fare la doccia.- dico avanzando verso di lui.

-Hai diciannove anni e sei ancora vergine, vero?-

-Io vergine? No- mento senza motivo.

-Ah, con chi hai ..-

-Credo che siano fatti miei, non credi?-

-So che sei vergine smettila di dire cazzate.-

-La vera domanda è, a te cosa interessa della mia verginità?-

-Niente, non mi interessa niente.- dice e poi esce sbattendo la porta alle sue spalle.

-Serata in famiglia?- ci domanda Jason mentre siamo tutti al piano inferiore.

-No, mi dispiace ma devo uscire con Emy.- dico prendendo le chiavi dal tavolo.

-Anche io dovrei uscire, solo che non ho un passaggio.- dice Mattew

-Okay, Rosy accompagna Mattew. Io e Jason passeremo una serata tra marito e moglie.- dice mia madre.

-Si va bene. Muoviti.- dico e dopo aver salutato ci dirigiamo in macchina.

-Verginella, esci con Emy Emanuels?- mi domanda Mattew.

-La conosci?-

-Si, la conosco molto a fondo.-

-Come la conosci?-

-Posso solo dirti che so per certo che lei non è vergine.-

-Va bene okay farò finta di crederci. Dove devi andare?-

-Dove vai tu. E comunque chiedilo direttamente ad Emy se non ci credi.-

-Non devo uscire con lei. Volevo semplicemente allontanarmi da quella casa per stare da sola.-

-Bene, dove avevi intenzione di andare?-

-Non lo so, sono solo certa che tu non verrai con me.-

-Dai, guido io. Scambiamoci i posti.-

-Dimmi prima dove andiamo.-

-Fidati per una volta.- mi dice e poi cu scambiamo i posti. -Hai fame?- mi domanda di nuovo dopo aver messo in moto la macchina.

-Hai fame?- mi chiede a metà strada.

-No, sto bene.-

-Io ho fame, scendo un attimo a prendere la pizza e qualcosa da bere e andiamo.-

Lui scende e dopo cinque minuti ci rimettiamo in viaggio.

-Siamo arrivati- mi annuncia prima di scendere dall'auto e poi apre la mia portiera.
-Siamo in un bosco. Da soli e al buio. Ho paura. Non prevedo niente di buono.-

-Tranquillizzati, cercavo solo un posto appartato dove nessuno avrebbe potuto disturbarci. Ho già ribaltato i sedili posteriori, se ci mettiamo nel cofano avremo tutto lo spazio necessario per parlare e mandare giù qualcosa.-

Io annuisco e entro nel cofano seguito da Mattew che porta con se anche il cibo. Mette tutto in mezzo a noi e poi apre il cartone.

-Ho preso solo la margherita dato che i tuoi gusti sono molto raffinati non avrei voluto errare.-

-Da bere cosa hai portato?-

-Due birre, una per te e una per me, non devi ubriacarti di nuovo.-

-Non si ripeterà mai più.- dico afferrando un pezzo di pizza per poi morderlo.

-Riprendiamo l'argomento di oggi pomeriggio. Perché fingi a tutti i costi di non essere vergine?-

-Senti, non chiedermelo più. Io non dovrei nemmeno parlarti, imsomma non so neanche perché sono quì.- dico agitandomi.

-Ehy ehy, calma calma non ti agitare, so che tra di noi non scorre buon sangue ma vorrei solo passare una bella serata...-

-Credo che tu abbia sbagliato persona perché per la cronaca noi ci odiamo.-

-Non è così, Rosaleen. Noi stiamo cercando di odiarci ma non è così quindi per favore stasera fa finta di volermi bene come ad un amico.-

-Va bene, amico. Ma non ti ci abituare troppo.-

-Bene, rispondi alla mia domanda ora.-

-Ho detto di non essere vergine perché mi vergogno in parte. Tutte le mie amiche si vantano ogni giorno di aver fatto sesso con il ragazzo che amano oppure di aver scopato per divertirsi e poi ci sono io che non l'ho mai fatto.-

-Se non sono indiscreto potrei chiederti perché ancora non hai fatto sesso?-

-Sono stata fidanzata con diverse persone ma ogni volta che giungeva il momento di fare sesso, mi tiravo indietro ma non so il perché.-

-Non devi vergognarti di questo, certo per i maschi è diverso ma sono sicuro che sia meglio aspettare il momento giusto.-

-Quindi non credi che io sia una perfetta idiota?-

-No, perché dovrei?-

-Perché tu giudichi sempre ogni mio gesto.-

-Lo faccio solo per darti fastidio, non sempre tutto quello che dico e faccio è vero.-

-Si ma prova a controllarti perché ci sono giorni in cui esageri.-

-Certo va bene.-

-Ora lascia che io ti faccia una domanda. Perché hai fatto quello che hai fatto due anni fa?-

-La risposta è semplice, avevo sedici anni, ero un ragazzino ferito e non riuscivo a provare niente per nessuno e me la prendevo con le persone più deboli. E con deboli non intendo indifese ma emotive. Tu eri la prima nella mia lista e sei stata anche l'ultima dato che mi hai fatto aprire gli occhi. Mi hai fatto capire che fare del male alle altre persone non mi avrebbe fatto stare meglio.-

-Perché?-

-Io non posso dirtelo, mi vergogno.-

-Okay, va bene non voglio obbligarti a farlo.-

-E non è l'unicacosa di cui mi vergogno.-

-Di cosa ti vergogni?-

-Shh- mi zittisce e poi si avvicina a me stando a pochi centimetri dalle mie labbra.

-Che fai?-sussurro.

-Rimedio ad un errore al quale avrei dovuto rimediare due anni fai.- mi sussurra e poi mi bacia, prima lentamente e dolcemente per poi baciarmi molto più appassionatamente.
Vorrei fermarmi ma non posso.

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora