Pov's Rosaleen

Entro correndo nella stanza di Emy dove lei mi accoglie con le braccia aperte.
Appena la stringo forte a me però inizia a singhiozzare e inizia a piangere senza controllo. Al suono delle sue lacrime e dei suoi lamenti  mi risale tutta la tristezza che avevo tirato fuori in casa e nell'auto ma tento di trattenermi mordendomi sempre più stretta il labbro inferiore.
Pessima mossa direi perché purtroppo non serve a nulla e inizio a piangere anche io.
Passiamo quasi mezz'ora strette in quel l'abbraccio, su quel letto di ospedale a piangere e piangere e ancora piangere.

-Grazie, grazie mille per essere venuta ieri sera. Grazie per avermi salvato la vita nonostante io avessi contribuito inconsapevolmente a rovinare la tua. Scusami e grazie mille.- mi dice Emy tra un singhiozzo e l'altro, stringendomi sempre di più a lei.

-No, non devi scusarti e sta sicura che non ha contribuito a rovinare la mia vita, anzi da quando ci conosciamo me l'hai resa migliore. Sono io a chiederti scusa perché ti ho detto delle cose orrende ma la gelosia mi ha mangiato da dentro.  Ma non ho giustificazioni e non sei obbligata a perdonarmi.-

-Non dire questo neanche per scherzo. Tu sei la mia migliore amica e ora sei la mia unica e sola ragione di vita. Se perdo anche te penserei seriamente a farla finita.
Non ho più una madre, non ho più un fratello. Non ho più niente.-

-E tuo padre?-

-Lui è sempre fuori per lavoro e comunque non sono mai stata importante per lui. Ho solo te, Rosaleen. Ho solo te.-

Alle sue parole inizio a piangere di nuovo. -Non ti lascerei mai andare.
Non commetterò mai più gli stessi errori. Prometto che ti renderò felice.-

-So che sono stata un'ostacolo per te e Mattew ma ora considerami completamente fuori dai giochi. So che vi amate.-

-Signorina, deve uscire, l'orario di visite è terminato.- mi dice un'infermiera entrando nella camera.

-Si, esco subito- rispondo indossando il giubbotto.

-Dov'è Mattew?- mi domanda infine Emy.

-Te lo racconterò quando starai meglio.-

-E quando starai meglio tu?- la sua domanda mi spiazza completamente. Nonostante il mio silenzio Emy aveva capito che qualcosa mi turbava ma non ho intenzione di dirgli niente per ora, soprattutto ora che è in uno stato pietoso.
Non voglio farla carico anche dei miei problemi che confrontati ai suoi sono della briciole di pane.
Glielo dirò non appena uscirà e si sentirà bene.
-Ciao, Emy- dico dandole un bacio sulla fronte mentre lei mi stringe il braccio.
-Promettimi di tornare presto.-

-Si, te lo giuro.-

  

                         THE   END

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora