Pov's Rosaleen

-Fate buon viaggio- dice Mattew mentre stringe mia madre per poi passare ad abbracciare suo padre.
Subito dopo salto tra le braccia di entrambi e stampo loro un bacio sulla guancia. -Fate buon viaggio e ricordate di portarci dei regali dall'Italia.-
-Certo- dice mia madre lasciandomi un bacio sulla fronte per poi afferrare le numerose valigie e con molta fretta dirigersi verso la macchina assieme a Jason.

-Brava li hai fatti scappare.- scherza Mattew.

-Non fare il divertente. Sai che ancora non ti ho perdonato.- dico e poi mi volto dandogli le spalle.
Lui mi mette le mani sui fianchi e scostandomi i capelli dall'orecchio mi sussurra -Dai, sono passati tre giorni e ancora mi tieni il muso. Da oggi abbiamo due settimane di tempo per dedicarci a noi, cosa vorresti fare?-
Mi volto verso di lui e lo guardo davvero molto male -Non bastano due parole per farmi dimenticare ciò che hai fatto e diciamo che il livido viola che hai in faccia non aiuta.-
Dico tirandogli un piccolo schiaffetto proprio sul livido dolorante.
Lui bestemmia dal dolore e io mi limito a guardarlo divertita.
-Ora credo che potrei perdonarti.- dico poi ridendo ancora.
Lui mi guarda in silenzio mantenendosi la guancia e poi finalmente apre bocca. -Bhe ci hai messo tempo e posso sopportare lo schiaffo che mi hai dato. Me lo meritavo.-

-Bene sono contenta che te ne sia accorto.-
Lui si avvicina a me facendo toccare i nostri nasi con l'intento di baciarmi ma io rimango immobile in attesa che lui si prenda le sue responsabilita e concluda quel gesto che nonostante tutto aspettavo da tempo.
Al contratio però si allontana da me e io lo seguo istintivamente commettendo però un'errore.
-Vedi che non sono il solo a non saper resistere più di un'ora senza te...- dice.

-Di un'altra parola e dovrai resistere una vita senza me.- dico e poi lo tiro violentemente a me per baciarlo nello stesso modo.
Una volta stesi sul mio letto lo blocco e lui mi guarda confuso.
-Che succede?-

-Niente solo che è da qualche giorno che ho un pensiero e non riesco a togliermelo dalla testa inoltre credo che solo tu sia in grado di farlo.-

-Dimmi- mi dice confuso e sorpreso.

-Ho sempre e solo parlato di me e dei miei stupidi problemi. Sono stata un'egoista di merda e solo ora me ne sono accorta.-

-Non è vero, sei fantastica- dice lui riprendendo da dove avevamo interrotto ma io lo blocco di nuovo.
-No, aspetta. Sono stata un egoista perché non ti ho mai lasciato sfogare con me. Non mi hai mai raccontato nulla e vorrei sapere una cosa in particolare. Che fine ha fatto tua madre?-

-Mia madre? Che ti importa di lei?-

-Nulla, mi importa solamente di te e vorrei lasciarti sfogare.-

-Non parlavo di mia madre da anni e tanto meno la pensavo. Perché hai dovuto farmela tornare in mente?-

-Perché anche io non riuscuvo a levarmela dalla mente e poi è tua madre..-

-Odio essere suo figlio. Non la vedo da troppo tempo e credo che non avrò mai voglia di rivederla.-

-Perché?-

-Smettila di domandarmi di lei, voglio solo scordarmi della sua esistenza e tu non stai facendo altro che peggiorare le cose.-

-Ma io volevo...- tento di dire ma lui salta in piedi  e mi interrompe urlando -Vuoi sapere chi è mia madre?! Okay.
Da quando mi ha messo al mondo non ha fatto altro che tradire mio padre che non sospettava minimamente di ciò. Era acceccato dall'amore per quella donna.
Quando avevo 10 anni mia madre ha cominciato a portare uomini a casa mentre mio padre era a lavoro per poi chiudersi nella sua stanza per ore e io ero costretto a sentire tutto ciò che facevano. Tutto. Ma non l'ho mai detto a mio padre, non avrei mai voluto vederlo soffrire dato che si spaccava la schiena per mantenere la nostra famiglia di merda.
Andava così, ogni giorno fin quando a sedici anni non è venuto a casa quello che credevo essere uno dei miei migliori amici, Jhon che ha visto l'ha scena e l'ha registrata per poi minacciarmi e beh il resto lo sai.-

-E..e poi tua madre se ne è.....se ne è andata via?-

-Si, farà la mignotta in qualche locale a farsi di crack e bere come un'alcolista a corto di soldi. Lei si merita di fare questa vita. Ora sei contenta?!- mi urla contro e poi esce dalla mia stanza sbattendo la porta.
Aspetto qualche minito immobile sul mio letto senza sapere cosa fare poi mi alzo e vado in camera di Matt e lo trovo a bere un grossa bottiglia di Grappa.
-Hey- sussurro io entrando.
Lui mi guarda von uno sguardo perso e rimane immobile a bere dalla sua bottiglia.
-Hey- ripeto avanzando versodi lui che lascia rotolare sul pavimento la bottiglia ormai vuota.
-Scusami, avrei dovuto chiudere la bocca. Sono davvero una cretina.-
Dico sedendomi al suo fianco senza però sfiorarlo.
Lui continua a fissare la lorta confuso e poi pian piano fa scivolare la sua mano sull mia.
-Ti Amo- mi dice guardandomi negli occhi senza azzardare nessun gesto.
-Sono stato crudele, non avrei dovuto risponderti così, ma mia madre..-

-Shh, non devi parlarne per forza. Non avrei dovuto obbligarti, meritavo di essere risposta in quel modo.-

Lui mi sorride poi si alza e mi domanda -Vodka o Sambuca?-

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora