Pov's Rosaleen

Rosaleen: che succede?

Invio subito un sms a Emy. Nonostante i miei sentimenti nei suoi contronti io un pò tengo ancora a lei dato che è stata la persona che mi è stata accanto per più tempo quando non avevo nessuno.
Aspetto qualche minuto che poi diventa un ora ma non ricevo risposta quindi infilo immediatamente il giubbotto e mi avvio verso la porta.
-Dove vai?- mi chiede Camilo bloccandomi.

-Vado da Emy.- rispondo.

-Emy? A quest'ora? Cosa è successo?-

-Non ne ho idea. Sto andando a scoprirlo.-

-Ti accompagno.- mi dice e senza perdere tempo scendiamo imbattendoci però di nuovo in quei due stronzi.

-Dove andate a quest'ora?- ci domanda Mattew mentre probabilmente Mya sta praticando lui del sesso orale.
Mi volto per non guardare quell'oscenità. -Andiamo da Emy- dico aprendo la porta.
-Emy la troia che voleva scoparmi?- domanda Mattew sollevando la testa di Mya e sistemandosi i pantaloni.

-No, Emy la mia migliore amica. L'unica troia nei paraggi e quella che ti stava..- non finisco la frase perché Camilo fortunatamente mi blocca. Mi volto e esco dalla porta.
Saliamo in macchina e arriviamo a casa di Emy.
Le luci sono quasi tutti accese nonostante l'ora tarda.
Busso alla porta ma non ricevo nessun risposta allora procedo con il piano B.
Tiro fuori dalla tasca un paio di chiavi e apro la porta.
-Hai le chiavi?-

-Sì, me le ha date tempo fa e quando abbiamo litigato non ho nutrito il bisogno di ridargliele. Sarebbero potute servire per fare qualche scherzetto o cattiveria.- dico e poi entriamo di corsa.
Tutto è messo sottosopra. Urliamo il suo nome ma non sentiamo alcuna risposta.
-Cerca quì sotto io vado al piano di sopra.- dico correndo su per le scale.
Entro nela prima stanza ma non c'è nessuno ed è tutto messo sottosopra.
Poi entro nella sua stanza e finalmente trovo Emy.
Mi lascio sfuggire un bestemmia poi corro verso di lei.
E legata con un braccio alla testiera del letto e un braccio completamente coperto di sangue.
-Che cazzo è successo?- domando tirandole indietro i capelli intinti di sangue che le coprono la faccia.
-Sono entrati dei ladri, credo.-

-Da dove viene tutto questo sangue?-

-Mi hanno sparato al braccio.- dice sotto forma di lamento. -Vai da mia madre e mio fratello.- dice poi.

-Camilo corri. È quì. Chiama i soccorsi.- urlo.

-Perdonami Ross. Ti chiedo scusa per quello che ho fatto in caso non ce la facessi.- mi dice Emy guardandomi negli occhi.

-Sta zitta. Ce la farai e sta tranquilla ti ho perdonato. Ora mi importa solo della tua vita.- dico. Poi chiamo di nuovo Camilo ma al suo posto arriva Mattew.

-Che cazzo ci fai quì? Aspetta, non mi interessa. Chiama i soccorsi e prenditi cura di Emy. Io vado di la a vedere la madre e il fratello.-

-C'è andato Camilo, non è un bello spettacolo.- mi risponde slegando Emy per poi prenderla in braccio.

-No, no- dico e scappo davanti alla camera della madre mentre Mattew porta Emy fuori.

-Fermati, non entrare.- dice Camilo mettendosi davanti a me.

-No- dico poi lo spingo via ed entro.
Molto probabilmente avrei dovuto ascoltarlo.
La madre di Emy è distesa sul letto in un bagno di sangue e suo figlio, il fratello di Emy è al suo fianco.
Mi avvicino lentamente e vedo che enrambi hanno un foro di proiettile nel petto.
Cazzo. Sono morti. Avrei dovuto ascoltare le parole di Camilo e anche di Mattew.
Esco velocemente fuori dalla casa dove ci sono tutti ad aspettare l'arrivo dei soccorsi.
Camilo vedendomi scossa si avvicina a me e tenta di farmi riprendere ma alla fine cedo e vomito.

-Tra quanto arriveranno i soccorsi?- domando dopo essermi ripulita.

-Li abbiamo chiamati quindici minuti fa quindi arriveranno a momenti.- risponde Camilo. -Tu stai bene?- 

-Si sto molto meglio.- dico e poi tutti andiamo a sederci sui gradini della casa.

-Hai sbrattato?- mi domanda Mattew.

-Potresti essere meno volgare.- rispondo poggiandomi sulle gambe di Camilo.

-Purtroppo non è nella mia natura.-risponde

-Lo avevo già scoperto quanto non ti importava di nascondere il fatto che quella sgualdrina ti stava succhiando il cazzo.- dico senza pensarci ma lui inaspettatamente ride.

-Bah, so quello che ho fatto e ammetto che era per darti fastidio. Missione compiuta?-

-Non mi ha dato fastidio mi ha fatto schifo.-

-Smettetela, cazzo. Sembrste due dodicenni appena usciti da una sottospecie di fidanzamento. Non vi rendete conto della situazione? Quì fuori c'è Emy svenuta, in fin di vita e dentro la casa c'è una madre morta e un bambino di meno di dieci anni morto. Voi invece non fate altro che parlare di sesso, di gelosia e di stronzate.- urla Camilo alzandosi.

-Camilo, io..- cerco di parlargli ma lui mi zittisce.
-Non voglio sentire nulla. Ne la tua voce ne la sua. Non voglio sentire niente e nessuno.- dice e poi va in strada a controllare l'arrivo dei soccorsi.

Le Lame Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora