La prima impressione di Nemoto fu confermata da un esame comparativo delle fotografie scattate. Era ormai certo che, in quel singolo campione di tessuto, i virus di forma allungata erano molto più numerosi nel sangue di Mai rispetto a quello di Ryuji. Statisticamente, nel secondo caso gli anelli aperti non rappresentavano più del 10 per cento del totale, mentre nel primo erano la metà. Una differenza così sostanziale non era di certo fortuita, doveva significare qualcosa.
Mitsuo chiese che fossero esaminate al microscopio elettronico le cellule di tutte le vittime della cassetta. Riuscirono a mettere insieme le informazioni per il venerdì della prima settimana dell'anno nuovo, dopo il ponte di tre giorni per le feste di Capodanno.
Dalla finestra del laboratorio di ricerca s'intravedeva qualche fiocco di neve, caduto la notte precedente, ancora posato sugli alberi spogli del parco che circondava l'università. Quando si sentiva stanco per il lungo lavoro di analisi, lo sguardo di Mitsuo si spostava sullo spettacolo riposante offerto da quel paesaggio. Nel frattempo, Miyashita sistemava le foto sulla scrivania, l'una dietro l'altra, e le confrontava attentamente, con instancabile smania.
Includendo Mai e Asakawa, il numero delle vittime del video era salito a undici. Il virus era stato trovato nelle cellule di tutti i casi presi in esame e ormai non c'erano più dubbi sul suo legame con la morte di quelle persone. Quanto ai virus a forma di anello aperto, era stata fatta una suddivisione: solo le cellule di Asakawa e di Mai contenevano virus di quel tipo in numero pari alla metà del totale; negli altri casi, gli anelli tagliati corrispondevano al 10 per cento. La separazione tra la vita e la morte era racchiusa in quel dettaglio.
Le statistiche evidenziavano chiaramente che, aumentando in maniera proporzionale il numero degli anelli tagliati, era possibile evitare il decesso per occlusione delle arterie coronarie. Restava ancora da determinare quale fosse il limite di quella proporzione.
Sia Asakawa sia Mai avevano visto le immagini della cassetta. Il virus si era sviluppato dentro di loro. Fino a quel punto, il loro caso non era diverso da quello delle altre nove vittime. Poi, però, sotto effetto di chissà quali circostanze, i virus a forma di anello avevano cominciato a sfilacciarsi e ad allungarsi come cordicelle e, in proporzione, quei virus modificati avevano superato di gran lunga gli altri. Era quello il motivo per cui Mai e Asakawa non erano morti d'infarto, benché avessero visto le immagini nefaste. Ma perché gli anelli aperti si erano sviluppati solo nelle cellule di quei due soggetti? Cosa li rendeva diversi dagli altri?
«Il sistema immunitario, forse?» disse Mitsuo, proseguendo a voce alta il filo del suo ragionamento.
Miyashita inclinò la testa, incuriosito.
«Oppure...» proseguì Mitsuo esitante.
«Oppure?» si spazientì il collega.
«Una causa dipendente dalla natura stessa del virus.»
«Sì, io sarei più orientato in questa direzione.» Scrollando il capo, Miyashita spostò la sua mole in avanti e posò i piedi sulla sedia che si trovava di fronte a lui. «Ricapitoliamo: una parte della cassetta è stata cancellata da quattro ragazzi in vena di fare uno scherzo. Il virus è obbligato a passare attraverso una mutazione per potersi manifestare. E fin qua, tutto corrisponde alle indicazioni che ci ha fornito Ryuji attraverso il suo DNA. Ma in che modo è avvenuta la mutazione e quale aspetto ha assunto il virus? La risposta a questa domanda si trova nel virus Ring di Mai Takano e di Kazuyuki Asakawa, e nella forma anomala dei loro virus.»
«La particolarità di un virus è di moltiplicarsi contaminando le cellule dell'individuo contagiato.»
«Naturalmente.»
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Spiral
HorrorLa salma di Ryuji Takayama viene esaminata dal suo amico e rivale, il patologo Mitsuo Andou. All'interno dello stomaco di Takayama, Andou trova un bigliettino con un criptico messaggio "un regalo per te". Intanto Reiko Asakawa e suo figlio Yoichi As...