5. Primi contatti

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" C'è una farmacia ?" chiese Harry alla bambina.

" Sì, signore, è qui vicina " rispose Cecile, riuscendo ad esprimersi in un buon inglese.

Il medico scribacchiò qualcosa su un pezzo di carta, prese dei soldi dal suo portafoglio e diede tutto alla piccola.

" Vai dal farmacista e fatti dare ciò che ho scritto "

Cecile non si mosse e Harry la guardò perplesso.

" Signore, io..." sussurrò la bambina " il farmacista non mi farà nemmeno entrare. Nessuno ci vuole bene in questo paese "

Harry scosse la testa spazientito, prese il biglietto e i soldi che aveva dato alla bambina e le disse:

" Vieni con me!"

I due raggiunsero la bottega del farmacista proprio mentre stava chiudendo.

Harry diede il foglio che aveva scritto all'uomo e attese che quest'ultimo preparasse le medicine che aveva chiesto.

Notò le continue occhiate di disgusto che lanciava alla bambina, ma non ci fece caso più di tanto.

Mentre pagava, vide un barattolo trasparente sul tavolo con attaccato un cartello che diceva: " Ad ogni bambino che entra in questo negozio, in omaggio una caramella ".

" E la caramella alla bambina?" chiese Harry con serietà.

Il farmacista scosse la testa disgustato, pescò dal barattolo il dolce più piccolo e malconcio e lo gettò per terra ai piedi di Cecile.

Harry stava per protestare, ma tacque di fronte alla vista di sua figlia che si chinava a raccogliere la caramella, ringraziava il farmacista e la stringeva tra le mani come un tesoro.

Quando furono in strada, Harry chiese alla bambina:

" C'è un albergo decente in questo posto?"

Cecile ci pensò un attimo e poi rispose:

" Ce ne sono due, ma il più bello e di lusso è quello che si trova in piazza "

Harry vi si diresse rapidamente sempre seguito dalla bambina e, dopo aver detto alla piccola di aspettarlo fuori, entrò nella hall.

Ne uscì pochi istanti dopo e, a passi lunghi e ben distesi, ritornò alla piccola casa di Louis.

Non appena furono all'interno, Cecile si avvicinò al padre e disse:

" Papà, ho una caramella. Aprì la bocca, così te la do! Sarà buonissima e ti darà un po' di forza "

Louis, però, non aprì gli occhi e Cecile guardò Harry con sguardo disperato.

Il giovane inglese rimase per un po' pensieroso, ma, poi, prese in pugno la situazione.

" Raduna tutte le cose che volete portate via da qui. Ci trasferiamo in albergo perché devo curare tuo padre e non posso certo farlo in una topaia simile "

Cecile annuì, aprì l'unica valigia che possedevano e cominciò a riempirla con i loro miseri averi.

Ciao!
Ho pubblicato la versione Larry di Biancaneve !
Si intitola " Bianco come la neve " e la trovate nel mio profilo.

Normandia 6 giugno 1944Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora