28. Che cosa è successo?

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Lo stesso giorno, alle due, dato che era una bella giornata e non faceva troppo freddo, Louis si recò a prendere Cecile a scuola.

Di solito la bambina raggiungeva lo studio di Harry al termine delle lezioni e aspettava che il padre finisse di visitare i pazienti per poi recarsi insieme a casa, ma Louis aveva voglia di camminare e di riflettere.

La notte passata con Harry era stata la più bella della sua vita, si era sentito amato, desiderato e...rispettato.

Adesso, però, aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere con il padre dei suoi figli...

Harry quella mattina l'aveva baciato con dolcezza e Louis aveva capito che quel bacio non aveva nulla di sessuale, ma qualcosa di più profondo, però la paura di essere abbandonato, come era capitato sette anni prima, era sempre presente in lui.

Cecile uscì puntuale da scuola e il suo abbraccio lo distolse dai suoi pensieri.

Padre e figlia decisero allora di non andare a casa direttamente, ma di recarsi nello studio di Harry per poi tornare tutti insieme.

Quando entrarono, la sala d'attesa era deserta, ma la porta della stanza dove il riccio visitava era chiusa, segno che c'era con lui ancora un paziente.

I minuti trascorsero uno dopo l'altro e Louis cominciò ad essere inquieto, tanto più che dall'interno dello studio si sentivano provenire scoppi di risa e strani gemiti.

Il ragazzo francese iniziò ad agitarsi e a sudare, si tolse il cappotto, ma la situazione non cambiò assolutamente.

Dopo parecchio tempo, finalmente, la porta si aprì e dallo studio uscì un bel ragazzo alto e biondo, dal sorriso smagliante.

Il tizio si sistemò lo zaino che portava sulla spalla, ammiccò a Louis ed uscì.

Louis si alzò ed entrò nello studio di Harry.

Il medico non lo vide, dato che era girato verso la scrivania, ma Louis potè notare chiaramente che aveva i pantaloni calati fino alle caviglie e la camicia sbottonata.

Louis si lasciò scappare un singhiozzo perché era ormai chiaro ciò che era successo nello studio, Harry lo udì e si voltò e, quando vide il padre dei suoi figli, rimase pietrificato sul posto, colto di sorpresa.

Il ragazzo francese scoppiò a piangere, si girò e corse fuori dalla stanza.

A metà della sala d'attesa, però, si sentì mancare e cadde svenuto a terra.

Normandia 6 giugno 1944Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora