25. Una serata in famiglia

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Quella sera la cena fu diversa dalle solite perché Cecile non smetteva più di sorridere ad Harry.

Quando ebbero finito di mangiare, Louis si alzò come al solito per andare nella propria stanza con la figlia, ma il medico lo bloccò.

" Restate qui a farmi compagnia "

Louis sorrise, stupito dal gesto dell'uomo inglese e si sedette sul divano, venendo subito raggiunto da quest'ultimo.

Cecile corse a prendere la cesta dove dormiva il suo gattino e la portò vicino ai genitori.

" Come lo chiamiamo, papà?"

Louis stava per rispondere, ma, con il cuore colmo di gioia, vide che Cecile si stava rivolgendo ad Harry.

" Devi decidere tu, ma se vuoi un consiglio, ti posso dire che, quando ero piccolo, avevo un gatto che si chiamava Aramìs "rispose l'uomo, allungando una mano e accarezzandole una guancia.

" È bello! Ti piace, papà?" chiese questa volta a Louis.

" Sì, tesoro, come uno dei tre moschettieri "

Cecile accarezzò il gattino, poi si alzò e andò a prendere la borsa che conteneva i regali che Harry le aveva fatto.

" Guarda cosa mi ha regalato papà !" esclamò mostrando a Louis i libri e i pennarelli.

" Sono stupendi, piccola, così diventerai una pittrice "

" No, io voglio diventare un'infermiera per aiutare papà nel suo lavoro, come ho fatto stamattina "

Harry sorrise pieno d'orgoglio e disse:

" Ne sarei onorato, adesso, però, colora pure uno dei tuoi nuovi libri, così io e papà facciamo una partita a carte "

La bimba annuì felice e si mise subito all'opera.

Il medico, invece, prese dal sacchetto degli acquisti il mazzo di carte che aveva comprato e si ricordò anche del romanzo.

Lo afferrò e lo diede a Louis, dicendo:

" Tieni, spero ti piacciano le storie d'amore "

Il ragazzo francese guardò il titolo, Madame Bovary, e sorrise.

" Mi piace molto, anche se finisce veramente male "

" Oh, l'hai già letto!" disse Harry rammaricato " Domani vado a cambiarlo "

" No, assolutamente no " lo rincuorò Louis " lo rileggo volentieri, non preoccuparti "

I due uomini trascorsero le successive ore giocando a carte ed Harry non si ricordò di aver mai trascorso una serata così piacevole.

Quando fu il momento di andare a dormire, il medico diede un bacio in fronte alla figlia e uno sulla guancia a Louis.

Quella notte dormì bene, come non faceva da tempo e, quando si svegliò il mattino dopo, lo fece, non con il solo obiettivo di andare al lavoro, ma, soprattutto, con quello di rivedere due persone che avevano sciolto il gelo che, da sempre, avvolgeva il suo cuore.

Normandia 6 giugno 1944Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora