Per più di mezz'ora Harry ricucì la profonda ferita che l'uomo aveva sulla fronte e per più di mezz'ora Cecile lo aiutò, passandogli gli strumenti necessari e le bende e pulendo il sangue dal viso del ferito.Quando tutto fu finito, l'uomo, ancora provato dal dolore, ringraziò il medico e aggiunse:
" Lei, dottore, è fantastico, ma sua figlia è davvero una forza della natura "
Harry si irrigidì alle parole pronunciate dal paziente, ma non rispose nulla.
" Senta...a me piacerebbe fare un regalo alla piccola. La mia gatta ha partorito da poco e, se sua figlia vuole, mi farebbe piacere regalarle un gattino "
Cecile trattenne il fiato, stringendo le mani fra loro per l'emozione, ma lo sguardo cupo che Harry le rivolse, le fece subito abbassare gli occhi a terra.
Il medico accompagnò il paziente alla porta, parlò brevemente con lui e poi tornò dalla bambina.
" Aiutami a ripulire lo studio. Per oggi non ho più appuntamenti "
Cecile, obbediente come sempre, lo fece e, quando il medico si fu cambiato, uscì con lui dall'abitazione.
Harry, però, non si diresse a casa, ma entrò in una bellissima pasticceria.
Si sedette ad un tavolo e invitò Cecile a fare altrettanto.
Quando la cameriera venne da loro, Harry ordinò due cioccolate con panna e un piatto di pasticcini.
Dopo pochi minuti vennero serviti e il medico disse alla bambina:
" Prendi pure il pasticcino che vuoi "
Cecile ci pensò un attimo, poi prese una pasta ricoperta di fragole.
" È anche il mio preferito " sussurrò Harry con una parvenza di sorriso sulle labbra.
La bambina subito lo allungò in direzione del medico, ma quest'ultimo le fece cenno di mangiarlo.
Cecile, con una dolcezza disarmante, lo divise a metà e ne diede una parte all'uomo che aveva di fronte.
Harry lo prese e lo mangiò, senza dire una parola.
I due finirono i pasticcini, bevvero la cioccolata e, dopo aver pagato il conto, il medico condusse la piccola fuori dalla pasticceria.
Harry si diresse, quindi, verso un edificio giallo e verde ed entrò, sempre seguito dalla bambina.
Una donna di mezza età venne loro incontro e salutò cordialmente il medico.
" Allora è venuto per l'iscrizione a scuola ?" chiese la signora.
" Sì, lei è la bambina di cui le ho già parlato " rispose Harry, indicando Cecile.
" D'accordo " disse la donna con un sorriso " come si chiama la piccola?"
Harry prese un respiro profondo e, con voce chiara, scandì:
" Cecile...Cecile...Styles "
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Normandia 6 giugno 1944
FanfictionLouis un ragazzo francese, Harry un soldato inglese... Un incontro di poche ore, una gravidanza, un abbandono, un amore non voluto, ma divenuto profondo come il mare da cui sbarcarono gli alleati il 6 giugno del 1944. Cover di tomlinsay Questa stori...