20. Fuori casa

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Cecile e Louis non videro Harry per due giorni.

Il mattino del terzo giorno, padre e figlia stavano facendo colazione, quando Harry entrò nella sala da pranzo.

" Cecile, metti il cappotto, muoviti! Oggi vieni con me!" disse in tono brusco il medico.

La bambina spalancò gli occhi stupita e, anche, impaurita, ma si affrettò a fare quanto le era stato chiesto.

Louis, non appena la figlia fu uscita dalla stanza, si precipitò da Harry ed esclamò spaventato:

" Non portarmela via, ti prego...non farle del male..."

Il medico guardò con rabbia il ragazzo francese e sbottò:

" Non sono ancora diventato un assassino di bambini !"

Proprio quando ebbe finito di pronunciare queste parole, Cecile ritornò e, dopo aver dato un bacio a Louis, uscì dalla stanza e seguì Harry fuori dalla casa.

Erano mesi che la bambina non si ritrovava all'aria aperta, così, non appena sentì sul volto l'aria fredda del mattino, si attardò un istante.

" Ti muovi ?" urlò subito Harry.

La piccola si affrettò a seguire il medico e, per tutto il tragitto che fecero insieme, nessuno disse una parola.

Harry la fece entrare in uno stabile e, quindi, in un vasto appartamento.

" Questo è il mio studio. Oggi la mia segretaria è ammalata, quindi tu la sostituirai. Risponderai al telefono, prenderai gli appuntamenti e farai entrare i pazienti ogni volta che io li chiamerò "

Cecile non fece in tempo a replicare perché Harry entrò nel suo studio e chiuse la porta.

La bambina cominciò a tremare per la paura, ma, poi, prendendo un respiro e armandosi di coraggio, si sedette dietro la scrivania.

I pazienti cominciarono ad arrivare in base all'orario del loro appuntamento, ma nessuno di loro sembrò stupirsi nel vedere una bambina al posto della solita segretaria di mezza età.

Cecile si comportò bene, rispose al telefono, scrisse gli appuntamenti, confortò i pazienti in attesa, insomma, tutto andò per il meglio finché, nello studio ormai vuoto, non entrò un uomo con il volto coperto di sangue.

" Aiuto! Aiuto!" farfugliava l'uomo spaventato.

Cecile accorse subito dal ferito e, in preda al panico, urlò:

" Signore! Signor Harry!"

Il medico uscì dallo studio con il volto alterato, ma, quando vide la scena che si presentava davanti ai suoi occhi, si affrettò verso l'uomo e lo condusse con sè per medicarlo.

Harry non chiuse la porta dello studio, anzi disse:

" Cecile, muoviti! Ho bisogno di te!"

La bambina non ci pensò due volte e raggiunse il medico.

Normandia 6 giugno 1944Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora