18. Avresti dovuto lasciarmi morire

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Louis era in piedi sul parapetto di pietra del ponte che sovrastava il Tamigi.

Diluviava e in giro non si vedeva anima viva.

Sotto di lui l'acqua scorreva turbinosa e nera e Louis non aveva ancora trovato il coraggio di buttarsi.

Cecile era ciò che lo tratteneva, ma la vergogna per quello che la bambina avrebbe potuto pensare di lui e la vita che l'avrebbe costretta a fare lo spinsero ad agire.

Allora, con davanti agli occhi il viso sorridente della sua bambina si lasciò cadere nel vuoto.

Louis tuttavia non precipitò perché due forti braccia lo presero per le gambe e lo trascinarono giù dal parapetto.

Quando il ragazzo francese si rese conto di ciò che era capitato, si trovò di fronte il viso completamente bagnato di Harry.

Il riccio non disse una parola, lo sollevò di peso e lo infilò, completamente fradicio, nella sua macchina parcheggiata vicino.

Entrò anche lui nell'automobile, chiuse la portiera e mise al massimo il riscaldamento.

Dopo lunghi istanti di silenzio, Louis sussurrò:

" Aspetto un bambino "

" Lo so, l'ho capito dalla lettera che hai scritto " rispose Harry.

" È tuo "

" So anche questo "

" Io non ce la faccio ad affrontare tutto questo da solo, Harry, non ce la faccio. Tu adesso caccerai di casa me e Cecile e cosa farò ? Come darò da mangiare a mia figlia? Come manterrò un altro bambino? Dovevi lasciarmi morire, sarebbe stato meglio per tutti "

Harry rimase zitto per lunghi, interminabili minuti, poi rispose:

" Mi prenderò le mie responsabilità questa volta, non dovevo fare...non dovevo fare ciò che ho fatto quella sera. È una cosa che reputo terribile e da vigliacchi e mi dispiace, mi dispiace davvero "

Louis spalancò gli occhi stupito e chiese con un filo di voce:

" Intendi...intendi davvero riconoscere il bambino che ho nella pancia?"

" Non lo so, non so cosa farò, so solo che non ti lascerò in mezzo ad una strada. Ti seguirò in questa gravidanza e poi...poi non so, io non voglio pensarci adesso " rispose Harry.

Louis annuì e domandò:

" E quando ti farai una famiglia e non ci sarà più posto per noi?"

Harry sollevò su di lui gli occhi verdi e rispose:

" Vi manterrò comunque, la tua gravidanza è un mio sbaglio e devo rimediare in qualche modo "

Detto questo mise in moto la macchina e si avviò verso casa.

Normandia 6 giugno 1944Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora