Percy

99 8 4
                                    

Cosa può esserci di peggio che essere il probabile responsabile di un casino infernale? Che sia tua figlia a dirtelo.

Percy rimase in silenzio a fissare Riley. Nessuno disse nulla, anche perché era difficile capire esattamente che voleva dire quella frase.

- Scusa, come?- disse infine il semidio.

Riley sospirò.

- Così ha detto quel tizio- rispose- dice che la responsabilità è tua, che se tu non gli avessi risparmiato la vita sulla Principessa Andromeda, probabilmente tutto questo non sarebbe accaduto-

- Era sulla Principessa Andromeda?- intervenne Luke- Fammi ricordare chi potrebbe essere. Hai un nome?-

- No, purtroppo non ha voluto dircelo-

Percy passò lo sguardo da Riley a Luke e nuovamente a Riley.

- Ho risparmiato la vita ad un sacco di gente che non lo meritava, negli anni- confessò- però non riesco davvero a ricordare chi possa essere-

Cercò l'aiuto di Luke, che però sì limitò ad una scrollata di spalle.

- Sapete altro?- domandò.

- Ha detto "lui mi ha risparmiato, malgrado i miei compagni in seguito abbiano ucciso il suo amico. È stato un gesto stupido"- rispose Amanita.

A quel punto, Percy strinse forte l'elsa della spada. Annabeth e Clarisse si voltarono verso di lui.

- E' stato quando sono salito con Beckendorf- disse, una nota di dolore nella voce- quando abbiamo fatto saltare in aria la nave...-

Calò un silenzio pesante. Tutti, anche quelli che all'epoca non c'erano, conoscevano la storia. La morte del figlio di Efesto pesava ancora sulla coscienza di Percy.

- Morgan Caufman, figlio di Ebe- sbottò di colpo Luke, guardando Percy- probabilmente tu non hai idea di chi sia, ma io sì. Lo ricordo, era uno dei più piccoli tra le fila di Crono. All'epoca avrà avuto dieci anni, forse meno... deve essere il ragazzino che hai risparmiato sulle scale. Lo trovammo in piscina, che urlava improperi contro di te. Poi faceste esplodere la nave e non ho più saputo che fine avesse fatto-

- Ah, certo- fece Percy- vagamente ricordo di aver affrontato e disarmato un ragazzino e di avergli detto di scappare... quello là?! Per le brache di Poseidone!-

Un'esplosione mandò in mille pezzi l'ennesima cupola d'oro. Una scintilla rossa apparve e scomparve nel fumo.

- Estia- disse Riley- io devo andare, non posso restare qui!-

Brandì la spada e corse verso la dea e Morgan, che stavano combattendo. Delle grida attirarono l'attenzione: un enorme dragone persiano stava attaccando un gruppetto di figli di Ares davvero malconci. Le fauci del mostro avevano raggiunto la spalla sinistra di Sylvia Cooper, ferendola brutalmente. La ragazza aveva mollato lo scudo, gridando di dolore.

- Oh, dei!- esclamò Adam- Io devo andare ad aiutarli!-

- Io vado ad aiutare Riley- rispose Billy- le servirà il mio scudo, il suo è andato-

Piper fece un timido tentativo di fermare il figlio, ma Billy scattò così veloce che non le diede il tempo nemmeno di iniziare la frase. Annabeth le mise una mano sulla spalla.

- Saprà cavarsela, non è più il bambino insicuro di qualche tempo fa- le disse, gli occhi grigi pieni di evidente ansia- dobbiamo fidarci di lui... di tutti loro-

Percy osservò un momento Billy affiancarsi a Riley e difenderla con l'Egida. Malgrado la paura, sapeva che Riley sarebbe stata protetta e aiutata da Billy a costo della vita, non doveva essere troppo preoccupato o non sarebbe riuscito ad aiutare gli altri.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora