Riley

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L'attacco di Eris andò purtroppo a segno, ma la maggior parte dei semidei feriti venne salvata dall'intervento tempestivo di Alabaster Torrington. Con le ultime energie rimaste, il figlio di Ecate aveva protetto con uno scudo magico i feriti e chi li stava curando. Poi era crollato a terra, incapace persino di bere il nettare per riprendersi.

Reyna e i pochi semidei romani rimasti in piedi si occuparono di creare una sorta di trincea a protezione dei sopravvissuti, i quali non erano in grado di muoversi. I figli di Apollo stavano facendo del loro meglio, ma erano esausti e non potevano combattere e curare al tempo stesso. Chirone in persona si era allontanato dal fronte per aiutare nelle medicazioni.

Dopo aver creato l'ennesimo cratere, il drago era pronto a colpire di nuovo, ma d'improvviso una specie di cerchio luminoso avvolse l'Olimpo, creando un piccolo effetto terremoto. La dea della discordia tornò alle proprie sembianze umane e crollò a terra, con catene di bronzo celeste a polsi e caviglie, così come suo fratello Moros e molte altre divinità traditrici.

- Ecco gli dei!- esclamò Riley- Luke, Amanita e Reeve ce l'hanno fatta!-

Potevano tutti tirare un sospiro di sollievo, il peggio era passato e con gli dei liberi, tutto sarebbe tornato alla normalità. Artemide prese il comando delle Cacciatrici, con Reeve in forma di cervo d'argento al suo fianco. Apollo comparve come una cometa lucente accanto ai suoi figli, per aiutarli nelle guarigioni più difficili, mentre Dioniso incatenava divinità e mostri in tralci di vite e Zeus, Poseidone e Ade li incenerivano. Apparvero anche altri dei minori, come Ecate, che subito usò la propria magia per aiutare tutti e, soprattutto, rimettere in sesto il suo figlio preferito, completamente ko.

- Se la caverà, madre?- domandò Michaela, preoccupata per il fratello.

- Sì, ha solo esaurito tutta la sua magia, rischiando di consumare anche la propria vita- rispose Ecate, lanciando un'occhiata incuriosita a Iris- ah, una figlia di Afrodite. Davvero insolito-

Iris, che stava aiutando Alabaster a bere dalla propria borraccia, alzò gli occhi sulla dea.

- E così, mio figlio si è innamorato di una figlia delle dea dell'amore, davvero ironico, conoscendo la sua storia- continuò, ma non sembrava disapprovare, era solo stupita- lo lascio alle tue cure, mia cara, io devo aiutare gli altri miei figli-

Passò accanto a Michaela e Amelia Bayt, posando una mano sulla spalla ad entrambe.

- Sono molto fiera di voi-

Le due semidee si scambiarono un sorriso raggiante e annuirono felici. C'erano ancora parecchi mostri da eliminare e le fenditure aperte dal potere di Caos andavano richiuse.

Mortali, semidei e dei stavano finalmente collaborando. Osservando quella scena, Riley pensò che sarebbe bastato farlo prima per evitare tutto quel putiferio con Caos, probabilmente. Non che una battaglia insieme avrebbe aggiustato completamente le cose, ma era un inizio.

Mentre osservava la divertente scena di Adam che prendeva in giro Sylvia Cooper, ora un po' ripresasi, sentì una voce rimbombarle nella testa.

Non è finita qui. Aver sconfitto Caos non ha diminuito l'incombere della minaccia che sta arrivando... e sarà prima del tempo dovuto

L'aveva sentita solo lei? No. Si voltò e vide Amanita spalancare gli occhi. Capì che quella era la voce di Urano, una voce antica e potente. Cosa voleva dire? Avevano fermato Caos, ma evidentemente non qualcos'altro, qualcosa che si era risvegliato per colpa sua prima del tempo.

Ma solo loro due l'avevano udito.

Scosse il capo, cercando ragionare, da brava discendente di Atena. Non sapeva nemmeno a cosa si riferisse, né quando, inutile affollarsi la mente con pensieri incontrollati. Una cosa alla volta.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora