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Jordyn's pov
Nei mesi successivi la condizione di liya sembrò stabilizzarsi, almeno per il momento.
Non avrei mai immaginato che potesse succedere una cosa del genere anche a mia figlia, o meglio, diciamo che avevo sempre preferito non pensarci..
Sapere che avrebbe dovuto passare tutto ciò che avevo passato io, soffrire quanto avevo sofferto io, rinunciare a tante cose che gli altri bambini della sua età potranno fare e lei no, come ci avevo rinunciato io.
Questo mi spezzava davvero il cuore.
Solo in quel periodo capii davvero cosa significava essere madre, cosa mia madre aveva sempre dovuto passare. Lei aveva sempre sofferto insieme a me, esattamente come io adesso soffrivo per mia figlia.
La guardavo, mentre cresceva, iniziava a stare dritta a sedere da sola e giocava con i suoi pupazzetti immaginando di far vivere loro chissà quali avventure.
Sorridevo vedendola giocare con il suo papà, pensavo a mio padre, che ormai da mesi aveva divorziato da mia madre e lei si era trasferita a Glasgow dal suo nuovo compagno. Pensavo a come sarebbe andata a finire tra me e Harry, così giovani con una figlia e conviventi.
Mi chiedevo se ci saremmo mai sposati, che cosa avremmo fatto dopo, se avremmo divorziato o se saremmo invece invecchiati insieme.
Sprizzai gioia da tutti i pori quando liya iniziò a parlare. La sua prima parola fu 'ninì' , il coniglietto di pezza che aveva fin dalla nascita. Presto cominciò però anche a biasciare 'mama' e 'babu' e noi non potevamo esserne più felici.
Iniziò a gattonare e ad esplorare tutto l'appartamento, tanto che bisognava starle appiccicati come dei francobolli per evitare che rompesse qualcosa e si facesse male.
Poi un giorno, mentre stavo facendo la lavatrice, sentii Harry gridare il mio nome dal soggiorno dicendomi di andare subito da lui.Corsi come una matta precipitandomi da lui e pensando ovviamente al peggio, ma invece quando arrivai vidi Harry tutto sorridente seduto sul divano, che teneva le mani sotto le ascelle della bambina, per farla stare in piedi davanti a lui.
"Eccooo" sorrise quando mi vide entrare "avanti vai da mamma, coraggio!" Sussurrò alla piccola lasciandola andare.
Non potevo credere ai miei occhi..
Feci cadere i panni bagnati che avevo in mano portando entrambe le mani a coprirmi il viso dallo stupore.
Liya camminò verso di me, sorridendo e muovendo in aria le sue piccole, corte braccia. Cadde un paio di volte, ma poi si rialzò e continuò a venire da me. Mi accovacciai commossa, e non appena mi raggiunse, la presi in braccio riempiendola di baci.
In tutto quel tempo, continuammo a frequentare i nostri amici, eccetto Sam che era in Australia da mesi e Zayn, che dopo la rottura definitiva con lei in aereoporto non si era più visto. Sia io che Harry continuammo a lavorare per guadagnarci da vivere, e trovammo un modo per alternare i nostri rispettivi turni in modo che liya non venisse mai lasciata da sola, che ci fosse sempre qualcuno a controllarla e a darle le sue medicine.
Presto, però, qualcosa in questa nuova routine cambiò.
Cominciò tutto quando io ed Harry cominciammo effettivamente ad accorgerci che non saremmo riusciti ad andare avanti in quel modo: tra tutti e due guadagnavamo meno di 1600€ al mese, lavoravamo molto fuori e dentro casa e quando finalmente potevamo rilassarci e stare insieme si erano fatte le undici di sera ed eravamo entrambi esausti..
Non stavamo in intimità da mesi.. e questo a poco a poco cominciò ad essere motivo di allontanamento, distanza, stress e talvolta di piccoli litigi.
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Resta anche domani 2
FanfictionJordyn è a seattle, ricoverata in un prestigioso ospedale in grado di curare la sua malattia. Harry è rimasto a holmes chapel Jordyn ha scoperto di essere rimasta incinta poco dopo essere partita, ma la gravidanza potrebbe avere gravi conseguenze su...