Capitolo 22: Non tutto è come vorresti.

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Pov Alis

L'agente di polizia all'ingresso non ha la minima intenzione di farmi scendere in metro.

-Senta, devo raggiungere due persone là sotto, non può tenermi quì!

Ripeto esausta al poliziotto. "Dovevo solo comprare dei fottuti biglietti, e guarda in che situazione mi ritrovo!"

L'uomo mi guarda serio, scandendo le parole.
-C'è stata la segnalazione di un attentatore armato là sotto. Ora si allontani, per la sua sicurezza, e per farci lavorare meglio. Faremo del nostro meglio per portare fuori gli ostaggi sani e salvi.

Niente da fare. Mi allontano col cuore in gola e il sasso in mano, rigirandolo più volte tra pollice e indice. "Non avrei mai dovuto lasciare Shey... Non posso permettermi di perderla..."

Quando all'improvviso sento delle urla. Gli agenti fuori dalla metropolitana sembrano sorpresi da quella grida quanto me e gli altri pendolari bloccati in Piazza.
-Che diavolo..?

Faccio in tempo a dire, prima di veder uscire di corsa una folla di persone dalle scale che poco fa Setenya e Shey hanno usato per scendere.
Cerco con lo sguardo una di loro, sposto i corpi tremanti e terrorizzati degli ostaggi appena sfuggiti alla morte, ma tra quella gente non trovo nessuno.
-Cos'è successo?!

Chiedo ad un uomo sulla trentina, la giacca stropicciata per la folle corsa lungo i cunicoli della stazione.
-Un uomo... Era armato... Ha sparato, e... E due ragazze gli si sono lanciate contro... Appena è finito per terra siamo scappati...

Spiega l'uomo sotto shock, allontanandosi il più possibile da quel luogo. "Due ragazze... Non loro... Ti prego Dio, non loro..."
Supplico al cielo.

Ma sotto quella metro, sotto quel sangue, solo una ragazza è rimasta viva.

I vigili del fuoco si precipitano all'interno con gli agenti armati, ed escono da quel tunnel con una persona in braccio, avvolta in una coperta, l'espressione terrorizzata a rigarle il volto.

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