In a land Far Far Away...

Capitolo 25: Ci resta solo questo.

Stesa sul letto della mansarda guardo la Luna illuminata fuori dai finestroni.

Rigiro ancora il sasso tra le dita, prima di prendere la mia decisione.

Mi alzo, e afferro velocemente la scala nascosta accanto all'armadio, posizionandola sotto una finestra. Salgo gli scalini lentamente, come mi stessi avvicinando al patibolo. Come mi stessi avvicinando a lei. Giro la maniglia in ferro, e alla prima spinta verso l'esterno vengo investita da una gelida brezza notturna.
Investita, letteralmente.

Chiudo incurante la finestra.
Non penso di ritornare in quella fredda stanza.

I miei passi risuonano silenziosi sulle tegole della villetta, quelle stesse tegole che hanno visto il nostro primo bacio.
"Te lo ricordi, Shey...?" chiedo al vento, mentre una lacrima si fa strada sulla mia guancia.

Il mondo è così bello da qua su. C'è il fiume, quel fiume che voleva inghiottirti la notte di capodanno. C'è il campo di grano, dove sei venuta a cercarmi, il cuore colmo della paura di perdermi. C'è il viottolo nel quale ti ho detto addio, prima che Kyle venisse ucciso da nostro fratello minore...

Guardo di sotto, al giardino nel quale ti ho strattonato per un braccio, credendoti ormai pazza, non abbastanza lucida da sopravvivere da sola. Le sirene della polizia come sottofondo sono la litania perfetta per questa notte.

Avevi detto che questa pietra avrebbe unito per sempre la mia vita alla tua.

Invece ora la tua vita non c'è più, e io sono rimasta su questa terra da sola. Da sola, con un legame verso il cielo.

Una carezza al sasso. Un'occhiata alla Luna. Un passo verso il vuoto.

Le auto della polizia sono ferme davanti alla villa.
"Cosa... Cosa succede..?" penso, aggrappata al cornicione, e stesa sulle tegole.
Fossero arrivate 5 secondi dopo, probabilmente, avrebbero dovuto chiamare anche un'ambulanza.

Riapro la finestra e salto giù dalla scala, scendendo al piano terra. Setenya sta dormendo ancora sul divano, la televisione spenta, come l'avevo lasciata.
Apro cauta la porta, ritrovandomi davanti il maresciallo che mi aveva arrestata quando ancora Shey era all'ospedale.
-Salv-
Inizio a dire, ma vengo interrotta dall'uomo, che mi mostra un mandato e si fa strada in casa mia.
"Loro... Loro sanno"

Ma la loro ricerca non si concentra sui vestiti nascosti nel mio armadio. Le manette scattano, e io non posso far altro che lasciar scivolare, incredula, il sasso dalle mie dita.

"Setenya Adari, ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Benjamin Okland, Jhonny Faust e Shei Rin."