Capitolo: Flashback XXII

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Setenya insiste per uscire a mangiare un gelato e parlare di affari.

Le rispondo che sono occupata con Shey, ora ancor di più di quando dovevo solo farle visita all'ospedale.

Lei insiste.
<<So benissimo dove abiti, e se per sbaglio dovesse succedere qualcosa a quella casa, sono sicura che chi si troverà dentro non riuscirebbe a scappare>>

<<Stai minacciando Shey?>>

Rispondo infuriata al messaggio.
<<Vada per  il gelato. Ma non ti azzardare ad avvicinarti a lei>>

Concludo, avviandomi verso il salotto. La ragazza distesa sul tappeto in sala sta provando con tutte le sue forze a piegare un ginocchio, e dal suo viso rosso porpora qualcosa mi dice che non le sta riuscendo molto bene.
-Ehi piccola..

Shey distende i miscoli, riprendendo a respirare. La prendo per il torace e la faccio sdraiare sul sofà.
-Io devo uscire per 10 minuti, ok..? Tu aspettami quì.

Shey mi guarda incuriosita.
-Dove cavolo vuoi che vada?

"Effettivamente..."

Le lascio un dolce bacio sulle labbra, ed esco il più velocemente possibile. Non voglio starle lontano per così tanto, e di quella tizia mi fido davvero poco.

Setenya mi aspetta davanti all'unica gelateria del paese. Le braccia conserte e il fare insolente si notano a chilometri di distanza.
-Allora? Mi offri il gelato?

-Offritelo da sola, sei tu che lo vuoi.

Ribatto, scocciata dal suo tono saccente.

-Sicura di quello che hai appena detto..? La minaccia è ancora valida.

Sempre più infastidita da quella ragazza le copro quello che vuole, senza però rivolgerle la minima cortesia.

-Per quanto le hai detto che saresti stata via? Un ora? Mezz'ora?

-10 minuti.
Commento gelida alle sue parole.
Per tutta risposta la sento ridere forzatamente, una di quelle risate che mi porterebbe a strapparle il gelato dalle mani, inflilarglielo su per il naso e farglielo uscire dal cervello.

-Sei già in ritardo allora... In ogni caso sai perché sono quì. I vestiti. Mi servono.

-Non ti serve un bel tubo.
Mormoro, facendole intendere di abbassare i toni.
-Non sono affari che ti riguardano.

Continuo, rendendo sbrigativa la faccenda.

-Tutto il contrario, invece.

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