capitolo 29

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P.O.V's  Sabrina
È già passata una settimana, sembra volata.
È un momento all'altro posso partire, il dottore mi ha detto: di fare attenzione, stare al letto e non prendere pesi.
Mia mamma è da due giorni che mi tiene sotto controllo, insieme a Claudio, non mi fanno alzare,non mi fanno fare niente in pratica.
Mamma che fastidio mi da quello che fanno, continuano a dirmi: devi stare al letto e riposarti. Non c'è la faccio più.
"Amore,hai sete?" Mi dice Claudio.
"No,grazie". Rispondo io.
"Hai bisogno di qualche cosa? " mi dice mia mamma.
"Si, di alzarmi, non c'è la faccio più è da due giorni che non mi fate alzare". Dico io.
"Non puoi alzarti è diversa la cosa". Dice mia mamma .
Mi giro dall'altro lato,in modo da non dagli confidenza è cerco di  riposarmi, ma appena chiuso gli occhi,inizio ad avere dolori forti alla pancia, inizio a gridare dal dolore.
"Amore, calmati, ti porto in ospedale" disse Claudio.
"No,aspetta è normale, dobbiamo aspettare che si rompono le acque". Disse mia mamma.
A dire così le acque di sono rotte.
Claudio,mi prese in braccio e mia mamma presa la valigia.
Mi misero dietro così mi potevo sdraiare, poi mi mamma si mise avanti e Claudio alla guida.
"Ho tanta paura". Dissi io.
Mia madre di girò è mi guardò,poi disse: "di cosa hai paura?".
"Di tutto,del parto,di come crescere i bambini è se non sarò una madre perfetta, in grado di crescere i bambini?". Dissi io piangendo.
"Tranquilla, non tutti siamo perfetti ma dobbiamo imparare, quindi ora stai tranquilla che non succederà niente". Disse mia madre.

Arrivati all'ospedale, Claudio mi porto in braccio, poi mi fecero mettere nella sedia rotelle.
Aspettai il mio turno è appena entrai in sala parto, mi venne di nuovo la paura.

Diedi alla luce il primo bambino era un maschietto, ancora non avevano deciso i nomi perché non sapevamo se erano maschio o femmine.

Dopo circa due ore diedi alla luce un altro bambino anche lui maschio.

Ero contenta di aver finito ma il dottore mi disse: c'è un altro bambino. Io e Claudio ci guardammo scioccati, non ci credevamo, ci aspettavamo solo due bambini.

L'infermiera ci prese i bambini dalle braccia per lavarli.

Misi alla luce un'altra bambina, non ci credevo, tre figli,  Io già ero preoccupata per due figuriamoci per tre.
"era dietro i due maschietti apposta non si vedeva" disse il dottore.

Quando uscimmò dalla sala parto c'erano tutti i nostri genitori,mio fratello e Francesca con Davide.

Non sapevo neanche che i genitori di Claudio sapevano che ero incinta.

Andammo tutti nella mia stanza.
Dopo poco la dottoressa porto i bambini, tutti andarono a guardarli.

"Sabrina ma tu non aspettavi due bambini,perché sono tre?" Chiese mio padre.
Io e Claudio scoppiammo a ridere è poi io dissi: "La femminuccia non si vedeva perché era dietro i due maschi".
Mio padre venne è mi abbracciò,  "come stai? " mi chiese.
"Bene ma soprattutto felicissima" gli dissi.

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora