capitolo 47

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P.O.V's Sabrina
Claudio, ieri sera non è tornato a casa, sono molto preoccupata, Non mi risponde al cellulare, era uscito soltanto a fare un po di spesa, di solito ci mette massimo 30 minuti, sono le 5:30 di mattina, non è da lui, stare fuori senza avvertire, senza farmi sapere niente, l'ho sa che prima di tutto mi fa preoccupare è per secondo che mi da molto fastidio.
È successo un pomeriggio, ma è tornato sopo due ore, ma rispondeva al cellulare.
Non so cosa fare i bambini dormono, i gemelli nei loro lettini e Chiara nella culla, di lato al lettone, dal mio lato.
Non posso andarlo a cercarlo, perché sennò a chi lasciò i bambini, voglio sapere subito dove si trova.
Non è da lui, uscire per tante ore, senza dirmi niente, lui mi racconta tutto, ora ci vediamo poco, perché sta facendo dei turni extra, per ricevere qualche promozione, speriamo che vada tutto bene, sono preoccupata ma cerco di calmalmi, pensando che stia bene, anche se non l'ho penso, sto cercando di credere che sia così.
La sveglia suona sono le 6:00, mi alzo, vado nella stanzetta è chiamo i gemelli, li sveglio, li aiuto a lavarsi e cambiarsi,gli preparo la colazione, poi prendo Chiara in braccio,la sveglio, la lavo, la vesto é gli preparo la colazione.
dopo che tutti i bambini hanno fatto la colazione, li faccio salire in auto, di solito in queste cose mi aiuta Claudio, ma oggi posso farcela da sola, c'è il cortile così i bambini appena escono di casa, se corrono, Non succede niente, invece prima, c'era subito un giardino senza una specie di recinto, quindi quando uscivano dovevamo stare molto attenti, sennò i bambini correvano nella strada.
Sistemo Chiara nel seggiolino, nel sedile davanti, poi sistemo con le rispettive cinture ai gemelli.
Durante il tragitto in macchina, i bambini vogliono cantare, così accendo la radio.
"Mamma, canta con noi" dice Paola.
"No, piccola è meglio se cantate voi, la mamma non è tanto brava " dico io.
"No, mamma brava " dice Chiara, facendomi sorridere.
"Va bene piccolini, ora cantò anche io".
Ho messo un dischetto con le sigle dei cartoni animati.
Così li canto anche io.
Appena arriviamo all'asilo, chiedo a una delle maestre se mi può aiutare per piacere a far scemdere i tre gemelli, perché ho paura che finiscano nella strada.
Mi aiuta molto volentieri.
Dopo aver lasciato i tre gemelli all'asilo, vado a casa di mia mamma prendo in braccio Chiara, suonò é viene ad aprirmi Giacomo.
"Ciao Chiara, vieni dallo zio, andiamo a giocare, nella camera della tua mamma" dice Giacomo alla bambina è molto legato ai suoi nipoti, questo mi rende molto ma molto felice.
"Grazie di avermi calcolato, ciao anche a te" dico sarcastica io.
"Ciao sorellina,così va bene" dice Giacomo.
"Si, va molto bene". Dico.
Andiamo tutti e tre nella mia vecchia camera , così Chiara può giocare tranquillamente, ci sono moltissimi giocattoli di quando ero piccola.

Chiara inizia a giocare un po con tutto quello che vede.

"Giacomo, puoi provare a chiamare Claudio forse a te ti risponde" dico a mio fratello.
"Certo che posso, ma che succede?,avete litigato?" Chiede Giacomo.
"No, ieri è andato al supermercato ma non è più tornato, sto aspettando ma non c'è la faccio,non è da lui, stare così tanto tempo senza avvertire". Dico io.
Le lacrime mi iniziano a scendere,non riesco a trattenerle.

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