capitolo 44

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P.O.V's Sabrina
"Ora calmati, a casa ti spiegherò tutto". Disse Claudio.
Non risposi, sapevo che il mio silenzio l'ho tormentava.
Io mi fidavo di lui, mi ha mentito ma come ha potuto? Non vedo l'ora di arrivare a casa è farmi spiegare tutto.
Sono molto arrabbiata con lui, anzi furiosa,  si tratta dei miei genitori, come ha potuto nascondermi una cosa importante come questa, non l'ho perdonerò facilmente, ha sbagliato, non ci sono scuse.

Finalmente dopo circa una 30 di minuti arrivammò, mi aiutò a sistemare i bambini nelle culle, poi andammò in cucina per evitare di svegliare i bambini.

"Spiegami tutto" dissi ma lui non aprì bocca, "ora" aggiunsi.
"Eri molto preoccupata, così quando ti sei allontanata per andare dai bambini, io sono andato fuori è ho chiamato tua mamma, all''inizio , mi trovava scuse, non voleva dirmi la verità,  Ma io ho insistito fino a quando,fino a quando" disse, poi silenzio.
"Fino a quando cosa?,continua ". Dissi io.
"Fino a quando mi disse: una macchina ci ha mandato fuori strada è mio marito cioè tuo padre"rispose, ma non continuava.
"Si ho capito, mio padre? Allora ti sbrighi a continuare?" Dissi io alzando la voce, ero molto agitata.
"Tuo padre rischia la vita, riscvia di non farcela" disse lui, aveva le lacrime agli occhi.
"Cosa? È perché non me l'hai detto subito, sarei andata subito all'ospedale" risposi io, alzando ancora di più la voce.
"Non te l'ho detto prima perché tua mamma non voleva che andavamo la, ho insistito anche io per andare ma non ha voluto, ha detto di festeggiare il compleanno è che se non era successo questo non se l'ho sarebberò mai perso il compleanno dei suoi nipotini, è mio ha pregato di non dirtelo sennò ti saresti preoccupata" rispose lui.
"Scusami, per prima, tu non centri niente,  non volevate farmi preoccupare, scusami tanto"dissi io, andai ad abbracciarlo forte, lui ricambio l'abbraccio.
"Non ti preoccupare,  adesso lì chiamiamo insieme?". Disse lui, io annuì con la testa, presi il mio cellulare ,andai in rubrica è chiamai mia mamma.
"Mamma tutto bene? , papà come sta?" Chiesi io.
"Io sto bene, non mi sono fatta niente,  però papà è in coma" rispose mia mamma.
Io iniziai a piangere.
"Salve,  Ma non si sa niente? C'e l'ha farà vero?" Chiese Claudio preoccupato.
"Non si sa, hanno detto i dottori che è presto ancora per dirlo, si deve solo sperare e pregare" rispose.
"Giacomo l'ho sa?" Chiesi io.
"No, non ancora" rispose lei.
"Ok, mamma tienici informati" risposi io.
Chiusi la chiamata è chiamai Giacomo, gli raccontai tutto è passò a prendermi per andare all'ospedale.
I bambini erano con Claudio.

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora