capitolo 43

7 2 0
                                    

P.O.V's Claudio
io."mi dica cosa sta succedendo" aggiunsi.
"Va bene te l'ho dico..., non so come dirtelo". Disse lei.
"Dillo è basta". Risposi io.
"Simao in ospedale, mentre tornavamo a casa qualcuno ci è venuto addosso,é ci ha mandato fuori strada, non si sa se mio marito si salva, non volevamo farvi preoccupare. Adesso capisci perché non te l'ho volevo dire?". Chiede lei.
"Si, mi scusi se ho insistito, vuole che venga la ?" Dissi io.
"No,non venire é non dire niente a mia figlia o agli altri, sennò Sabrina verrebbe  qua di corsa, diglio che mio marito ha mal di pancia è non se la semte di venire adesso vado ciao". Rispose lei.
"Ok, se ha bisogno chiama, lo sa può contare su di me, in qualsiasi momento". Dissi io, mi dispiace molto.
"Si lo so, grazie ciao" disse lei.
"Ciao"risposi.

Andai dentro, l bambini giocavano erano  molto contenti , Sabrina era accanto a loro rideva ma solo stesso tempo era preoccupata.
Francesca e Davide, guardano i miei piccoli diavoletti, hanno le lacrime agli occhi.

Chiamo Sabrina da parte, 
"Amore ho chiamato i tuoi genitori, tuo padre ha mal di pancia, sta male non riescono a venire, si scusano molto se non sono potuti venire,  ma non se la sentiva tuo padre" dissi io.
"Ok,l'importante è che non è nulla di grave, ota andiamo a divertirci con i nostri piccoli bambini,oggi compiono 2 anni". Disse lei sorridendo.
"Ok"risposi io.

La giornata passò tranquilla, per tutti, io sono molto preoccupato, come la prenderà Sabrina? Come posso fare a dirglielo? Non è facile, se se la prende con me perché non gli è l'ho detto prima?

Salutammò tutti , salimmò in macchina é ci avviammò verso casa.
"Amore ti vedo molto preoccupato, è successo qualche cosa?" Mi chiese lei.
"No, amore è tutto apposto". Risposi.
Lei chiuse gli occhi, si stava rilassando,  i bambini dormivano, così Io guidavo tranquillo.
C'erano dei vigili che bloccavano la strada.
Sabrina aprì gli occhi è disse: "che è successo".
"Non lo so risposi, torna a dormire, quando arriviamo ti sveglio". Risposi io.
"No, mi è passato il sonno, poi non so come riescono a dormire i bambini con tutto questo rumore" disse lei.
Avveva ragione, c'era troppo rumore.

"Come ti è sembrata la festa, era bella?" Mi chiese mia moglie.
"Bene,  si era bella,i bambini si sono divertiti". Risposi io.

Iniziammò a camminare con la macchina piano piano, eravamo bloccati nel traffico.
Si capiva che c'era stato un incidente ed ancora non avevano cacciato le macchine.
"Ma quella è la macchina di mio padre, guarda, ecco perché non sono venuti". Disse Sabrina preoccupata.
"Ma no, sarannò simili" dissi io.
"No la targa è questa" rispose lei.
"Ora calmati, a casa ti spiegherò tutto". Dissi io.

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora