4. Desideri

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Andrea

Esco dal portone principale e raggiungo i miei amici che stanno tutti ammirando la mia RS4.
È stata una dura giornata.
Ci mancava soltanto il nuovo professore di Greco.
Non me la racconta giusta...
Lancia troppe occhiatine a troppe persone...

"Andrea Guglielmi! Il nostro nuovo latin lover! Non sapevo che passassi anche tra le primine..." mi dice Giorgio appena li raggiungo.
"Io non passo proprio da nessuno..." rispondo ridendo "...non sto mica con quella...mi serviva per mollare Federica!"
Sorrido.
Mi guardo in giro e la vedo.
La mia salvatrice esce da scuola accanto al professorino.

Deglutisco.

Stanno chiacchierando.
Il nostro sguardo si incrocia un attimo.
Lo sapevo che ci avrebbe provato con qualcuna...

Ma proprio con lei?
Sento un bruciore allo stomaco.
Che sia quasi protettivo verso quella ragazzina?
No...semplicemente non sopporto quando i professori ci provano con le alunne!

Mi volto e metto il casco.
"Devo scappare!" saluto tutti e parto sfrecciando fuori da quel maledetto edificio.
-
Suona la ricreazione.
Per la prima volta dopo mesi ho dormito tranquillamente.
Essere liberi dal peso di una fidanzata è qualcosa di stupendo.
"Ho deciso...non mi fidanzo più!" esclamo risedendomi sulla mia sedia dopo aver preso una bottiglietta d'acqua.
Sara, la mia rappresentante di classe, si siede sul mio banco.
Luca accanto a me insieme a Simone.
La campanella è appena suonata e la mia classe si è già praticamente svuotata.
"Non ti fidanzi?" mi chiedono.
"No! Le ragazze impegnate portano solo stress." affermo.
"Andrea!" mi sento chiamare.
Dalla porta entra Martina correndo verso di noi.
Ha i capelli legati.
"Andrea possiamo parlare!" quasi grida.
Le stanno bene.
"Certo!" rispondo io.
Evidentemente vuole parlarmi in privato ma amo farla impazzire così.
Sbuffa.
"Ieri quello che hai fatto è stato davvero scorretto! Non avresti dovuto.."
"Calmati angioletto, non ho mica ucciso nessuno!" la interrompo.
Essere rimoroverato da una primina difronte ai miei amici non è nella lista delle mia attività preferite.
"Ascoltami e cerca di capire una volta nella tua vita!" esclama.
Touche.
"Ti conosco appena e sei già riuscito a rovinarmi la vita! Quindi magari la prossima volta che non riesci a risolvere da solo i tuoi problema sessuali evita di andare in giro a molestare perfette sconosciute che forse, non vogliono avere nulla a che fare con te!" esclama.
Non mi da il tempo di rispondere che corre fuori dalla mia classe.
Rimango letteralmente senza parole.
Non pensavo che potesse esserci tanto spirito in un esserino così piccolo.
"Wow..." dice Luca.

Wow davvero.

"Amo quella ragazza...che per caso hai il suo numero?" mi chiede fissando ancora la porta da cui è già uscita.
Sento quel bruciore allo stomaco di nuovo.
"No...e comunque non saresti il suo tipo..." rispondo.
"Chi lo sa...magari portei diventarlo..." sorride malizioso.
Stringo i denti involontariamente.
"No." rispondo quasi senza accorgermene.
Ma che...
"Vado a prendere un caffè..." annuncio uscendo dalla classe.
Ne ho necessariamente bisogno.

Mancano ancora dieci minuti alla fine dell'intervallo.
Esco a fumare una sigaretta.
Il parcheggio è deserto.
Mi chiedo cosa devo aver fatto di tanto grave per averla fatta agitare così.
Dopotutto era solo uno scherzo, che tra l'altro è andato a discapito solo della mia ex fidanzata.
Forse...
Quella sua amica. Che è corsa via appena l'ho abbracciata.
Ma in quel caso non sarebbe colpa mia.
Mha...
Chi le capisce le donne.
"Perché sei sempre ovunque.."
Mi giro.
"Principessa!" esclamo sorridendo.

Martina

Beatrice continua a non parlarmi. Si è anche spostata di banco.
Ora sono a primo banco sola.
Durante l'intervallo sono andata a parlare con Andrea. Gli avrei detto molte più cose di quanto ho fatto ma non mi è sembrato il caso davanti ai suoi amici...
Meglio prendere un pó d'aria...manca poco al suono della campanella.
Il parcheggio è deserto. C'è solo un ragazzo con una sigaretta in mano.

È...proprio lui...

"Perché sei sempre ovunque..." scappa dalla mia bocca prima che possa accorgermene.

Si volta e mi sorride. "Principessa! Ti sei calmata un pó?" esclama.
"Tu non capisci vero? Per te è tutto un gioco! Te ne vai in giro con la tua bella moto, cambi una ragazza ogni sera! Non ti accorgi nemmeno di quello che ti succede attorno!" quasi gli ringhio contro.
Alza un sopracciglio.
"Per colpa del tuo giochetto la mia migliore amica mi odia! Non vuole nemmeno vedermi!" esclamo.
Sento un odio crescere dentro di me.
Vorrei gridargli contro le cose più brutte che possa dire ma allo stesso momento sento quasi di stare per piangere.
Sgrana gli occhi.

"Non potevo sapere..." inizia.
"Ovvio!" lo interrompo sarcastica facendomi più vicina.
"Tu...mi fai semplicemente pena." sussurro a pochi centimetri dal suo volto prima di voltarmi e andare via.

È riuscito a distruggere la serenità della mia vita con un minimo gesto.

Questo ragazzo è pericoloso per me.
Lo so.

E pure una parte di me sente come di aver sempre desiderato tutto questo.

Ho litigato con la mia migliore amica per averle rubato per finta il ragazzo.
E perché mai una parte di me dovrebbe desiderarlo?

Corro verso la mia classe ricacciando le lacrime.
La mia vita non potrebbe andare peggio.

Aftertaste || InspiredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora