Aftertaste || Inspired

29. Innamorata

Andrea

3 Marzo.
Mi sono appena svegliato.

Questa casa è più vuota oggi di quanto non lo sia mai stata.

Adriana ha dormito da una sua amica.
È molto fedele alla tradizione secondo cui non posso vederla prima del matrimonio.

Guardo il cielo fuori dalla finestra.
È bianco.
Spero non piova o la mia futura moglie andrebbe su tutte le furie.

Dopo tutto non posso biasimarla.
Lasciare che la pioggia le rovini il giorno più importante della sua vita, non è il massimo.

Mi passo una mano sul viso.
Guardo il mio vestito appeso all'anta dell'armadio.
Sento un nodo alla gola.

È stato facile parlarne fino a ieri, uscire a divertirmi per quella che è la mia ultima notte da celibe.
È stato facile decidere il colore delle tovaglie, spedire gli inviti, organizzare i tavoli.

La parte difficile deve ancora venire.

E forse sono l'unico uomo al mondo che la pensa così.
Ma forse sono anch'io l'unico che a poche ore dal suo matrimonio si chiede se sia la scelta giusta da fare.

È il problema è sempre lei.
Martina.
È sempre lei che da quando non l'ho più vista è tornata ogni notte a farmi visita nei miei sogni.

Ogni notte, mentre dormivo accanto ad Adriana, nella mia testa ero tra le sue braccia.
E lo so, lo so che è sbagliato.
So che è tutto sempre troppo sbagliato con lei.

Chiunque direbbe che è normale che io la pensi, che sono dubbi che vengono a tutti, che è solo ansia pre matrimonio.
E forse è la verità.
O almeno mi sforzo di crederlo.

Vado in bagno per sciacquarmi il viso.
Mi guardo allo specchio.
Sorrido.
Non c'è niente su cui essere confusi, niente da dubitare...niente da temere.

È la mia vita.
E sta andando come ho sempre voluto.

Ho una casa perfetta, una ragazza perfetta, e sto per andare al mio matrimonio perfetto con un vestito perfetto.
Faccio un cenno al mio riflesso nello specchio e corro a fare colazione.

Tutto perfetto.

-

"Andrea! Dov'è la giacca!" esclama mia madre.
"Non lo so mamma, se no l'avrei già addosso!"

Dimenticavo quanto fosse snervante averla attorno prima di un evento importante.
I miei sono arrivati stamattina e li ho visti pochissimo, tra barbiere parrucchiere e truccatrice per mia mamma.
Hanno pranzato con me qui.
È stato il pranzo più veloce della mia vita.
Dopotutto dato che il matrimonio comincia alle tre del pomeriggio, non ho molto tempo da perdere dietro al cibo.

Invidio mio fratello.
Se ne sta lì seduto sul divano a godersi il mio maxi schermo.
Mentre io sto qui dietro a lei che pretende che tutto sia perfettamente messo a punto.

La cerimonia inizia tra un quarto d'ora.
E io sono ancora qui.

"Eccola!" esclama mio padre scendendo le scale.
Mia mamma si lascia scappare un urlo di gioia e la prende portandomela.