13. Buon compleanno

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Andrea

"Andrea puoi sbrigarti per favore!"
Devo prendere le felpe.
"Andrea!"
E gli scarponi!
E poi le sciarpe!
"Andrea Guglielmi esci subito da questa stanza o non ci uscirai fino alla fine delle vacanze!"
"Sto arrivando!" sbotto.

Quando mia madre ha fretta diventa davvero intrattabile.

Chiudo la valigia ed esco di casa.
Raggiungo i miei e salgo in auto.
Dovremmo già essere in Aeroporto.
Stamattina mi sono svegliato troppo tardi.

Colpa sua.

Sono stato sveglio praticamente tutta la notte per lei.
Spero almeno che ne varrà la pena.

Martina

Sono iniziate le vacanze.
Finalmente.
Mi ci voleva un po' di riposo.
Il mio ultimo stress è stato il compleanno di mia nonna.
Ho dovuto inventare una scusa assurda per la mancata presenza della mia macchinetta.

"Scusa Martina ma dov'è la macchina?" mi aveva chiesto mia madre.
"Sono rimasta a secco e mi hanno accompagnato i genitori di Bea. La macchina è in garage."
Già.
In garage.
Da dove non è mai uscita.

Ripenso al suo bacio da ieri sera.
A come mi ha sfiorato la gamba.
Sorrido a me stessa.

"Martina svegliaa!"
Alzo gli occhi.
Mio fratello mi guarda ridendo.
Ha il telefono in mano.
Mi sta facendo una foto.
Io lo ammazzo.

"Alessandro Ferrari dammi quel telefono!" sbotto alzandomi.
Per poco non faccio cadere la tazza piena di latte.
Lui ride e si alza correndo verso la sua camera.
Lo rincorro per quanto possibile ma non riesco a raggiungerlo.
Si chiude in camera e mi lascia fuori a gridare da sola come una cretina.

"Ale!" esclamo.
"Marti!" mi fa il verso.
"Sei proprio uno stronzo!"
Basta.
Mi arrendo.
Torno in cucina dove mia mamma sta già sparecchiando.
Anche se io stavo ancora bevendo il mio latte.
Prendo un biscotto prima che tolga anche quelli.

"Siamo agitate, signorina..." dice mentre la aiuto a togliere la tovaglia.
Non dico nulla.

Agitata?
Delusa più che altro.
Arrabbiata.
Con lui e con me stessa.
Lui che non si è preoccupato di pensare a me ed è partito per la sua bella vacanza.
Io che spero ancora come una cretina che lui mi avrebbe trattato come la sua fidanzata perfetta.

Scuoto la testa.
"Sono solo ansiosa di vedere cosa mi regalerete per Natale!" mento.
Lei ride.
"Tesoro lo sai che il nostro regalo è la festa del tuo compleanno...a proposito..." dice "...cosa vuoi fare quest'anno?"

Niente.
Assolutamente niente.

"Non lo so...al massimo vado a mangiare una pizza..." dico.
"No. Non te lo permetto. Dai! Organizziamo qualcosa di bello!" esclama sedendosi.
Mi siedo difronte a lei.

Non ho affatto voglia di festeggiare.
Stare qui a ridere e scherzare con le mie amiche sapendo che lui è a divertirsi là in chissà quale discoteca con chissà quali ragazze.

Sono paranoica? Forse.
Ma meglio così che non pensandoci del tutto.
Almeno credo...

"Facciamo così!" dice mia madre "Chiami le tue amiche, vi affitto un paio di film e vi passate una bella serata tra donne!"
Mamma...
"Io e tuo padre vi lasciamo sole." aggiunge.

Aftertaste || InspiredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora