21. Sotto la pioggia

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Martina

La vita universitaria è peggio di quanto immaginavo.

Nella mia prospettiva di vita le giornate piene di studio non erano così frequenti.

È già passata una settimana ed è come se fossi qui da un mese.

Simone dice che è solo questione di abitudine.
Mi chiedo come ne sia sicuro essendo anche lui al primo anno come me.

Mi ha aiutato tanto a studiare in questi giorni.
Ovviamente solo le materie in comune.

Lui studia scienze politiche.
Come Andrea...

"Marti io sto uscendo! Vedi di non far esplodere la casa mentre sono fuori!" mi dice mio fratello prima di chiudere la porta alle sue spalle.

Adoro stare a casa da sola.
Un po' di tranquillità...e un po' di silenzio per poter studiare.
Non ho il tempo di aprire il libro che mi arriva un messaggio.

"Sono sotto casa tua!"
È Simone.

Corro al balcone e vedo la sua auto parcheggiata proprio difronte il portone.

Lui è appoggiato allo sportello.
Mi sorride e mi saluta con la mano.
Ricambio il sorriso e vado ad aprirgli.

"Disturbo?" chiede entrando in casa.
"Affatto! Provavo inutilmente a studiare qualcosa..." rispondo facendogli strada in cucina.

"Vuoi qualcosa da bere?"
"No grazie, sono a posto." mi dice sorridendo.
Io mi verso un bicchiere di succo e mi siedo difronte a lui.

"Cosa ti ha portato qui?" chiedo bevendo.
"Sono appena andato a fare la spesa e mi è sembrato un buon momento per disturbare il mio architetto preferito!"
Rido.
"Ce ne vuole ancora di tempo prima che potrai chiamarmi architetto!"
"A proposito non dimenticare che domani ci sono le lezioni miste!"
"Non lo dimentico!"
"Finalmente faremo lezione insieme, voglio presentarti ai miei compagni di corso.."
"Sono carini?"
"Non metterti in testa strane idee! Intendo come amici!" esclama.
"Sei geloso?" rido e lui distoglie lo sguardo sorridendo.

Adoro stare con lui. È come un fratello per me...con quel qualcosa in più che mi permetterebbe di innamorarmi di lui...
Lo guardo bene.
Innamorarmi di lui?
Potrei mai innamorarmi di un ragazzo carino, dolce e simpatico che da solo una settimana mi tratta come se fossimo sempre stati insieme?
Bhe...potrei...

"Marti? Ti sei incantata?"
Sbatto le palpebre.
Mi schiocca le dita davandi agli occhi.
"Oh no no...stavo solo pensando...a...cosa mettere domani?" mento.
"Vieni ti aiuto a scegliere!" esclama alzandosi.

Alzo le sopracciglia.

Davvero?
Mi porge la mano e io lo seguo nella mia camera.
Apre l'armadio e si siede sulla poltrona accanto al letto.
Mi fa un cenno.

"Prego! Hai tutta la mia attenzione!" esclama.
"Per cosa? Speri che ti faccia una bella sfilata?" chiedo ridendo.
Fa spalluccie sorridendo malizioso.

Rido e prendo un paio di vestiti dall'armadio correndo in bagno.
Sono sicuro che non ha idea di cosa significhi lasciare che una ragazza gli mostri tutti i vestiti del suo armadio in un momento di panico come questo.
Rimpiangerá di avermi offerto aiuto...

-

"Cioè, spiegami meglio! Si è offerto di aiutarti a scegliere cosa mettere!?"
"Sii!"
"Oh mio Dio...e non non si è lamentato nemmeno una volta? Non ha detto che 'é uguale'? Non ha sbuffato mai? Niente?"
"No assolutamente niente!"

Sto al telefono con Beatrice da mezz'ora ormai.

Simone è andato via un oretta fa, dopo essersi assicurato che non sarei rimasta morta di fame.

Aftertaste || InspiredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora