6. Unico

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Martina

Non riesco a smettere di pensare a ieri mattina.
Chissà perché avrà pensato che aspettassi un suo invito...

Che forse pensi che lui mi piaccia?
Ma perché dovrebbe?
Non ho fatto che urlargli contro brutte parole da quando ci conosciamo.

Qualcuno deve avergli detto che sono interessata a lui o qualcosa del genere...
Ma chi?

Bhe, comunque dopo ieri...avrà cambiato idea...

"Martina!" mi sento chiamare e mi accorgo di star guardando fuori dalla finestra.
Mi giro verso la mia insegnante che mi guarda in cagnesco.

"Ti sei di nuovo distratta! Cosa credi che io sia qui a passare tempo! Sono qui per voi! E siamo anche indietro con il programma! Non ho tempo da perdere io!" mi grida contro la mia prof di greco.
"Scusi..." sussurro.
"Che questa sia l'ultima volta che ti richiamo, Ferrari!"
Annuisco.
Qualcosa mi dice che cercava la mia attenzione da un po'.

Sono ancora seduta da sola.
Il che non mi aiuta a restare attenta alla lezione...

Io e Beatrice non ci parliamo ancora.
E, devo essere sincera,ciò inizia a farmi stare un po' male...
Non avrei mai pensato di litigare con la mia amica per un ragazzo.
Soprattutto per un ragazzo che non mi interessa minimamente!

L'ora di greco finisce più velocemente del solito e suona la campana della ricreazione.
"Marti! Scendi con me alla macchinetta!" dice Nicole avvicinandosi.
Annuisco.
"Aspetta un secondo che prendo i soldi!" corre al suo zaino armeggiando con il portafogli.
Mentre la aspetto sento la voce di Bea alle mie spalle.
Ma non è con me che sta parlando.

"Non me lo sarei mai aspettato da lei.....si.....ti dico che lo sapeva.....menomale che eravamo migliori amiche.....mi ha davvero deluso...."

Stringo i denti.
Questa storia non può andare avanti così.
Mi volto e lei smette di parlare con le nostre compagne di classe.

"Guarda che anche se tu mi ignori, io ci sento ancora!" esclamo "Te l'ho ripetuto più di una volta che io non c'entro nulla. Assolutamente nulla! Vuoi sapere cosa è successo! Te lo posso dire per filo e per segno! Ma non qui, io non ci tengo a far sapere i fatti miei al resto delle persone!"
Detto questo non aspetto una sua risposta ed esco dalla classe.

Nicole dietro di me con le monete che le tintinnano nella mano.
Mentre prendo l'acqua sento il suo sguardo su di me.

"Mi spieghi bene cosa è successo con Bea?" chiede.
"Nico.." mi limito a borbottare allontanandomi dalla macchinetta decisamente troppo affollata.

Inizio a salire le scale ma lei mi precede sedendosi sul davanzale della piccola finestra e costringendo me a fare lo stesso.

"Allora?" dice.
Mi fido di lei.
Non andrà a raccontare tutto a Bea, come farebbero altri...
Annuisco e le racconto l'episodio del mio arrivo anticipato a scuola, del suo abbraccio nel parcheggio e della sfuriata di ieri.

"Bel casino..." risponde lei.

È incredibile come non passi mai nessuno da questa scala.

"Lo so..." rispondo "La cosa che non capisco è come è possibile che lei mi odi per una cosa che non ho nemmeno fatto! E con un ragazzo che non sopporto assolutamente!"

Lei alza le sopracciglia.

"Bhe..." dice "...di questo non ne sarei tanto sicura...Se davvero non lo sopprtassi...o non ti interessasse, come dicevi...non avresti dato tanto peso al fatto che ti aveva quasi indirettamente invitato alla festa..."

Bhe...non ha tutti i torti...

"Aspetta...secondo te mi piace Andrea!?" esclamo con voce riluttante.
"Dico solo che forse Bea...non ha tutti i torti..." mi sembra di vederle fare l'occhiolino.
La campanella interrompe la mia possibile risposta.
Lei scatta in piedi e mi fa segno di salire prima di zampettare su per le scale.
Le vado dietro con un po' meno energia.

Andrea...
Mi piace Andrea?
Non è possibile..
Non ho mai pensato a lui in quel modo.
Non avrei potuto.
Bea mi avrebbe ucciso.
Che fosse solo il pensiero di Beatrice a frenarmi?
Non ci avevo mai riflettuto.

Torno a sedermi e vedo Bea in un banco da sola.
Mi guarda e la sua espressione è diversa.
È passata da incazzata a triste.
Mi preparo alla secondo ora di greco, in cui, grazie alle cose che mi ha messo in testa la mia rappresentante di classe, verrò richiamata più di una volta dalla mia amata professoressa.
-
Finalmente finisce anche questa maledetta giornata.
Quasi corro fuori dalla scuola verso la mia macchina.
Ripenso alle parole di Nicole.

Andrea Guglielmi.

Potrebbe mai piacermi un ragazzo così  arrogante, fastidioso, insopportabile, pieno di se, affascinate, elegante...e...bello..
Oddio.
Sto davvero pensando a lui in quel modo.

Basta Martina!

"Martina! Martina aspetta!"

Mi volto. Bea corre verso di me.
Lascio le chiavi nella serratura e mi avvcino.
"Dimmi." dico con la voce più distaccata che ho.
"Io...volevo dirti che..." inizia "...mi dispiace. Non ti ho nemmeno ascoltato...ero troppo arrabbiata che...non ho pensato al fatto che...la mia migliore amica non potrebbe mai farmi una cosa del genere..."
Mi sorride.
Sorrido anch'io.
Non mi aspettavo una resa così da Beatrice.

"E non avrei nemmeno voluto dirgli quelle cose..." aggiunge.
"Quelle cose?" chiedo.
"Potrebbe essrmi scappato con Andrea che volevi essere invitata alla festa..." dice con espressione mortificata.
Ecco chi è stato allora...
Ora si che io avrei un motivo per arrabbiarmi con lei.
Ma non sono proprio in vena di perdere la mia migliore amica ora che l'ho appena ritrovata.

"Scusami..." sussurro abbracciandola.
Mi sento in colpa.
Anche se non so di cosa.
"No Marti scusami tu! In fondo se non piaccio all'amore della mia vita non è colpa tua..." dice ridendo.

Rido con lei, anche se l'unica cosa che vorrei fare è gridare.

"Dai ti do un passaggio...così ti spiego bene..." dico aprendo la portiera.

Lei sale accanto a me.
"Ah a proposito della festa! Direzione centro commerciale! Io ho bisogno di un vestito e penso anche tu!" esclama.

Cos'é questo, Shopping Riparatore?

Le sorrido e annuisco.
Ma si! Andiamo a comprare il vestito per la festa a cui rischiavo di andare con il ragazzo che era l'unico pensiero della mia migliore amica, e che adesso è diventato il mio unico pensiero.
Ottimo.
La mia innata capacità di mettermi nei casini mi sorprende sempre di più.

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