Aftertaste || Inspired

14. Adesso

Martina

Penso di starmi specializzando a mentire nell'ultimo periodo.
Ci ho messo due giorni a convincere mia madre che non sapevo chi mi avesse fatto il regalo che in realtà è di Andrea.
Lei sostiene ancore che le nascondo qualcosa ma almeno ha abbandonato l'idea che la sua bambina si stia frequentando con qualcuno di nascosto.

No...non potrei mai...

Diciamo che ora crede che io abbia degli spasimanti e che non sia giusto che io accetti regali così costosi.
Per non parlare del fatto che è più che strano che un ragazzo di quindici anni posso avere così tanti soldi da spendere per una sconosciuta.

Quello che lei non sa però è che io non sono una sconosciuta e che lui è il mio ricchissimo fidanzato diciottenne.
Ho pensato tante volte di parlargli di Andrea ma alla fine ho sempre ritenuto fosse meglio evitarle un arresto cardiaco.
Per non parlare di mio padre.
Da quando è arrivato il suo mega regalo è diventato iper protettivo.
Fa sempre domande...spesso anche imbarazzanti.

Non vedo l'ora che Andrea torni dalla sua vacanza.
Ha detto che dovrebbe tornare il 4 Gennaio.
Voglio fargli una sopresa.

Potrei farmi trovare all'aeroporto.
Sì certo...e come ci arrivo?

O sotto casa sua magari...se solo sapessi dove abita...

Mi inventerò qualcosa.
Ma voglio sorprenderlo.
Lui l'ha fatto tante volte con me e voglio fargli vedere che anch'io riesco a stupirlo e a farlo sorridere come me.

So cosa potrei fare...come tutti gli uomini non resterebbe certo deluso...ma non so se sono pronta...

Al momento devo pensare a stasera.
È capodanno!
E ovviamente i miei mi hanno costretto a seguirli ad un cenone organizzato dalla loro vecchia classe del liceo in un ristorante di pesce.
Odio il pesce.
E odio le rimpatriate.

Per fortuna ho ottenuto di poter andare dopo la mezzanotte, ovviamente solo se Alessandro verrà con me.
E spero lo faccia.

Bea mi ha chiesto di andare con lei per comprare il vestito ma...dopo il mio compleanno ho fatto una bella scorta di vestiti firmati!
Apro una per una le buste di Andrea che non ho ancora svuotato.
Trovo una busta di Zara.
C'è un vestito corto rosso con la schiena scoperta.
Potrei metterlo con la mia pelliccia beige e le décolleté.
Mh...si!
Sono già le sei.

Meglio iniziare a prepararmi.
Indosso vestito e scarpe e vado in bagno per truccarmi.
Odio i miei capelli.
Mi hanno stancato.
Voglio cambiarli.
Avrei potuto pensarci un po' prima in effetti.
Devo inventarmi qualcosa.

Li arriccio un po' con l'arriccia capelli e li lego in una coda spettinata a destra.
Mh...mi piace!
Sistemo la borsa e raggiungo i miei che mi aspettano davanti la porta.

Gli avevo chiesto se potevo portare Bea con me ma hanno detto che lei avrà sicuramente altri impegni con la sua famiglia.
E avevano ragione.
È in un locale con amici dei suoi.
Anche lei pronta a tagliarsi le vene.
Almeno so che mi farà compagnia tramite messaggi stanotte.
In auto il telefono mi squilla.

È Andrea.
Non posso rispondere.
Chiudo la chiamata.
"Chi era?" chiede mio padre.
"Oh...numero sconosciuto..." mento.
Vedo i suoi occhi guardarmi nello specchietto.
Distolgo lo sguardo.
Lui è come mio fratello.
Ha la capacità di capire se mento solo guardandomi.
Arriviamo al ristorante e i miei ci precedono entrando nel locale.

"Marti dopo la mezzanotte esco con Marta...se magari tu non ci seguissi sarebbe stupendo!" dice Alessandro appena scendiamo dalla macchina.
"Tu portami con te e ti giuro che non mi vedrai! I miei amici sono anche in giro, mi servi solo come lascia passare per uscire da qui!" rispondo.
"Hai capito che furbetta! Ah...e vabene! Ma sei comunque sotto la mia responsabilità, non fare cazzate!"