Aftertaste || Inspired

9. Principessa

Martina

Mi bacia.
Mi sorride e mi bacia.
Sconvolge tutto quello che ho appena detto con un gesto così semplice.
Sento le sue mani sulla mia schiena e ogni forma di autocontrollo svanisce.
Sfioro la sua guancia che non è mai stata così vicina alla mia.

Voglio che mi baci così...voglio che mi dica per sempre quelle parole.

Ma non posso.
Non posso e lui lo sa!
Lo sa e mi bacia lo stesso!

Così mi fa del male...ma perché non lo capisce...perchè...

È un attimo e la mia mano sulla sua guancia diventa uno schiaffo.
Mi tiro indietro e sono felice di non poter vedere la mia espressione.

Non sono mai stata un gran bello spettacolo mentre piango.

Lui ancora sconvolto si sfiora la guancia rossa e si avvicina.

No. Non farlo...

Sussurra il mio nome e tutta la rabbia che ho dentro esplode. Lo spingo via da me ma le mie mani non riescono a lasciare la sua camicia.

Penso a Beatrice. Penso a cosa penserebbe di me adesso.
Penso che questo ragazzo che ho davanti ha distrutto tutto quello a cui ero abituata. Ha svuotato la mia vita e la sta riempiendo di qualcosa di nuovo.

E io devo capire cosa è più importante.

Devo scegliere tra la mia migliore amica e un ragazzo che mi ha fatta sentire come mai prima d'ora.

Tutti i miei pensieri si disperdono quando incrocio per la seconda volta i suoi occhi.
Mi dimentico di tutto.
Di Beatrice.
Del ballo.
Delle mie parole.
Adesso è lui che voglio.
E me lo prendo.

Lo bacio.
Lo bacio come se questa mia stessa azione fosse un rimprovero a me stessa.
Per poco inizia a piacermi.
Inizio ad abbandonarmi davvero a quella che è la sua magia...poi quel rumore.
Una maledetta suoneria riporta tutti i problemi davanti ai miei occhi.

Mi allontano e non vedo altra soluzione se non quella di correre via.
Via da lui. Via da tutto.
Esco nel cortile deserto. Al buio.
Una parte di me spera che lui mi segua, che mi convinca che è tutto apposto, che non devo preoccuparmi degli altri.
Che bastiamo solo noi.

Ma non accadrà.
Questa non è una favola.
E io non sono la sua principessa.

Mi accascio a terra.
Nessuno attorno a me.
Questo bel vestito è sull'asfalto.
Questo vestito che non avrei mai indossato senza di lui.

Nonostante tutto.

Mi ha comunque fatta sentire come una principessa...
Anche se solo per una notte.
-
Torno nell'auditorium.
Il mio trucco ormai è bello che andato.
Vedo Bea che mi viene incontro.
"Che è successo!" esclama.
"Oh...niente...sentivo caldo e mi sono sciacquata il viso...avevo scordato di avere tutto questo trucco..." mento.
"Scordato? Come puoi aver scordato una cosa del genere? Oh...tutto il mio lavoro perso..." borbotta passandomi un dito sulla guancia.

In genere una migliore amica dovrebbe consolarti in situazioni come questa...e non farti sentire ancora peggio...
Ma in genere una migliore amica sa la verità...
E lei no.

Sono finalmente finiti i balli di coppia e tutti sono corsi al centro della sala per ballare un po' di buona musica commerciale.
Bea mi trascina letteralmente in mezzo alla mischia e balliamo.
Volevo evitare a causa del mio vestito...ma ormai non me ne preoccupo più di tanto.
Ho sperato di vederlo tra la folla, ma niente.

"Che ti aspettavi..." dice una voce nella mia testa "...non ha ottenuto ciò che voleva da te...lo avrà ottenuto da un'altra..."
No.
Non voglio crederci.
-
La serata finisce tardi.
Torno a casa e sono circa le 02:30.
I miei sono partiti stamattina per una vacanza, dovrebbero tornare tra dieci giorni.