23. Per sempre

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Andrea

Mi chiudo la porta alle spalle.
Entro in auto e vado all'università.
Come ogni giorno del resto.
Non vedo l'ora di finire gli studi.
Almeno interromperó questa vita monotona.
Certo, so di avere molto altro a cui potrei pensare...ma ormai passo ogni giorno e quasi ogni notte su quei maledetti libri.
Quando ho scelto la facoltà non mi aspettavo così tanto lavoro.

Ma ormai non posso pensare di smettere, non al terzo anno.

Ormai sono quasi alla fine.
Quasi...

Da quando mi sono trasferito in questa casa è sempre più raro che mi veda con i miei amici, fuori dalla scuola.

Devo approfittare di occasioni come quella di ieri sera, alla festa a casa di Edoardo, per incontrarli.

Ieri sera...
L'ultima persona che mi sarei aspettata di incontrare dopo anni era Martina.

Studia qui e ovviamente non la incontro al supermercato o alla posta, ma ad una festa privata di un mio amico.
Sorrido.
In fondo dovevo aspettarmelo.
Non succede mai niente di scontato se c'è lei in giro!

Ora che ci penso stavamo anche abbastanza bene insieme...non ricordo nemmeno perché abbiamo rotto...
Ma ormai è acqua passata.

Ho promesso a me stesso che avrei chiuso con lei e con tutto quello successo prima di partire per venire qui.

Poi lei non sembra nemmeno tanto interessata a riprendere nessun tipo di rapporto, quindi meglio!

"Forse perché non dovevi trattarla come una sconosciuta, quel giorno all'università!" dice una voce nella mia testa.
Ero sconvolto!

L'ultima cosa che volevo era che la mia ex fidanzatina si mettesse in testa di poter far riaffiorare il nostro bel rapporto e magari, invitarmi a fare un picnic nel parco!
No no.
Ho davvero chiuso!

-

"Andrea! Vieni con noi stasera?" mi chiede Leonardo sedendosi difronte a me.
"Dove?" chiedo.
"Al mare!"
"Al mare?"

Ma in quale mare vorrebbe andare, che ci troviamo al centro di una montagna!?
Annuisce.

"Andiamo a Rimini!" esclama.
Secondo lui io faccio un'ora e mezza di strada solo per andare al mare?
Con tutto lo studio che devo ancora fare?
Scuoto la testa.

"E dai! Andrea! Stiamo solo il weekend! Stasera festeggiamo la mezzanotte di Marco! Ci saranno tante belle ragazze....e non ti resta molto tempo!" dice facendomi l'occhiolino.
Sospiro.

"E va bene!" esclamo ridendo "Ma io non guido!"

Sapevo che alla fine mi avrebbe convinto.
Ci riesce sempre...

-

"Andrea smettila di lamentarti! La mia soglia di sopportazione è stata altamente superata!" mi dice Leonardo dopo che gli chiedo per la quinta volta quanto manca per arrivare.
"È un mio diritto chiedere a che punto siamo, visto che mi state portando controvoglia!" rispondo.
"Siamo arrivati!" esclama Simona, la sua fidanzata.
Ho giusto il tempo di vedere il cartello dell'ingresso a Rimini che la macchina inizia a fare rumori strani.

Non ci posso credere.
Dura altri 100 metri prima di fermarsi in mezzo alla strada.

No vi prego.
Uccidetemi ora.

"Mi sa...che ci ha abbandonato!" esclama Leo.
"Te lo avevo detto di prendere la mia macchina e non questo vecchio catorcio!!" gli risponde lei.

Se cominciano anche a litigare li abbandono davvero.

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