28. Doveri

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Martina

Andrea si sposa.
Si sposa con un'altra.
Una ragazza di cui io non sapevo nemmeo l'esistenza.
Non me ne ha mai parlato, non l'ho mai vista in giro.

Mi ha solo preso in giro.
Tutto questo tempo è stata una grande presa in giro.

Gli sono servita da distrazione per scaricare lo stress del matrimonio?
A questo punto credo proprio di si...

E io che ero andata da lui a dirgli che lo amavo, che volevo dimenticare tutto il nostro passato, che ero pronta a ricominciare la nostra vita...ma lui una vita ce l'ha già.
Con la sua Adriana.

Quando ha pronunciato la parola moglie ho sentito il mondo crollarmi addosso.

Mi sentivo in un incubo.
Quella ragazza mi sorrideva e lui non diceva nulla.

Ero sola.
Sola e circondata da persone che mi fissavano.
Non sono riuscita a dire nulla.
Me ne sono andata.
Me ne sono andata per sempre.

"Marti dovremmo andare a fare la spesa..." dice mio fratello controllando il frigorifero.
"Mh mh..."
"Sul serio, non è rimasto davvero nulla da mangiare..."
"Mh mh..."
"Ci siamo abituati troppo alla mamma che cucinava per noi..."
"Mh mh.."
"Martina si può sapere che hai!?" sbotta.
Lo guardo.

"Nulla...nulla, scusami. Hai ragione, vado a fare la spesa io, oggi pomeriggio." dico alzandomi e salendo in camera mia.
"E a pranzo che dovremmo mangiare?" lo sento gridare mentre salgo le scale.

Non voglio proprio sentir parlare di cibo.
Il mio stomaco è tutto un disordine.
Mi siedo e prendo un lungo respiro.

Ne ho parlato con Giada ma lei dice che è solo l'ansia per gli esami di domani, e lei di ansia è un'espreta.
Ma sono sicura che non è questo...

Gli occhi mi cadono sul cassetto mezzo aperto del mio comodino.
Quando si dice che il destino vuole che io faccia qualcosa.

Lo apro e, ironia della sorte, la prima cosa che vedo è la mia agenda.
La apro mentre sento come un pungo al lato della pancia.
Stringo i denti e il dolore sembra attenuarsi.
Cerco tra le pagine e trovo l'ultima data segnata con un cerchio rosso.
È più di un mese fa.

26
27
28
No...
33
34
35
È impossibile.
40
41
42.
Cazzo.

42 giorni dal mio ultimo ciclo.
Sono due settimane di ritardo.
Alzo lo sguardo.
Pagherei per vedere la mia espressione in questo momento.

Non ci abbiamo pensato più di tanto...
L'ipotesi che potesse succedere non è mai stata un nostro problema.
Non ci ho mai dato tanto peso.
Contava solo lui.
Solo quello che facevamo.
E adesso...
E adesso sono incinta di un uomo che nemmeno mi ama!

Lancio via l'agenda.
Sento le lacrime bruciarmi negli occhi e respiro sempre più velocemente.

Non posso essere incinta.
Non adesso.
Non di lui.
Mi sfioro lo stomaco.
Non posso crescere un bambino da sola.
Non posso nemmeno presentarmi da lui e pretendere che lasci sua moglie per me e per suo figlio.

Non è ancora sua moglie..
Ma lo sarà.

E poi cosa dovrei dire ai miei?
Scusate ma sono rimasta incinta di Andrea. Sì proprio quel ragazzo che sta per sposarsi! Oh no non eravamo fidanzati! Facevamo solo sesso occasionale un po' dove capitava e adesso suo figlio è nella mia pancia!

Che gran casino...

"Marti!" sento gridare da mio fratello.
"Si...si arrivo..." mi alzo e sento dinuovo quel veloce dolore.

Aftertaste || InspiredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora