Capitolo XXII - Attimi

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"La più grande felicità nella vita è la convinzione di essere amati per quello che siamo, o meglio, nonostante quello che siamo."
(Victor Hugo)


Caro Harry,

è davvero difficile per me scrivere queste parole. Ho accartocciato diverse pergamene e consumato due boccette di inchiostro, ma mi trovo ancora qui, la piuma a mezz'aria, a scegliere le frasi più semplici e meno dolorose insieme.

Mi manchi. Tu e Ron mi mancate moltissimo, era da tanto tempo che non stavamo così lontani per un tal lungo periodo.

Eppure, al mio posto trovi solo un insulso foglio di carta incantato..

Sto bene.

Non sono ferita, non mi tengono sotto incantesimo ed ho ancora la mia bacchetta. No, non sono neanche diventata pazza.

Probabilmente, dopo quello che sto per dirti, strapperai il foglio, o magari smetterai di leggere e basta. Hai altri problemi, per caricarti sulle spalle anche i miei; già per troppi anni hai combattuto battaglie che non ti appartenevano, sconfitto maghi oscuri e salvato mondi e vite. Non vorrei coinvolgerti, ma davvero non ho altra scelta. Le parole sono morte se nessuno le legge, e io a queste mie parole tengo troppo per lasciare che siano spezzate in mille e più brandelli di lettere.

La verità, terribile, è una sola: io sto proteggendo Draco Malfoy.
È innocente, te lo assicuro. Ha alle calcagna i mangiamorte, oltre che gli Auror e te e Ron.

Ma ti assicuro che c'è una spiegazione, a tutto. Che lui è ancora una pedina, lo stesso ragazzo che quella notte, davanti ai tuoi stessi occhi, ha abbassato la bacchetta per non uccidere Albus Silente.

È un idiota, ma è innocente.

È per questo che quella notte, quando siete venuti a salvarci, sono fuggita con lui. Devo trovare il modo di dimostrare che è innocente, e per farlo mi serve il tuo aiuto. Avrei creduto bastasse parlare con Kingsley, ma a quanto pare ora il ministro della magia è un altro, decisamente poco propenso alla ritrattazione.

La tua migliore amica si è messa nei guai, Harry. Per anni ti ho tirato io fuori dai casini, sono stata sempre al tuo fianco, mi sono fidata di te.. Ora ti chiedo di fare lo stesso, di fidarti di me e di aiutarmi.
Devi trovare una soluzione, capire cosa vuole Anna Pattinson da Malfoy.. E, soprattutto, fermare David. So che domani avrai il tuo ultimo esame per diventare Auror (e così anche Ron): avrete finalmente le armi giuste per agire.

In ultimo, come un piccolo allegato di cui mi vergogno quasi, ti chiedo qualcosa di personale. So che detesti richieste del genere, che non vuoi metterti in mezzo. Ma spero capirai quanto sia necessario che tu riferisca il contenuto di questa lettera a Ron, senza però fargliela leggere.
Gli sto facendo del male. Lo so, lo sento. Magari mi sta odiando, forse non vuole neanche più sposarmi; ma io ho bisogno di lui, ho bisogno di voi. E necessito che tu glielo dica, che gli dica che non lo ho abbandonato.

Ti voglio bene, Harry Potter.

Mi manchi,
Hermione

***

Gli attimi.

Una piccola unità di misura del tempo, che vorremmo tanto convertire in ore. Certe volte, in certi momenti, vi accorgete che tutto intorno a voi è esattamente come desiderate che sia, che il mondo non è poi così brutto e che la felicità non è la pentola d'oro del nostro secolo. Vi guardate attorno, in quei momenti, ovunque siate, e sorridete segretamente alla vostra anima.

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