"Possa il vostro cammino essere tortuoso, ventoso, solitario, pericoloso e portarvi al panorama più spettacolare. Possano le vostre montagne elevarsi fino alle nuvole e superarle."
(Edward Abbey)Vedetela così, un grande cielo pieno zeppo di nuvole. Soffici, addensamenti di gas che hanno il coraggio di essere qualsiasi cosa, di assumere qualsiasi forma. Possono portare pioggia, ma anche rendere più vivo un cielo sereno. Credo che la cosa più bella delle nuvole, quando le si guarda, sia proprio la loro inconsistenza. Non hanno una definizione, al di fuori dei libri di chimica, non devono essere niente in particolare. Ma noi avevamo detto che il niente è molto spesso più di qualcosa. A dirla tutta, io credo che il nulla possa effettivamente essere qualsiasi cosa. Contorto, come le cose migliori. Ma resta il fatto che, chiudendo gli occhi e riaprendoli subito dopo, avete la possibilità di vedere tutto quello che desiderate. Un angolo più arrotondato si trasforma nella pancia di uno gnomo, due punte fumose che assomigliano incredibilmente alle orecchie di un gatto o, ancora, un cuore che sembra essere più grande ed innamorato del vostro. Ho una domanda per voi.
Se foste una nuvola, che forma avreste?
Non è una cosa banale, ognuno di voi avrebbe una forma diversa. Chi più trasparente, chi più solido, o leggero, o bianco, o grigio, o nero, o disperso o concentrato in un'unica zona di quell'immenso azzurro. Perché gli uomini sono sulla Terra come le nuvole nel cielo. Mutevoli, di un bianco allegro o di un grigio spento, con potenziali temporali in arrivo. Leggere in alcuni momenti, pesanti in altri, in attesa che il vento le spazzi via, che le porti ad incontrarsi, perdersi e ritrovarsi. Per poi, irrimediabilmente, disperdersi.
Per sempre?Può darsi. Ma non è detto, niente è mai detto in questo universo. Annulliamo il tempo, rendiamo vane le definizioni di passato e futuro. Almeno nella vostra testa, avete tutti il potere di fermare il tempo. Di tornare indietro. Lottare, o chiedere una rivincita, e sconfiggere le cose sbagliate della vostra vita. Si tratta solo di scegliere se, effettivamente, la realtà non valga più dei vostri sogni. Potete giocare la partita della vita, o quella con voi stessi, ma la seconda vi ricondurrà sempre alla prima.
Fino a che non vincerete.
In entrambe.Sapete, io faccio il tifo per voi. Ho sempre fatto il tifo per voi, fin dalla prima esplosione di tutte le cose, prima del tempo e dopo il tempo. Perché il tempo non esiste. E so che ce la farete, tutti quanti. Ognuno a modo proprio, chi prima e chi dopo, magari con un piccolo aiuto o qualche difficoltà.
Ma ce la farete.
E, se doveste scoraggiarvi prima del traguardo, potreste aver semplicemente sbagliato corsa. Accidentalmente, finiti nella gara sbagliata. Siate i vincitori di voi stessi, sono le sfide più importanti, quelle disputate faccia a faccia con la vita. L'interminabile conflitto delle nuvole contro il vento, impotenti eppure gagliarde.
Draco, come nuvola, smise di avere una forma proprio in quel momento. Semplicemente, si dissolse. Lasciò andare ogni cosa, gli scivolò dal cuore ogni sentimento e, tremando, si accorse di non sentire più nulla. È così che ci si perde, senza rendersene minimamente conto. Dimenticò persino di trattenere se stesso, mentre tutto il resto svaniva, per cercare di impedire a lei di allontanarsi. Il dolore, alla fine, lo spezzò. Si maledì per averla lasciata andare, ma si accorse immediatamente che era stato lui a spingerla lontano.
Le lasciò la mano nel momento esatto in cui sentì nuovamente la terra sotto i piedi. La testa smise di girare, i polmoni ripresero a funzionare e la mano corse immediata alla tasca destra. Ancora prima di arrivare, Draco vide il volto di David. Quei suoi occhi neri come la pece che, cattivi e divertiti, lo scrutavano malefici. Sbatté le palpebre più volte, chiedendosi quando finalmente sarebbe finita. Trattenne il respiro pesante, quando lui ed Hermione atterrarono in quell'immensa pianura deserta. Non si era accorto di averla spinta via, né gli venne in mente di arrabbiarsi con lei. Impugnò la bacchetta e basta. Convinto che, una volta per tutte, non bisognasse scappare. Perché, se scappi, la tua guerra non avrà mai fine. Continuerà ad esserci, frammentata, segnata da una decina di armistizi, ma non te ne libererai mai. Per vincere, forse, si deve solo trovare il modo migliore di perdere.
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Moon
FanfictionDal testo: "Il sole è troppo egoista secondo me: se ne sta lì, fermo ed immobile, mentre tutto un sistema gli gira intorno. La luna invece è affidabile, sincera. Continua a girare, girare... intorno alla Terra ed allo stesso sole. E poi, cosa più im...