"C'è qualcosa nell'oscurità, la quiete di quest'ora, penso, che crea una lingua propria. C'è uno strano tipo di libertà nel buio; una terrificante vulnerabilità che ci permettiamo di provare al momento sbagliato, ingannati dall'oscurità nel pensare che manterrà i nostri segreti. Dimentichiamo che il buio non è una coperta; dimentichiamo che il sole presto sorgerà. Ma in quel momento, almeno, ci sentiamo abbastanza coraggiosi da dire cose che non diremmo mai nella luce."
(Ignite me, Tahereh Mafi)
Le braccia della signora Cassiegood, per quanto robuste fossero, riuscirono a cingergli i fianchi e ad avvicinarlo prima che lui potesse anche solo rendersi conto di quello che stava accadendo. E, ancora con le sopracciglia aggrottate e le lacrime incastrate in esse, si ritrovò con il mento poggiato su una spalla della signora Cassiegood.Lo stava abbracciando.
E, quando Draco realizzò questa sconcertante verità, per poco non gli venne da ridere. Lui, unico erede dei Malfoy, stava infrangendo ogni regola esistente per un purosangue sulla faccia della Terra.
Le sue guance si imporporarono, mentre i pugni rimasero serrati e le braccia distese. Il cuore, inspiegabilmente, cominciò a battergli più velocemente e le lacrime scivolarono libere. Percepì qualcosa di caldo all'altezza del petto, una stalattite si era sciolta ed ora il suo cuore galleggiava nell'acqua tiepida. Chiuse gli occhi, strinse i denti, cercò di ricordare chi fosse e cosa significasse per lui il sangue sporco dei babbani.
Ma non significava più disprezzo.
No, assolutamente. Ora non gli veniva in mente altro, se non cose belle. Gli occhioni grandi e dolci della Granger, le carezze ed i baci che era riuscito a strapparle, i suoi sorrisi e le battutine sarcastiche che gli rivolgeva ad ogni ora del giorno e della notte. Sentiva solo il forte odore di miele e fiori d'arancio della signora Cassiegood, ricordava la sensazione di pace che avvertiva dentro al risveglio in quella piccola casetta, umile eppure tanto piena di gioia.
E fu in quel momento, molto probabilmente, che anche l'ultima difesa di Draco Malfoy crollò. Cemento armato, ve lo assicuro. Macerie ovunque, pensieri spezzati e tanto dolore. Ma il ghiaccio andò in mille pezzi e, come uno stupido, lui si ritrovò disarmato di fronte ad un esercito di sentimenti.
Rilassò i muscoli e singhiozzò, mentre le braccia si allacciavano dietro la schiena della signora Cassiegood e lei gli accarezzava docilmente i capelli.
L'oscurità inghiottì quella notte delle macerie invisibili, i resti di un cuore rimasto indifeso. Talmente tanti pezzi che quella scena sarebbe risultata emotivamente insopportabile a chiunque la guardasse. Persino a qualcuno, a qualcosa, senza cuore come me.
-Non c'è niente che non vada in te, Draco.- sussurrò Marylin, staccandosi da lui e fissandolo con profonda tenerezza -Non puoi dimenticare, ma hai la possibilità di andare avanti. Non è da tutti, averne la fortuna. Nel mondo troverai molte persone malvagie, infide e meschine, a loro importerà solo di vederti pagare, saranno accecate dall'odio.- il suo sguardo si fece sincero, i suoi occhi divennero trasparenti e, dolcemente, prese tra le mani il viso del ragazzo.
-Ma ci saranno anche persone disposte a perdonarti. Dimenticare non è mai la strada giusta, chi ti ama davvero ricorda tutto perfettamente. Solo che impara ad accettarlo, ad accettarti.
Era assurdo come la signora Cassiegood, pur non sapendo effettivamente nulla del mondo della magia e di chi o cosa fosse realmente il ragazzo di fronte a lei, avesse indovinato tutte le parole. Prendeva le lettere e le ficcava all'interno delle frasi in modo semplice, era capace di creare poesie con qualsiasi cosa le capitasse a tiro. La poesia di chi soffre, ma sa prendere il dolore, farne una matassa e costruirci qualcosa di bello.
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Moon
FanfictionDal testo: "Il sole è troppo egoista secondo me: se ne sta lì, fermo ed immobile, mentre tutto un sistema gli gira intorno. La luna invece è affidabile, sincera. Continua a girare, girare... intorno alla Terra ed allo stesso sole. E poi, cosa più im...