JAY'S POV
Ho sempre pensato che le chiese fossero dei luoghi cupi. Non so, forse per il fatto che hanno un'acustica davvero fastidiosa - sentire la propria voce rimbombare tra gli alti soffitti e le cupole mi ha sempre messo soggezione. O forse semplicemente per il fatto che c'è un'illuminazione pessima - ogni ombra sul muro sembra sempre un mostro di chissà quale pianeta in agguato, pronto a ucciderti.
Oggi però, in questa giornata in particolare, questa chiesa non solo è cupa, ma è talmente inquietante che mi sento soffocare - anche se non credo che sia solo colpa del luogo in cui mi trovo.
"Siamo qui riuniti oggi per piangere tutti insieme la morte di Luke Hemmings."
La voce di Calum rimbomba per tutto l'edificio, creando un'atmosfera surreale. In realtà, tutto questa situazione è surreale.
Ho sempre pensato che sarei stata io la prima a morire tra noi, vista la mia completa mancanza di prudenza quando si tratta di portare a termine una missione - Luke me lo ripeteva in continuazione.
Asciugo le lacrime che rigano le mie guance, e mi azzardo a dare un'occhiata alle persone che mi circondano. C'è parecchia gente, ma non ne sono sorpresa - Luke era un uomo meraviglioso.
"Se siete qui, è perché sapete quanto fosse una persona straordinaria, un uomo d'onore e sempre pronto ad aiutare le persone che amava. Ci ha lasciati troppo presto, ma sappiamo che continuerà sempre ad essere al nostro fianco."
Un uomo calvo con un serpente tatuato attorno al collo si avvicina alla bara aperta, per dare l'ultimo saluto a Luke. Se ne sta fermo ad osservare la figura di Luke distesa con gli occhi chiusi, immobile, con il colorito cadaverico, prima di infilargli una busta nella tasca della giacca.
"Ti vogliamo bene, Luke. Sarai sempre nel nostro cuore."
Non appena Calum finisce di parlare, l'uomo calvo scende i gradini, tornando verso di me. Non è per niente dispiaciuto per la morte di Luke - anzi, addirittura sorride.
"Dovevi proprio aspettare che io morissi per deciderti a venire a trovarmi, amico? Non potevi portarmi subito quelle informazioni senza fare tante storie?"
L'uomo si ghiaccia sul posto, così come ogni persona presente in sala.
Luke è in piedi, con il suo completo migliore e il solito sorrisetto malizioso stampato sulle labbra.
"Non è possibile. Tu... Tu dovresti essere morto!" urla l'uomo, completamente sotto shock. Le sue grida rimbalzano lungo le pareti della sala, mentre tutte le persone presenti si guardano tra loro, tutti con un'espressione sconvolta stampata sul viso.
"Si, me lo hanno detto in tanti, amico. Ma sai come si dice... L'erba cattiva non muore mai" ribatte Luke, facendo un passo verso l'uomo.
L'uomo però è talmente spaventato che indietreggia, inciampando sui gradini, e finendo con la schiena sul pavimento per un attimo, proprio accanto a me. Luke continua ad avanzare, e l'uomo è nel panico più totale. Si alza di scatto, e mi afferra per un braccio, usandomi come scudo umano. Tira fuori un coltello e me lo appoggia sulla gola, con la mano che trema.
"Stai lontano, o la uccido" urla, e Luke si ferma subito. Il suo sorriso è ancora sulle sue labbra, e i suoi occhi sono incatenati ai miei.
"Farai meglio a lasciarla andare, Peterson, se non vuoi ritrovarti quel coltello piantato nel braccio."
L'uomo ride, premendo il coltello sulla mia gola, e un rivolo di sangue mi scivola sulla pelle.
"La tua minaccia è ridicola, Hemmings. Se fai un passo, lei muore. Quindi come farai disarmarmi?"
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Undercover Love 2 ~ Luke Hemmings
FanfictionCosa sei disposta a sacrificare per salvare la persona che ami? ~Sequel di Undercover Love~