13. Whatever It Takes

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Falling too fast to prepare for this
Tripping in the world could be dangerous

LUKE'S POV

Dicono che il tempo voli quando ci si diverte. Non so se sia vero, ma so che i minuti, le ore e i giorni scorrono ridicolmente piano quando si è costretti a restare morti. Beh, presumibilmente morti.

Le costole non mi fanno più così male, ma non sarebbero in grado di reggere a un combattimento corpo a corpo - non ancora, almeno. E diciamoci la verità: non ho voglia di verificare la mia teoria, non perché temo di avere ragione, ma perché significherebbe trascorrere altro tempo chiuso in questo buco di appartamento insieme a Blake.

Non fraintendetemi. Mi ha salvato la vita, in un certo senso, quindi sono in debito. Ma questo non significa che mi fido completamente di lui.

Lo osservo di sottecchi mentre è intento a digitare freneticamente sulla tastiera del portatile, alla ricerca di informazioni secretate sull'incidente. Ha hackerato diverse agenzie governative, ma per il momento nessuno è stato in grado di fornirci dettagli che già non conoscessimo.

Io invece sto controllando le telecamere della zona dell'incidente, ma ovviamente nel quartiere dove ci hanno tamponato non ci sono telecamere. Questo significa cercare tra centinaia di ore di filmati inutili nel circondario, alla ricerca di qualsiasi indizio.

Sarebbe tutto più semplice se sapessi cosa cercare.

Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio sulla sedia, e subito il pensiero di Jay mi invade la testa. Sono settimane che non ha mie notizie. Non smetto di sperare che da un momento all'altro lei possa piombare qui, per trascinarmi a casa per le orecchie per averla fatta preoccupare. Ma il tempo passa, e di lei nemmeno l'ombra. Probabilmente mi crederà morto come tutti gli altri.

"Ho trovato qualcosa" la voce di Blake mi riporta con i piedi per terra. Aspetto che mi dica di più, ma lui si limita a fissare lo schermo con aria imperturbabile.

"Vuoi dirmi di cosa si tratta, o dobbiamo continuare con questo silenzio stampa?" chiedo sarcastico, andando a sedermi accanto a lui e sbirciando le informazioni sul monitor.

È un rapporto secretato dell'FBI, secondo il quale l'incidente è stato opera di un furgone bianco, probabilmente rubato a qualche ditta. Ci sono in allegato delle foto di quello che resta della nostra auto, accartocciata e con tutti i vetri in frantumi, e un particolare dell'urto sul telaio. Ci sono delle tracce di vernice bianca, che riflettono la luce sulla carrozzeria scura.

Finalmente abbiamo un indizio. Almeno ora so cosa cercare in quei noiosi video.

"Guarda chi ha redatto il rapporto" mormora Blake, indicando il nome in fondo alla pagina.

Agente speciale Dylan O'Brien.

"Sono l'unico a trovare strano che proprio lui sapesse chi ci ha tamponato?" chiedo, anche se conosco già la risposta.

"Decisamente no. Anche perché, non essendoci telecamere nel raggio di tre isolati, l'unico modo che aveva per saperlo era essere sulla scena del crimine."

"Quindi la nostra copertura non era saltata. Ci ha tolti di mezzo quello che doveva guardarmi le spalle" mormoro, stringendo forte i pugni per la rabbia, mentre Blake si alza e comincia a camminare su e giù per la stanza.

Forse aveva capito che non mi fidavo di lui, e mi riteneva una minaccia. Ma una minaccia per cosa esattamente?

"Lui sapeva di te?" chiedo, e Blake scuote la testa senza smettere di andare avanti e indietro.

Undercover Love 2 ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora