You're not a hero, you're a liar
You're not a savior, you're a vampire
Sucking the life out of all the friends you've ever knownLUKE'S POV
Noi spie siamo abituate a doverci spostare senza fare troppe domande né avere tante pretese. Il più delle volte ne va della nostra vita, quindi chissenefrega se il posto in cui dobbiamo nasconderci non è esattamente l'Hilton Hotel.
Ecco, a questo proposito, la casa sicura che mi trovo davanti in questo momento sembra più che altro una vecchia stalla abbandonata - probabilmente anche i cavalli si vergognavano di dover vivere qui. È completamente circondata da un fitto bosco, e mentre il sole tramonta tutto attorno a noi si tinge di una sfumatura di rosso che le dà un'aria ancora più spettrale. I film dell'orrore cominciano sempre così, e quando cala la notte le cose non si mettono mai bene per nessuno.
Il viaggio dalla clinica veterinaria fino a qui - la casa sicura meno sicura di tutta la Virginia, anzi, di tutta l'America - è stato a dir poco silenzioso. Le uniche parole che le nostre orecchie hanno udito sono state le indicazioni di Bellamy per arrivare in questo posto sperduto. Murphy guidava, gli occhi fissi sulla strada, e io tenevo stretto il corpo di Jay e controllavo i suoi parametri vitali.
Io e Murphy ci scambiamo un'occhiata scettica, e se non dovessi preoccuparmi del corpo ancora senza forze di Jay, coglierei l'occasione per mettermi a discutere con Bellamy - e chissà, magari potrei davvero prenderlo a pugni per calmarmi i nervi, anche se non credo che tutta la mia frustrazione se ne andrebbe semplicemente con un paio di pugni ben assestati.
Nella mia vita le persone che ho odiato davvero si possono contare sulle dita di una mano. Non mi sono mai considerato un tipo rancoroso, dico davvero. Ma ogni volta che Bellamy guarda Jay in quel modo, come se ne avesse ancora il diritto dopo tutto quello che le ha fatto passare in questi cinque anni, devo reprimere con tutte le mie forze la voglia di prendere la pistola e sparargli a un piede. O a un ginocchio. O a entrambi.
"Allora, vogliamo darci una mossa?"
Non puoi sparargli, Luke. Morditi la lingua ed entra in casa. Fallo per Jay.
Ingoio il fiume di parole per niente gentili che vorrei riversare su questo idiota, e mi decido ad entrare, con il corpo di Jay stretto tra le braccia.
"Mi prendi in giro, vero?" sbotto, guardandomi attorno sbalordito. È una stanza unica, con una cucina vecchia almeno di cent'anni, con un tavolo di plastica e le sedie spaiate e scombinate, e un letto talmente malconcio che le molle del materasso sono saltate fuori. Le assi che ricoprivano le pareti sono sforacchiate da centinaia di colpi di proiettile. E se si mettesse a piovere, scommetto che anche dal soffitto entrerebbe acqua. "Sarebbe più sicuro dormire in una tenda! Anzi, tanto valeva restare alla clinica."
Bellamy sbuffa, prima di lasciarsi cadere su una delle sedie - mi sorprende che riesca ancora a sostenere il peso di una persona.
"Scusami tanto principessa. La prossima volta cercherò un posto che abbia anche la piscina riscaldata, d'accordo?" mi rivolge un sorriso sprezzante, e se non stessi ancora stringendo Jay tra le braccia lo prenderei a schiaffi fino in Nevada.
"Ragazzi, volete darci un taglio? Devo forse ricordarvi che siamo tutti sulla stessa barca?" Murphy cerca di tenerci buoni, probabilmente abituato al comportamento da imbecille del suo amico.
Alzo gli occhi al cielo, prima di decidermi a poggiare Jay sul letto malconcio. Le sposto delicatamente i capelli dal viso, cercando di non pensare al fatto che se sta così è solo colpa mia. Se non avessi accettato questa missione, se non fossi stato così presuntuoso da credere di poter sistemare tutto da solo, lei non avrebbe dovuto passare le pene dell'Inferno per colpa mia.
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Undercover Love 2 ~ Luke Hemmings
ФанфикCosa sei disposta a sacrificare per salvare la persona che ami? ~Sequel di Undercover Love~