"Mi stai prendendo in giro?"
Io, una delle migliori spie del Paese, messa a fare la referente?
"Capisco la tua reazione, Ross, ma tu conosci Hemmings meglio di chiunque altro, e poi lui si fida di te. Il referente deve essere una persona a cui interessa davvero dell'agente di cui si deve occupare, e chi meglio di te?"
"Non è questo il punto, capo. Gli agenti appena usciti dalla FARM fanno i referenti, perché non hanno ancora il fegato di andare sul campo. Oppure gli agenti di una certa età che non sono morti in missione. Ma io non rientro in nessuna delle due categorie. E lo sai anche tu che sono più utile sul campo" sbotto, frustrata, ma il capo scuote la testa.
Sta cercando di punirmi per qualcosa? Oppure è stufo di discutere con me? Che diavolo gli passa per la mente?
"Ti ho scelta per fare il referente a Hemmings perché è l'unico modo per farti restare al suo fianco in questa missione e assicurarti che sia al sicuro."
Sono addestrata a mascherare le emozioni, ma a queste parole mi è impossibile non sgranare gli occhi, completamente scioccata.
"Tu lo sai, non è vero?"
"Lo so sin dalla vostra prima missione insieme, Jay. Devo ricordarti che anche io sono una spia?"
Tutto questo non ha senso. Se lo sapeva, perché non ci ha separati? Ed è a quel punto che una lampadina mi si accende nel cervello.
"Ecco perché mi hai raccomandata all'ambasciatore Irwin per seguirlo in Arzmakistan. E perché hai raccomandato Luke come istruttore alla FARM. Volevi dividerci a tutti i costi" mormoro, e lui annuisce.
Avevo avuto questo sospetto fin da quel giorno, ma ora, vedere il capo confermare le mie teorie mi fa attorcigliare lo stomaco. Non aveva il diritto di intromettersi - non me ne importa niente se lui è il capo della CIA. Non era una decisione che spettava a lui.
"Avevi già perso l'agente Blake, non volevo che succedesse lo stesso con Hemmings. Però al vostro ritorno..." il capo sospira, passandosi una mano sul viso. "Siete una squadra formidabile, e in questo lavoro succede molte volte di innamorarsi del proprio partner. Ma ora, se vuoi restargli accanto in questa missione pericolosa, e assicurarti che lui ne esca vivo, l'unica cosa che puoi fare è essere la sua referente."
Sospiro, cercando a tutti i costi di trovare una soluzione alternativa - ma il mio cervello è troppo aggrovigliato in questo momento.
"Ascoltami, Jay. Non ti ho affidato questa missione per punirti, né per nessuno dei motivi che puoi aver pensato. L'ho fatto perché so quanto tieni a lui, e so anche che se avessi affidato questo compito a qualcun'altro, lo avresti tormentato ogni giorno per sapere qualcosa sul tuo partner. Sto cercando di aiutarvi, e di rimediare al mio tentativo di separarvi, ok?"
Lo guardo negli occhi, e so che sta dicendo la verità. E c'è solo una cosa da fare ora.
"Accetto l'incarico" dico, prima di dirigermi verso la porta. Ma prima di uscire mi blocco, voltandomi verso di lui. "Grazie capo... Di tutto" aggiungo, prima di andarmene.
*****
Il viaggio di ritorno fino a casa è terribilmente silenzioso - e non è mai un buon segno quando Luke sta zitto.
Sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata, di certo non lui. Non sono io che ho deciso di andare a farmi ammazzare, fregandomene della mia vita fuori dalla CIA.
Luke parcheggia davanti a casa, e mi rivolge quello sguardo serio che significa dobbiamo parlare, e sono molto arrabbiato.
Non ho alcuna intenzione di litigare qui, in auto, per strada. Apro lo sportello ed esco dalla macchina, sbattendo la portiera con forza, prima di entrare in casa. Mi siedo sul divano, aspettando che Luke varchi quella porta e cominci la discussione - e purtroppo non mi sbaglio mai in questi casi.
"Non ti azzardare mai più a discutere le mie decisioni davanti al capo, sono stato chiaro? La mia carriera nella CIA riguarda me, e solamente me" sbotta Luke, arrabbiato come non mai, sbattendosi la porta alle spalle con forza.
"Se credi che starò a guardare mentre vai a farti ammazzare, non mi conosci affatto" ribatto, piccata.
"Oh, per l'amor del cielo, smettila! Lo sappiamo tutti e due che non è questo il punto, la verità è che tu sei gelosa."
È impazzito, vero?
"Gelosa? E sentiamo, di cosa dovrei essere gelosa, Lucas?" chiedo, alzandomi dal divano e incrociando le braccia al petto.
"Del fatto che hanno affidato questa missione importante a me, e tu sei solo la mia referente" risponde lui, serio come la morte, e sinceramente non so nemmeno cosa rispondergli.
"Non puoi dire sul serio" come può pensare una cosa del genere di me, la sua compagna di vita e di missioni? Ha davvero un'opinione così bassa di me? Crede veramente che io sia una persona così meschina?
Luke non risponde, si limita a spostare lo sguardo, ovunque fuorché su di me.
"Come puoi pensare anche solo per un secondo che mi importi di più della mia carriera che di te? Dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutte le pallottole e i pugni che mi sono presa per te, come puoi dire una cosa simile?" chiedo, con la voce che trema, e il cuore che batte all'impazzata.
"Non lo so, Jay. Forse non siamo così in sintonia come credevamo" mormora, e un brivido mi percorre la spina dorsale.
"Luke, non dire sciocchezze, per favore" non mi piace affatto la piega che ha preso questa conversazione.
Lui finalmente si decide a guardarmi negli occhi, e allora capisco. Non si tratta della missione - o almeno, non solo.
"So cosa stai cercando di fare, ma sappi che non funzionerà. Qualsiasi cosa tu dica, io non ti abbandonerò, Luke" dico, avvicinandomi a lui.
Tutte le spie conoscono questa tattica, e l'hanno usata almeno una volta nella loro carriera. Ma proprio perché la conosco, non permetterò a Luke di usarla per uscire da questa situazione.
Nessuna parola o gesto assurdo potrà allontanarmi da lui.
Luke si passa una mano tra i capelli, sospirando, prima di attirarmi tra le sue braccia e stringermi forte a sé.
"So che è una missione pericolosa, e ho messo in conto come potrebbe finire, ma lo devo fare. Lo devo fare per Ryan, per sua moglie e sua figlia. Sai meglio di chiunque altro quanto sia logorante non sapere cos'è successo a qualcuno che amavi" dice, e immediatamente il viso sorridente di Bellamy mi appare davanti agli occhi, e un sorriso triste si fa spazio sulle mie labbra.
La spia che è in me capisce perfettamente il suo discorso, ma la fidanzata che è in me invece non ci riesce.
"E non pensi a noi? Se ti succedesse qualcosa, se - Dio non voglia - tu venissi ucciso, che ne sarebbe del nostro futuro, dei nostri progetti, della nostra vita insieme?" chiedo, e sento gli occhi riempirsi di lacrime al solo pensiero di perdere Luke.
Lui appoggia le mani sulle mie spalle e mi allontana dal suo petto, incastrando i suoi occhi nei miei e circondandomi il viso con le mani.
"Ascoltami, ok? Io ti amo, e qualsiasi cosa succeda, niente potrà cambiare quello che provo. E poi, anche se io sarò sul campo, tu sarai sempre al mio fianco a tenere d'occhio la situazione. Al minimo sentore che la mia copertura stia per saltare, ti prometto che abbandonerò la missione e torneremo alla nostra vita di sempre. Ma ci devo almeno provare, d'accordo?"
Annuisco, anche se una parte di me sa che potrebbe essere troppo tardi per scappare, ma so anche che è inutile continuare a discutere. Luke non cambierà idea, prenderà parte a questa missione con o senza di me, e per nessun motivo al mondo lo lascerò affrontare tutto questo da solo.
Lui mi sorride, e un attimo dopo le sue labbra sono sulle mie, incastrate alla perfezione in un lento e sensuale bacio.
Non abbiamo nessuna fretta. Almeno per stasera esistiamo solo noi due.
SPAZIO ME
Come prima cosa, vi chiedo immensamente scusa per il ritardo. È stato un mese frenetico, e ogni volta che cercavo di scrivere qualcosa, il risultato era una schifezza. Vi prometto che non vi farò più aspettare così tanto ❤️
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto i vostri commenti sui Jake 😍
Vi avverto che il drama sta per arrivare, quindi stay tuned 😈😇
Alla prossima (PRESTO, PROMESSO), bacini ❤️🍬
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Undercover Love 2 ~ Luke Hemmings
FanfictionCosa sei disposta a sacrificare per salvare la persona che ami? ~Sequel di Undercover Love~