20. Time Bomb

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Well, there's no way out of this, so let's stay in
Every storm that comes also comes to an end
Oh, resistance is useless
Just two kids stupid and fearless
Like a bullet shooting the lovesick
There's only one way down this road

Al mio risveglio non riconosco il posto in cui mi trovo. Quel che è certo è che non sono più nel furgone.

La stanza è semibuia, ma riesco comunque a vedere la moquette ricoprire l'intera superficie calpestabile della camera. Probabilmente nei giorni di gloria di questo posto deve essere stata di un limpidissimo color beige, ma ora somiglia più al pelo di un cane che si è rotolato nel fango. Lo stesso si può dire della pareti: sicuramente un tempo erano del classico color verde salvia che caratterizza le stanze dei motel, ma ora hanno lo stesso colore del muschio che ricopre la corteccia di un albero - e sono quasi sicura che le macchie più scure siano muffa, quindi il paragone è proprio azzeccato.

Oltre al letto su cui mi trovo - che non è esattamente la definizione di comodità - nella stanza ci sono un comodino sgangherato, una abat-jour che sfarfalla e il televisore più vecchio che io abbia mai visto, probabilmente uno dei primi ad essere stato costruito negli anni '50.

C'è una finestra accanto al letto, con le veneziane abbassate, e la figura di Luke che sposta appena le fessure delle tapparelle per guardare fuori e controllare il perimetro.

"Dove siamo?" chiedo, facendolo voltare di scatto verso di me. Dalla sua espressione è evidente che ha i nervi a fior di pelle.

"Sei impazzita?" ribatte, portandosi la mano sul cuore, e non riesco proprio a evitare di ridacchiare. Lui non è certo un tipo che si spaventa facilmente, quindi averlo colto di sorpresa la considero una soddisfazione personale.

Lui alza gli occhi al cielo, prima di dare un'ultima occhiata fuori e venire a sedersi accanto a me. Controlla la ferita sulla mia gamba - che mentre dormivo ha medicato di nuovo - e poi sposta lo sguardo sul mio viso.

"Che sia chiaro. Non mi piace affatto quando ti sparano" mormora, accarezzandomi piano una guancia, e sospira vedendo tutti i lividi che ho sul viso.

"Lo so" bisbiglio, e per la prima volta da quando questa schifosa missione è cominciata ci siamo solo noi due. Occhi negli occhi, e tutto il resto scompare.

Senza pensarci due volte lo afferro per la maglietta e appoggio le labbra sulle sue, in un bacio che non ha niente a che vedere con quelli che ci siamo scambiati finora. È un bacio che sa di urgenza, di rimpianti, di paura.

Le sue mani mi stringono a sé come se non volesse lasciarmi andare mai più, e io mi aggrappo alle sue spalle con tutte le mie forze, come un naufrago su una scialuppa di salvataggio.

È come se stessimo cercando di imprimerci l'uno nell'altra, come se temessimo che il nostro tempo sia ormai agli sgoccioli.

"Ho davvero temuto di perderti" sussurra lui, la sua fronte contro la mia, senza smettere di stringermi. I suoi splendidi occhi che tanto amo sono lucidi, e il pensiero che sia così preoccupato per me mi procura un crampo lancinante allo stomaco.

Undercover Love 2 ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora