There is hope for us yet
We can die like the heroes before us
Or live to be the wicked ones
The wicked ones we're running fromLUKE'S POV
Non mi capita spesso di sentirmi nervoso prima di una missione, ma stavolta è diverso.
Sento il cuore martellarmi nella gola mentre Dylan mi guida all'interno del bar di proprietà di Seamus O'Riley.
È ufficiale: sono nella tana del lupo. E in un modo o nell'altro, devo uscire da qui vivo.
Mi guardo attorno, cercando di imprimere nella mia mente quanti più dettagli possibili di questo posto. Il bancone è di mogano scuro, così come il resto della mobilia. Il pavimento, anch'esso scuro, scricchiola ad ogni passo. L'illuminazione è fioca, e non posso evitare di chiedermi se sia perché questa gente ha a cuore l'ambiente o perché in questo modo il posto ha un'aria ancora più pericolosa.
Forse entrambe le cose.
Il posto sembra vuoto, tranne per la barista dietro il bancone che ci rivolge un'occhiata annoiata. I suoi capelli rosso fuoco si riflettono sulla parete alle sue spalle coperta di bottiglie di alcolici, creando un gioco di luci che ricorda l'aurora boreale, e subito il mio pensiero va a Jay.
Quando questa missione sarà conclusa, devo assolutamente portarla a vedere l'aurora boreale dal vivo. Potremmo prenderci una pausa dal lavoro e fare una vacanza in Alaska, oppure in Norvegia.
Scuoto la testa per scacciare questi pensieri. Devo restare concentrato, non posso prendermi il lusso di distrarmi ora.
"Buongiorno Talulla. Seamus ci sta aspettando" Dylan le rivolge uno dei suoi sorrisi ammaliatori a cui, come da copione, la ragazza non resiste.
Sarà anche un imbecille di proporzioni cosmiche, ma devo ammettere che la sua tecnica è davvero buona.
La ragazza sussurra qualcosa a Dylan, con un sorriso civettuolo, e io alzo gli occhi al cielo, cominciando a spazientirmi. Lui bisbiglia qualcosa in risposta e, dopo averla salutata, si incammina verso una porta che non avevo notato prima.
"Mi raccomando, Lucas. Francobollo" dice, prima di aprire la porta e, anche se vorrei davvero prenderlo a pugni, mi ritrovo mio malgrado a seguirlo.
La stanza è all'apparenza più luminosa della precedente, ma l'atmosfera mi fa rizzare i peli sulla nuca. I mobili sono sempre di mogano scuro - un tavolo addossato alla parete, un altro bancone da bar con tanto di sgabelli sgangherati e un'enorme scrivania al centro della stanza - il tutto completato da una moquette verde scura. Conto sette uomini nella stanza oltre a noi. C'è un velo di fumo di sigari, e l'odore di tabacco, alcool e sudore è talmente forte che devo reprimere un conato di vomito.
"Finalmente siete qui."
L'uomo appoggiato alla scrivania ci rivolge uno sguardo serio, e un brivido mi percorre la spina dorsale. Si avvicina a noi con passo lento, mentre tutti attorno a noi ammutoliscono. Si sente solo il fruscio dei passi di Seamus O'Riley sulla moquette, e il suono ovattato di un mazzo di chiavi che rimbalzano nella tasca della sua giacca di pelle color cognac.
Si ferma a un passo da noi, senza staccarci gli occhi di dosso. Si schiarisce la voce, prima di parlare.
"Voglio mettere subito in chiaro una cosa. Dylan fa parte della nostra famiglia da molti anni ormai, e si è guadagnato il nostro rispetto."
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Undercover Love 2 ~ Luke Hemmings
FanfictionCosa sei disposta a sacrificare per salvare la persona che ami? ~Sequel di Undercover Love~