Undercover Love 2 ~ Luke Hemmings

19. Wide Awake

I'm wide awake
How did I read the stars so wrong?

Il fumo riempie completamente la stanza, talmente denso da impedire di vederci tra noi.

Mi copro la bocca e il naso con la maglietta, cercando di respirare e di restare lucida. Devo trovare un modo per uscire da qui.

Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa che possa esserci d'aiuto, ma tutto quello che vedo è un muro di fumo.

"Li voglio vivi!" urla qualcuno all'esterno della casa, e nonostante tutto riconosco bene la voce di Sam.

Come hanno fatto a trovarci così in fretta?

Mi accuccio accanto alla porta dove il fumo è meno compatto, e riesco ad individuare Murphy e Luke sullo stipite opposto. Qualcosa mi tocca il braccio, prima che Bellamy compaia al mio fianco.

La ferita alla gamba mi provoca un dolore terribile, ma devo cercare di non pensarci.

Dobbiamo uscire da qui, tutti noi. Non ho alcuna intenzione di perdere nessun'altro per questa maledetta missione.

"Atene" borbotta Bellamy accanto a me, e sul primo momento non capisco come la capitale greca possa aiutarci. Ma poi il ricordo di una nostra vecchia missione riaffiora, e tutto mi è chiaro.

È un azzardo, ma potrebbe funzionare.

Mi alzo di scatto e apro la porta, e subito l'aria fredda della sera mi investe. Faccio un passo sul portico, portandomi dietro una bella scia di fumo, e respiro a pieni polmoni.

Cinque agenti mi puntano contro un'arma e osservano ogni mio movimento, mentre zoppicando mi avvicino a Sam.

La traditrice mi rivolge un sorriso soddisfatto, come se si aspettasse di vedermi uscire per prima.

Ride bene chi ride ultimo, amica mia.

"Lui dov'è?" mi chiede, e stavolta sono io a sorriderle.

"Se pensi che te lo dirò, sei più stupida di quel che credevo."

Uno degli scagnozzi mi colpisce con il calcio del fucile alla schiena, e così mi ritrovo in ginocchio, completamente vulnerabile.

O almeno, questo è quello che credono loro.

And now it's clear to me
That everything you see
Ain't always what it seems

Sam estrae un coltello dalla cintura e lo appoggia sulla mia gola, gli occhi che scintillano di rabbia.

"Sai, io e Dylan siamo rimasti davvero delusi quando non sei morta la prima volta. Stavolta mi assicurerò di non fare lo stesso errore" sibila, la lama del coltello che scalfisce la mia pelle, e un rivolo di sangue caldo mi scivola lungo il collo.

"Risolviamola alla vecchia maniera allora. Tu e io da sole. Una cosa tra ragazze."

Sam ride, e allontana per un secondo il coltello dalla mia gola.

"Forse non hai capito. Sei tu quella in ginocchio che prega per la sua vita. Ho già vinto."

"Ho capito eccome invece. Te la stai facendo sotto per la paura, perché sai che sono migliore di te" incalzo, e la sua espressione stizzita è un segno di cedimento.